Angela Merkel a Eurobike 2013
La fiera di bici più importante d’Europa, Eurobike, che si tiene ogni anno in Germania, a Friedrichshafen, vanterà nella sua prossima edizione un’ospite d’eccezione: la cancelliera tedesca Angela Merkel. Si tratta della prima partecipazione nella storia della fiera di un cancelliere, segno che i tempi stanno cambiando e che la bicicletta e la ciclabilità cominciano a esser visti sempre più come un’opportunità economica e sociale piuttosto che come un mezzo di nicchia. Eppure non si può dire che la Germania non abbia adottato, negli ultimi anni in particolare, serie politiche per la mobilità ciclistica, presentando anche un piano nazionale cosa che invece in Italia non è neanche considerata.
Soddisfatto Klaus Wellman, CEO di Eurobike, che ha sottolineato come la presenza della cancelliera, prevista per la giornata del 28 agosto, è ancora più apprezzabile poiché molto vicina ad altri impegni della sua agenda fittissima come il World Economic Forum e la prossima tornata elettorale alle porte. Anzi, chissà che la campagna per le prossime elezioni non passi proprio da Friedrichshafen.
A guardare bene i numeri dell’industria ciclistica tedesca – 50 miliardi di euro di fatturato annuo ed in continua crescita – non stupisce che la Frau Merkel abbia deciso di presenziare in una vetrina così rinomata. Se si pensa poi che la bicicletta è il mezzo di trasporto preferito del 12-13% dei tedeschi, che prima di essere ciclisti sono cittadini ed elettori, allora il tutto è ampiamente comprensibile.
La presenza della cancelliera ad Eurobike potrebbe essere di esempio agli altri leader europei e perché no italiani rispetto alla considerazione verso le principali fiere di settore (in Italia Expobici). Alla passata edizione di Velocity, la più importante conferenza mondiale dedicata alla mobilità ciclistica, nessun esponente del nostro governo è stato presente, anche se a pensarci bene in Italia nulla si è fatto e nulla si sarebbe avuto da dire.
Nel frattempo, nel nostro paese per il secondo anno consecutivo si sono vendute più bici che auto. Non è forse questo un tema economico rilevante?