E’ stata ufficializzata in Australia la nascita dell’Australian Cycling Party, il Partito Ciclista. Ancora in fase di organizzazione, il nuovo partito politico è attualmente alla ricerca di iscritti e sostenitori per finanziare le proprie attività. L’obiettivo del partito ciclista, come si intuisce facilmente dal nome, è quello di battersi per difendere i diritti di chi pedala nelle città, oggi ancora molto carenti almeno per quanto riguarda le infrastrutture dedicate alla mobilità ciclistica: su tutte piste ciclabili e parcheggi dedicati.
L’Australia è a tutt’oggi il secondo Paese più motorizzato al mondo, secondo solo agli Stati Uniti, causa e allo stesso tempo conseguenza di un totale disinteressamento del governo alla promozione di una mobilità alternativa all’automobile su cui oggi, molti cittadini, avrebbero da ridire. Già in occasione delle recenti elezioni politiche, in settembre, le associazioni ciclistiche hanno lanciato una curiosa campagna di comunicazione chiamata Vote 4 Cycling, in cui ciclisti e cittadini desiderosi di città meno intasate dalle auto hanno promesso il sostegno (voto) ai soli candidati, di ogni schieramento, che si fossero dimostrati realmente interessati ad inserire la mobilità ciclistica all’interno della propria agenda politica.
Perché l’Australia è così indietro rispetto ad altri Paesi europei riguardo le politiche per la ciclabilità? Perché i media tengono un atteggiamento ostile nei confronti dei ciclisti e perché anche Mike Hall ha definito l’Australia il paese meno “bike friendly” attraversato nel suo giro del mondo? Perché l’unica misura in materia che ha saputo introdurre il governo è stata la legge per il casco obbligatorio, con effetti negativi sull’uso della bici e in particolare sui servizi di bike sharing? Sono questi gli interrogativi che le associazioni hanno posto periodicamente ai partiti politici senza però riceverei mai risposte incoraggianti, assenza di risposte che li ha ora convinti a lanciare l’Australian Cycling Party.
Guardando già alle possibili alleanze, il Partito Ciclista Australiano spera di ottenere l’appoggio politico dei Verdi, partito dal quale tra l’altro è provenuta la maggior parte delle adesioni dei singoli candidati alla campagna Vote 4 Cycling.
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