Andare in bicicletta è un’attività che fa bene alla salute e anche all’economia, non è un segreto, ma è possibile quantificare i benefici del risparmio sulla spesa sanitaria di una città, regione, o paese? Non in maniera scientifica, forse, ma si possono fare delle stime che se convincenti costituiscono un importante strumento per promuovere la mobilità ciclistica. A questo scopo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sviluppato HEAT, un tool online per calcolare l’impatto dell’uso della bicicletta sulla salute, con risultati davvero interessanti.
Secondo gli algoritmi di HEAT, l’Austria, ad esempio, risparmia ogni anno circa 1200 euro per abitante. Per una popolazione di 8 milioni di persone, il risparmio totale si aggirerebbe quindi attorno ai 400 milioni di euro l’anno, e 412 vite umane salvate. Secondo l’OCSE basterebbe pedalare tre volte la settimana, come fanno in media i danesi, perché le probabilità di morte per malattie legate all’inattività fisica si riducano del 28%. I conti dello strumento tengono conto di diversi fattori, in particolare di quelle esternalità negative causate dal traffico che invece sarebbero scongiurate andando in bici: l’inquinamento ambientale e acustico, le emissioni di gas serra, il traffico.
Vienna, dove la prossima settimana si terrà VeloCity 2013, la più importante conferenza mondiale sulla ciclabilità urbana organizzata dall’ECF, pur non essendo una città costruita a misura di bicicletta sta vivendo una buona crescita di ciclisti quotidiani, che coprono oggi il 6,3% del totale degli spostamenti. E per raggiungere l’obiettivo di quota 10% entro il 2015, uno degli strumenti sarà proprio il calcolatore HEAT. Se infatti la sola capitale austriaca riuscisse nell’impresa, sotto la sua spinta il risparmio sulla spesa sanitaria sarebbe ancora più consistente, il doppio di quello attuale.
Alla conferenza Velocity, l’11 giugno prenderà la parola Francesca Racioppi, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, già intervenuta in collegamento Skype durante gli Stati Generali della Bicicletta di Reggio Emilia, che anche stavolta illustrerà una rassegna di realtà europee che utilizzano il tool HEAT e hanno riscontrato risparmi significativi grazie alla diffusione dell’uso della bicicletta.
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