Gran Canaria in bici da nord a sud

Gran Canaria in bici da nord a sud

Gran Canaria, l’isola più popolata dell’arcipelago spagnolo delle Canarie, si presta bene a un viaggio in bicicletta per due motivi: le distanze minime – che permettono di esplorarla in pochi giorni – e la grande varietà di paesaggi con mare e montagne aride, boschi e dune desertiche.
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Mappa

Gran Canaria si trova a circa 200 chilometri dalle coste dell’Africa, all’altezza del confine tra Marocco e Western Sahara.

L’itinerario parte da Las Palmas, capoluogo dell’isola situato sulla costa settentrionale, e termina, dopo tanta e brulla montagna, nell’estremo sud in località Maspalomas, dove oltre le dune di sabbia sahariana non rimane che l’oceano.
La traversata da nord a sud è lunga circa 90 chilometri, equamente distribuiti tra salita (si arriva a circa 1.700 metri di altitudine) e discesa. Volendo, come in questo caso, si percorre in una giornata, con pernotto e rientro da Maspalomas a Las Palmas il mattino seguente caricando la bicicletta sull’autobus.

Altimetria

Come si può vedere, serve un po’ di gamba e una certa pazienza a salire: ma poi che spettacolo scendere e intravedere il mare!

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Traccia gps | Mappa kml

Informazioni pratiche

Noleggio bici: la bici usata per il viaggio, una mtb da 29″ ammortizzata, è disponibile presso il negozio Las Palmas Bike Station a 14 euro al giorno. Stesso prezzo per le bici da corsa, mentre 9 euro per le trek bike. Vengono forniti casco, pompa, camera d’aria di scorta, cacciagomme, multi tool.
Strade: la strada è asfaltata ad eccezione di qualche pavè nei centri di alcuni paesi attraversati. Si tratta comunque di strada di montagna e in molti tratti sconnessa e con piccole buche, che potrebbero mettere in crisi una bici da strada.
La strada è abbastanza sicura, gli automobilisti sono prudenti e aspettano diversi secondi prima di effettuare un sorpasso, fanno cenni di cortesia e i più espansivi di forza e coraggio!
Lingua: da Las Palmas ai villaggi di montagna, l’inglese è poco parlato qui a Gran Canaria e conviene sforzarsi di capire lo spagnolo o tentare direttamente con l’italiano.
Cibo e acqua: i paesini per comprare qualcosa da mangiare non mancano, è necessario portare sempre una scorta d’acqua perché lungo il percorso non ci sono fonti (inoltre l’acqua di casa è rigorosamente non potabile).
Trasporto bici: da Maspalomas è possibile tornare a Las Palmas con l’autobus numero 30. La bicicletta può essere riposta nel bagagliaio inferiore senza sacca, smontando semplicemente la ruota anteriore.

Las Palmas

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Las Palmas è una città moderna e vivibile: il clima, pur essendo variabile, è piacevole tutto l’anno, alternandosi tra il caldo, il mite ed il ventilato. Il centro storico (dove si trova la Catedral de Santa Ana) e il centro turistico (lungomare e spiaggia di Las Canteras) si trovano agli antipodi ma si raggiungono facilmente in bici lungo diverse, ma spesso non continue, piste ciclabili cittadine. Un’altra bellissima pista ciclabile parte dal centro e si snoda lungo la costa est per una quindicina di chilometri.
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Il percorso

È un venerdì di giugno e nonostante le buone intenzioni di partire presto, non riesco a salire in sella prima delle 7:30; alle Canarie anche il sole se la prende comoda e a quell’ora la luce è ancora scarsa.
Uscire dal centro urbano può risultare complicato per via delle indicazioni poco chiare, per cui è bene almeno nel primo tratto consultare una mappa o un dispositivo gps.
Pedalando in salita verso località Tamareceite (8 km), si imbocca la strada GC 21, che seguiremo per un bel pezzo fino al punto panoramico Las Cumbres, poco prima del passo. Voltandosi di spalle si può ancora ammirare il mare: più avanti ci addentreremo verso l’interno e lo perderemo di vista, ritrovandolo dall’altra parte dell’isola.
Las Palmas alle prime luci dell'alba

