Google ha comunicato ieri attraverso il suo blog ufficiale la notizia dell’implementazione della funzione “biking” anche sui dispositivi mobili (con sistema operativo Android). I 10 paesi interessati dalla nuova funzionalità sono Australia, Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Olanda, Norvegia, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Non pervenuta l’Italia, anche se c’era da aspettarselo visto che le recenti novità introdotte dall’azienda di Mountain View in materia di tracciamento dei percorsi da seguire in bicicletta avevano escluso il nostro paese fin dall’inizio.
Per gli altri da oggi sarà quindi possibile montare il proprio smartphone sul manubrio della bici e seguire le indicazioni di Google, anche vocali, strada per strada, possibilmente ciclabile o poco trafficata, fino a destinazione. C’è da dire che in Gran Bretagna i ciclisti non sono rimasti del tutto soddisfatti di alcune caratteristiche dello strumento, in particolare degli itinerari suggeriti, troppo trafficati o non convenienti in termini di tempo di percorrenza, e alcuni ne hanno addirittura sconsigliato l’uso.
Il lavoro del motore di ricerca americano è stato comunque encomiabile almeno nelle intenzioni e seppur con qualche imprecisione, in soli due anni dal lancio della funzionalità, che ha riguardato per primi Stati Uniti e Canada, ha tracciato più di 500 mila chilometri di strade tra piste ciclabili (indicate sullo schermo con una linea verde) e a basso traffico (linea verde tratteggiata).
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