Conosciuto per essere il paese più alto degli Appennini, posto com’è a 1434 metri di altitudine, oltre che apprezzato centro turistico per gli sport invernali grazie ai vicini impianti di Campo Felice, Rocca di Cambio può rappresentare il punto di partenza per immergersi nell’incanto naturalistico del Parco regionale Sirente Velino pedalando lungo la Ciclabile delle Rocche, poco più di trenta chilometri tra prati in fiore, resti di castelli medievali e memorie di set cinematografici.
Prima di salire in sella, conviene avventurarsi tra le viuzze del borgo fino a raggiungere la parte più alta dell’abitato dalla quale godere di una vista senza pari sulle infinite aperture dell’Altopiano delle Rocche. Purtroppo ancora inagibile internamente a seguito degli eventi sismici degli anni passati, la facciata della Collegiata di San Pietro risulta però pervasa da polvere di stelle, essendo stata immortalata nel 1953 nella pellicola Il ritorno di Don Camillo che il regista Julien Duvivier girò anche in Abruzzo.
Inforcata la bicicletta, la solitaria Abbazia di Santa Lucia rappresenta lo scrigno più prezioso, con il suo pregevole ciclo di affreschi Trecenteschi opera di pittori abruzzesi di scuola giottesca. Per visitarla è necessario prenotare ai numeri 327 3743487 e 347 0320183 con almeno un giorno di preavviso. Procedendo sullo sterrato compatto della ciclabile si lambisce il Pozzo Caldaio, un caratteristico inghiottitoio carsico dove convergono tutte le acque dell’altopiano le quali, dopo un percorso sotterraneo di diversi chilometri, danno origine alle famose Grotte di Stiffe comprese nel comune di San Demetrio ne’ Vestini. Nell’anello che conduce alla frazione di Terranera del comune di Rocca di Mezzo si incontra il Palco della Rimembranza, con un suggestivo tempietto di forma poligonale dedicato ai caduti delle guerre eretto in posizione panoramica sui verdi prati.
Il centro abitato di Rocca di Mezzo poco distante ospita la sede del Parco regionale Sirente Velino. Chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare dalla fantasia, nella piazza principale dove ora si affacciano attività commerciali di nolo bike e strutture ricettive si potrebbero ancora scorgere Anthony Quinn e Giulietta Masina che nei panni di Zampanò e Gelsomina danno vita al loro spettacolo nel film La strada, capolavoro di Federico Fellini premiato con l’Oscar nel 1957, girato in parte anche qui. Consigliamo di visitare questi luoghi in primavera, nei giorni della Festa del Narciso, quando il fiore tipico che colora i prati dell’altopiano viene raccolto per decorare i carri che sfileranno tra le vie del paese.
Ad esclusione di un breve strappo abbastanza impegnativo, l’itinerario prosegue pianeggiante fino a raggiungere la frazione di Rovere, interessata da un valido progetto di recupero fondato sul concetto dell’albergo diffuso. Oltre ai suggestivi ruderi del castello è presente anche un Centro visita del Camoscio con annessa area faunistica, utile punto informativo per tutti coloro che vogliono saperne di più sullo splendido animale che popola queste montagne. Da qui è possibile percorrere alternativamente un anello che conduce fino ai Piani di Pezza – altra apertura carsica di notevole impatto scenico circondata da faggete con esemplari ultra centenari, ambiente ideale in inverno per gli amanti dello sci di fondo – oppure tirare dritto verso il centro abitato di Ovindoli.
Attrezzata località di soggiorno estivo e centro sciistico invernale – con gli impianti di Monte Magnola tra i più apprezzati del Centro Italia –, la cittadina non offre soltanto occasioni di vacanza attiva, nascondendo all’interno delle sue frazioni e del suo nucleo storico alcune preziosità artistiche come la Torre di Santa Jona, costruita tra il XIII e il XIV secolo per rafforzare il sistema difensivo della Marsica, e la Chiesa della Vergine datata tra il XV e XVI secolo.
Prima di tornare indietro verso il nostro punto di partenza, imperdibile risulta una deviazione verso la Valle d’Arano, con il tracciato interdetto alle auto che ne segue tutto il perimetro fino a ricondurci di nuovo sulla ciclabile. Pedalando avendo davanti agli occhi – nelle belle giornate – la sommità del Gran Sasso d’Italia, poco prima di raggiungere nuovamente l’abitato di Rocca di Cambio i ruderi di un antico edificio meritano la nostra attenzione. Siamo davanti al mulino detto di Righetto, qui dove Zampanò abbandonerà Gelsomina al suo destino mentre lei sta dormendo. Un pannello informativo ne ricorda la scena, ma se ascoltate bene, tra i soffi di vento potrete sentire risuonare ancora le note della sua tromba che vi accompagneranno fino a destinazione.
Insieme ad una selezione delle ciclovie e dei percorsi su strada e MTB attualmente fruibili in Abruzzo, la traccia della Ciclabile delle Rocche è compresa nella nuova carta cicloturistica realizzata dal Dipartimento Turismo della Regione Abruzzo, distribuita in forma cartacea nelle fiere di settore e scaricabile gratuitamente in formato PDF nella sua versione digitale dalla Media Gallery del portale istituzionale Abruzzo Turismo. Riportati in elegante segno grafico la mappa contiene 45 itinerari, ognuno dotato di un proprio QR CODE grazie al quale ottenere la traccia GPX presente sulla piattaforma koomot insieme a foto e brevi descrizioni dei tour. Altri QR CODE consentono di collegarsi alla mappa regionale delle aree camper, al portale dedicato con l’elenco completo dei percorsi e delle strutture bike friendly ed ai servizi offerti da Trenitalia in Abruzzo.
[Contenuto realizzato in collaborazione con Abruzzo Turismo – testo di Ivan Masciovecchio]
Immagine di apertura dell’articolo “Ciclabile delle Rocche verso Rovere ©️ Regione Abruzzo”
ma una traccia gpx è possibile avere?
Salve Filippo, come scritto nell’ultimo paragrafo dell’articolo: “Insieme ad una selezione delle ciclovie e dei percorsi su strada e MTB attualmente fruibili in Abruzzo, la traccia della Ciclabile delle Rocche è compresa nella nuova carta cicloturistica realizzata dal Dipartimento Turismo della Regione Abruzzo, distribuita in forma cartacea nelle fiere di settore e scaricabile gratuitamente in formato PDF nella sua versione digitale dalla Media Gallery del portale istituzionale Abruzzo Turismo. Riportati in elegante segno grafico la mappa contiene 45 itinerari, ognuno dotato di un proprio QR CODE grazie al quale ottenere la traccia GPX presente sulla piattaforma koomot insieme a foto e brevi descrizioni dei tour. Altri QR CODE consentono di collegarsi alla mappa regionale delle aree camper, al portale dedicato con l’elenco completo dei percorsi e delle strutture bike friendly ed ai servizi offerti da Trenitalia in Abruzzo”. All’interno dell’articolo sono presenti i link per poter scaricare l’ebook e le tracce GPX.
Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it