La storia delle bici elettriche

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Introduzione

S.H. Roper e i suoi velocipedi a vapore

Ogden Bolton, il suo motore del 1895 e il dibattito pro/contro bici elettriche dell’epoca

Il tandem elettrico Humber del 1897

Wall Auto-Wheel, il primo kit di conversione della storia (1909)

1918-1927: da Howard Hughes alla Electrocyclette

Un progetto di fai-da-te dagli anni Trenta: la GoBike elettrica

Diversi modelli di bici elettriche degli anni Trenta

La Bici del Futuro di Ben Bowden, 1946

Gli anni Settanta: Solo Electra

Sinclair C5, triciclo elettrico a pedali degli anni ottanta

Introduzione storia delle bici elettriche

La “Bicycle of the Future” di Ben Bowden, 1946

Introduzione

La storia delle bici elettriche è fatta di inventori geniali e appassionati, a volte un po’ pazzi, che hanno inseguito testardemente il loro sogno per anni, vedendolo purtroppo spesso fallire – a volte anche in maniera tragica. Solo negli ultimi anni i fallimenti si stanno trasformando sempre più velocemente in una fantastica realtà.

Pochi sanno che le bici elettriche hanno una storia sorprendentemente antica. Ripercorrerla significa tornare indietro di circa 150 anni. Fin da quando furono introdotti i primi velocipedi infatti si cercò di applicare ad essi i motori a vapore allora in voga. In questo periodo la storia delle bici elettriche e quella delle moto si intrecciano, un po’ come avviene per uomini e scimmie, che hanno antenati comuni da cui sono evolute specie diverse.

Solamente alla fine del diciannovesimo secolo cominciarono ad apparire bici con motori elettrici; il problema principale all’epoca (e ancora oggi, in un certo senso) erano le batterie, con dimensioni e peso enormi rispetto a quelle usate adesso.

Per gran parte del ventesimo secolo, in un’epoca di scarsa coscienza ecologica e petrolio a poco prezzo, l’interesse verso le bici (elettriche o meno) continuò a calare: cominciò l’era della motorizzazione di massa, e furono le macchine e le moto a catturare l’interesse del pubblico. Le bici venivano usate solo da quei pochi che non potevano permettersi neanche una 500.

Con gli shock petroliferi degli anni Settanta, e la diffusione dei primi movimenti ecologisti, l’interesse per i mezzi elettrici si rinnovò; ormai però ci si era abituati alle alte velocità e ai serbatoi capienti di automobili e moto, per cui solo pochi pionieri passarono effettivamente all’uso delle bici, soprattutto in Italia.

Oggi la situazione da questo punto di vista sta migliorando. Le innovazioni tecnologiche hanno portato a batterie sempre più leggere e capienti, che permettono di sostituire ottimamente un’automobile lungo distanze medio-brevi. Negli ultimi venti anni, i modelli di bici elettriche a disposizione del pubblico si sono moltiplicati a dismisura, e diversi produttori hanno sperimentato soluzioni tecniche innovative per realizzare un’integrazione sempre migliore fra pedalata e assistenza del motore.

In queste pagine analizzeremo più a fondo la storia delle bici elettriche, con articoli dedicati alle invenzioni più curiose, da 150 anni a questa parte.

S.H. Roper e i suoi velocipedi a vapore

Ogden Bolton, il suo motore del 1895 e il dibattito pro/contro bici elettriche dell’epoca

Il tandem elettrico Humber del 1897

Wall Auto-Wheel, il primo kit di conversione della storia (1909)

1918-1927: da Howard Hughes alla Electrocyclette

Un progetto di fai-da-te dagli anni Trenta: la GoBike elettrica

Diversi modelli di bici elettriche degli anni Trenta

La Bici del Futuro di Ben Bowden, 1946

Gli anni Settanta: Solo Electra

Sinclair C5, triciclo elettrico a pedali degli anni ottanta

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