Roberto Peia, fondatore di Urban Bike Messenger

Roberto Peia, fondatore di Urban Bike Messenger

Un giornalista rimasto senza contratto si reinventa imprenditore portando in Italia l’esperienza americana dei corrieri in bici. “Se funziona a Chicago dove fa più freddo perché non dovrebbe funzionare a Milano?”. E ha ragione, Urban Bike Messenger si afferma e le consegne in bici si diffondono in tutta Italia.

Roberto Peia UBM

Ciao Roberto, presentati in breve.
Roberto Peia, sposato, tre figli, cinquantotto anni. Ho avuto diverse esperienze nel mondo consumerista italiano (Altroconsumo e associazioni simili poste a tutela del cittadino). E da sempre una grande passione e amore per la bicicletta.

Che lavoro facevi prima di aprire questa attività e perché lo hai cambiato?
Il giornalista professionista con esperienza sul web, in televisione, alla radio e sulla carta stampata. Dopo l’ultimo contratto giornalistico come addetto stampa mi sono trovato però disoccupato.

Come è nata l’idea di fondare UBM?
Invece di aspettare una improbabile (poiché già vecchio) chiamata da qualche redazione ho pensato di portare in Italia una realtà che avevo visto in America moltissimi anni or sono e che poi avevo visto anche in altre città europee: quella del delivery in bici. Mi sono chiesto: se funziona a Chicago dove fa molto più freddo che a Milano o a Lugano dove ci sono molte più salite che a Milano o a New York che è più trafficata e grande di Milano, perché non dovrebbe funzionare anche qui? Ed infatti ha funzionato.
L’idea è stata poi perfezionata studiando le maggiori realtà già affermate nel resto dell’Europa e non solo.
La bicicletta è il mezzo più rapido, economico ed ecologico per muoversi in mezzo al traffico di una grande città, soprattutto nelle zone del centro, dove l’accesso di macchine, furgoni e motorini è sempre più ridotto per la presenza di aree pedonali e zone a traffico limitato: sono quindi innegabili i vantaggi dal punto di vista della tutela dell’ambiente e della rapidità e convenienza delle consegne.

Quanto capitale hai dovuto investire all’inizio?
Circa 3.000 €.

Quali canali di comunicazione hai utilizzato per far conoscere la tua attività a Milano?
I media: nell’esperienza lavorativa precedente avevo comunque allestito una mailing list press abbastanza buona che ho sfruttato per lanciare UBM, che nel 2011 è stata insignita del Premio Piazza Mercanti indetto dalla Camera di Commercio di Milano, assegnato per la categoria Tutela dell’Ambiente.

Quanti dipendenti hai o solo collaboratori occasionali?
Abbiamo avuto qualche dipendente in passato, ma era un onere troppo grande. Ora abbiamo 24 collaboratori occasionali (per lo più studenti o precari, ma tutti amanti della bici), tutti con una copertura assicurativa.

Quanto guadagni?
Dipende dai mesi e dalle consegne : circa 1000 – 1200 €.

Chi sono i clienti principali dell’ UBM?
Touring Club Italiano; Commissione Europea- Rappresentanza di Milano; Comune di Milano; le Fondazioni PRADA, Enrico Mattei-ENI; Finanziaria Canova; Discovery Channel; The Boston Consulting; EIDOS Partner; Studio D’Urso- Gatti , FAI; Legambiente; Henkel; BWin; Enervit; HSBC; Vintage Capital, Guna; Ambiente Italia; Marcos y Marcos; Tecnogym; Reebok; Le Coq Sportif; Europassistance; Livextension; Royal Canin, Università Bicocca, QBE, Freshfields Altavia, California Bakery, Vivienne Westwood, Stella Mc Carty.
Abbiamo poi iniziato una collaborazione con DHL e con alcuni produttori di cibi (bio e non) con i quali utilizziamo anche le nostre bici cargo.

Sono in crescita i clienti dopo introduzione dell’Area C? Pensi che aumenterà la concorrenza in questo settore?
Sì sono in crescita, e anche la concorrenza crescerà, ma credo che faccia bene sia ad UBM che all’intero settore del delivery in bici.

Quanto ti ha aiutato il tuo libro nell’affermazione di UBM?
Non sono bene quantificarlo, diversi clienti ci sono arrivati anche attraverso “Tutta mia la città”, e spero che accada anche con il prossima libro a breve in libreria.

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Bikegnomics – Urban Bike Messenger

Ubm

Leggi anche: La mappa dei corrieri in bicicletta in Italia

Commenti

  1. Giovanni La Monaca ha detto:

    Interessato al lavoro in bicicletta. Tel: 3897908277

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