I primi chilometri dopo Tamareceite sono di salita tranquilla, mentre superato San Josè de Alamo (14 km) la pendenza si accentua e l’arrivo nel paesino di Teror (20 km) è segnato da qualche fatica. È ora di fare una prima sosta, con una merenda in uno dei bar del centro e una passeggiata per il corso. Rispetto ad altri villaggi anonimi, lo stile architettonico di Teror si lascia apprezzare; sulla via fatta di ciottoli si affacciano case colorate e dai balconi particolari, alcuni realizzati in legno. In fondo, nella piazza principale si erge la basilica di Nuestra Señora del Pino.
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Procedendo oltre Teror la pendenza si mantiene piuttosto impegnativa, e i successivi 5 chilometri sono caratterizzati da tornanti. Le montagne entrano di prepotenza nel paesaggio di fronte, con i loro versanti ora aridi ora più verdeggianti, i cui picchi sfiorano le nuvole.
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Il successivo paesino in cui si passa è Valleseco (28 km), dove si può cogliere l’occasione per un’altra pausa e una passeggiata fino alla chiesa di Saint Vicente Ferrer.
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Valleseco si trova circa a 1.000 metri slm, c’è ancora parecchio da salire, ma in fondo il clima è caldo il giusto e mai insopportabile, si pedala bene e questo aiuta.
Arrivati a Lanzarote (km 30), si prosegue dritti allo svincolo a sinistra per Madrelagua e dopo 3-4 km si arriva al punto panoramico Las Cumbres, dove si lascia la strada GC 21 per imboccare a sinistra, in prossimità di un arco in pietra, la GC 230 fino a Risco Prieto (36 km), in direzione Tejeda.
Dopo un chilometro si prende quindi la GC 15 fino ad un secondo punto panoramico, Cruz de la Tejeda (39 km), dove ci sono un paio di strutture ricettive e coloro che intendono percorrere l’itinerario in due giorni possono fermarsi qui per trascorrere la notte.
Questo tratto è un susseguirsi di montagne dalla vegetazione rada e formazioni rocciose aride e rossastre.
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Quando la strada confluisce nella GC 600 si raggiunge il punto più alto del percorso, a circa 1.730 metri e da cui si gode di un bel panorama sui monumenti naturali di Roque Nublo e Roque Bentayga.
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Dopo un’altra breve sosta e foto di rito, è ora di scendere affrontando i tornanti sui fianchi delle montagne. Ogni tanto in mezzo a questo paesaggio desertico compaiono quelle che sembrerebbero delle oasi, mini villaggi di poche case circondati da un palmeto piuttosto fitto.
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Non resta che tenere ben saldo il manubrio e godersi il vento sul viso: si va verso il tramonto ed è ora di sbrigarsi per andare a immortalarlo dalle magiche dune di Maspalomas, il piccolo deserto di sabbia del Sahara affacciato sull’oceano Atlantico.
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Commenti

  1. Avatar Alessandro ha detto:

    Salve volevo sapere se c’è la possibilità di organizzare una vacanza in bici da corsa a Gran Canaria nel periodo che va dal 27/12/2016 al 7/8/01/2017
    Attendo vostra risposta
    Grazie Alessandro .

  2. Avatar Ugo ha detto:

    Vorrei fare questo tracciato a settembre in compagnia di mia moglie.
    Penso di affittare 2 e-mtb front della haibike perché non siamo allenati a pedalare per più di 30/40 km.
    Vorrei sapere se secondo lei è un tracciato anche per gente poco esperta.
    Per tornare a las palmas pensavo di fare la costa orientale dopo un pernottamento a Maspalomas.
    Qualsiasi consiglio è ben accetto,grazie.

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