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Altimetria
Decidiamo di chiudere l’anno in sella alle nostre biciclette approfittando delle temperature tutt’altro che invernali per scoprire le bellezze della riviera ligure e della costa francese. L’itinerario va da Spotorno fino a Nizza e si snoda sinuoso lungo la costa in un alternarsi di saliscendi che attraversano paesini a livello del mare per poi risalire sopra scorci panoramici di costa ligure.
I periodi di bassa stagione sono i migliori per pedalare da queste parti, considerato che in estate la via Aurelia, che s’imbocca in diversi tratti, è molto trafficata. Ad ogni paesino conviene lasciarla per continuare sul lungo mare spesso interdetto alle auto. Alcune gallerie, anche se brevi rendono necessarie l’uso luci di posizione e giubbetto catarifrangente anche di giorno.
è la Liguria terra leggiadra
il sasso ardente, l’argilla pulita,
s’avvivano di pampini al sole.
è gigante l’ulivo a primavera
appar dovunque la mimosa effimera…
Spotorno – Alassio 40 km
Dopo una breve visita nel carugio di Spotorno iniziamo a pedalare lungo la via Aurelia che esce dal paese in direzione Sanremo. La strada sale leggermente per poi mantenersi in costa. Si supera Noli per raggiungere Varigotti, meta famosa per le sue pittoresche case gialle sulla spiaggia e per le sue piazzette sul mare.
L’Aurelia prosegue in continui saliscendi verso Finale Ligure, Loano e Albenga. La strada è piacevole, tra rocce vive a strapiombo, fauna marina e scorci sul mar ligure. Da Albenga si riprende a salire fino ad un punto panoramico con vista sull’isola Gallinara, che raggiungiamo con le luci del tramonto.
Quindi si scende in picchiata fino ad Alassio dove ci fermiamo per far controllare i freni dal ciclista Fabio di via Dante 142 (tel 0182640555). Da Alassio nelle giornate più limpide si può scorgere in lontananza la costa della Corsica. Una passeggiata notturna nel budello principale di Alassio è d’obbligo così come fermarsi al famoso Muretto che raccoglie le piastrelle colorate con le firme dei più celebri clienti del Bar Roma. La prima di una lunga seria ad essere apposta fu, nel 1951, quella di Ernest Hemingway, e ad oggi se ne contano più di mille.
Alassio-Ventimiglia 75 km
Ombra e sole s’alternano
per quelle fondi valle,
che si celano al mare,
per vie lastricate
che vanno in su, fra campi di rose,
pozzi e terre spaccate,
costeggiando poderi e vigne chiuse.
Lasciamo Alassio in tempo per vedere l’alba sul mare raggiungendo Laegueglia e superato Capo Mele che conduce al porto di Andora. I ciclisti lungo la strada sono tantissimi ed è un continuo incitarsi e salutarsi a vicenda. Le salite sono costanti ma non troppo ripide e le discese che sembrano farci tuffare nel blu del mare ripagano degli sforzi compiuti. La strada continua superando capo Mimosa e capo Berta prima di raggiungere Imperia, dove ci concediamo una sosta per pranzare con focaccia ligure vista mare.
Consigliamo di raggiungere l’estremità del molo su cui sorge il faro verde per avere una buona veduta panoramica. A 4 km da Imperia si imbocca a sinistra in località Borgo San Lorenzo la pista ciclabile della riviera dei fiori che in 24 km conduce a Sanremo. Si pedala sul tracciato della vecchia ferrovia che prima costeggiava il mare su una pista a doppia corsia dotata di ogni confort: fontanelle, illuminazione durante i tratti in galleria e postazioni SOS per chi avesse problemi lungo il percorso.
Per un attimo ci sembra di pedalare in Austria con l’aggiunta del mare alla nostra sinistra. Unico lato negativo di questa ciclabile è che è molto trafficata quindi bisogna prestare attenzione per non rischiare di essere travolti, sembra strano a dirsi, dalle biciclette.
Raggiunto Sanremo continuiano lungo la via Aurelia passando Ospedaletti e arrivando a Ventimiglia, dove pernottiamo. Per la cena consigliamo il “Dopo lavoro ferroviario”, antistante la stazione, dove si possono gustare specialità di pesce con un ottimo rapporto qualità/prezzo e porzioni abbondanti.
Ventimiglia-Nizza 45 km
In quell’arida terra il sole striscia
sulle pietre come serpe,
il mare in certi giorni
è un giardino fiorito.
Reca messaggi il vento
venere torna a nascere
ai soffi del maestrale.
Uscendo da Ventimiglia si supera il ponte e si imbocca la strada a sinistra per evitare una lunga galleria (nonostante le indicazioni per la Francia mandino a destra). Si prosegue in salita tenendo la sinistra passando la località Latte e all’altezza del bivio si scende a sinistra in direzione Confine di Stato – Ponte San Lodovico da cui si entra in Francia.
Dopo una visita di Menton proseguiamo lungo la litoranea fino a Monte Carlo, con i suoi grattacieli ed il suo sfarzo. Si può attraversare la città senza scendere fino al porto e proseguire in direzione Cap d’Ail, imboccando una breve galleria ben illuminata. Sulla costa francese si ha la sensazione che la primavera sia già sbocciata: fiori gialli ovunque e temperature assai miti che sfiorano i 20 gradi. Si continua a pedalare sulla litoranea passando Bealieu-sur-Mer e Villefranche per poi arrivare a Nizza, con la sua passeggiata lungomare ed i suoi negozietti in stile francese di lavanda ed essenze profumate.Rientrare in Italia è facile, infatti ogni ora partono dalla stazione ferroviaria principale dei treni regionali con destinazione Ventimiglia, e le biciclette possono viaggiare gratuitamente.
Una rosea tristezza vi colora
quando di sera, simili ad un fiore
che marcisce, la grande luce
si va sfacendo e muore
Un ringraziamento speciale ai miei compagni di viaggio Stefania e Marco.
Qui la seconda parte di viaggio in Costa Azzurra da Nizza a Marsiglia.
grazie
Qualche esperienza ciclistica tra Marsiglia e la Liguria???
Grazie