Sylvester H. Roper, geniale inventore con un tragico destino

Sylvester H. Roper, geniale inventore con un tragico destino
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Sylvester Roper Steam Powered VelocipedeMorto In Sella

 Sylvester H. Roper Stava Guidando Una Bicicletta Con Motore A Vapore

 Aveva realizzato un tempo veloce al Charles River Park quando improvvisamente cadde – aveva spento l’erogazione di vapore, come per una premonizione della fine

 

 

 

 

 

 

Sylvester H. Roper e la sua fatale invenzione

 

Come si diceva nell’introduzione, il passato remoto delle bici elettriche e quello delle moto sono strettamente legati. Così è soprattutto nel caso di Sylvester H. Roper, spesso considerato il padre delle motociclette. La sua storia è però talmente interessante che abbiamo ritenuto giusto parlarne anche qui.

Roper nacque nel New Hampshire, negli Stati Uniti, nel novembre del 1823. Fin da bambino si dimostrò particolarmente abile nella meccanica, tanto da realizzare autonomamente, all’età di 12 anni, un motore a vapore, anche se non ne aveva mai visto uno in precedenza. Trasferitosi a Boston, continuò a sfornare interessanti invenzioni, migliorando la tecnologia alla base delle macchine per cucire e di alcuni tipi di fucili.

Roper Velocipede a vapore

La prima versione del velocipede a vapore, 1867

Cominciò a catturare l’attenzione dei suoi contemporanei nel 1863, quando fu visto girare per Boston con una strana carrozza senza cavalli, spinta da un motore a vapore (questo prototipo di automobile è oggi all’Henry Ford Museum). Di lì all’applicare la stessa tecnologia al mezzo più rivoluzionario degli ultimi anni, il velocipede, il passo era breve: nel 1867 Roper produsse la prima versione del suo velocipede a vapore. Il sellino fungeva da serbatoio per l’acqua, e la caldaia si trovava fra le gambe del ciclista, al posto dei pedali. La sua invenzione fece scalpore, ed era molto apprezzata nelle varie fiere a cui Roper la presentò. Meno entusiasti erano i concittadini dell’inventore, che dovevano avere a che fare con il suo mezzo più spesso di quanto non succedeva ai partecipanti alle fiere: sembra infatti che il velocipede a vapore fosse particolarmente rumoroso, e che emanasse un cattivo odore; al suo passaggio, i cavalli si imbizzarrivano e la gente si lamentava, tanto che Roper fu persino brevemente arrestato in un’occasione.

Roper Velocipede a vapore

La seconda versione, nata nel 1884 e perfezionata fino al 1896, anno della morte del suo inventore

Nel 1884 Roper cominciò a lavorare a una seconda versione del suo velocipede. Questa aveva un look già più moderno (si guardi per esempio all’inclinazione della forcella) e poteva raggiungere una velocità massima di 64 km/h, con un’autonomia di circa 12 km; il peso del mezzo, includendo le riserve di carbone e acqua, arrivava a ben 68 kg. Con gli anni Roper la perfezionò in alcuni dettagli.

Sylvester Roper Steam Powered Velocipede

L’unico velocipede a vapore del mondo. Dichiarato un perfetto trionfo della meccanica. Può scalare qualsiasi salita, e batte in velocità qualsiasi cavallo del mondo.

Nel 1896, all’età di 73 anni, Roper decise di testare il suo velocipede a vapore in un circuito usato da ciclisti in sella a bici normali. Venne organizzata addirittura una sfida di velocità, che com’è facile immaginare il velocipede a vapore vinse facilmente. A quel punto Roper aveva solo sé stesso da battere, per cui decise di migliorare il suo tempo sul circuito. In un primo tempo, coprì la distanza di un miglio in due minuti e 12 secondi. Cercando di andare ancora più veloce però il suo velocipede cominciò a scodare lungo il rettilineo, Roper fu sbalzato fuori dal tracciato, e morì: l’inventore americano fu quindi una delle prime vittime del nascente “mito della velocità”, che continua ancora oggi a fare milioni di morti nelle nostre strade.

I due modelli di velocipedi a vapore realizzati da Sylvester Roper sono ancora oggi conservati in musei americani. Nel 2012 un modello costruito nel 1894 fu venduto all’asta per 425 milioni di dollari.

Fonte: wikipedia.org; motorcyclemuseum.org

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