Era una fredda mattina di inizio gennaio, come mio solito stavo lavorando duramente per migliorare il mio punteggio a chess. com, quando squillò il telefono interrompendo un’emozionantissima partita a scacchi on line con un dilettante cipriota.
Pinz: “Pronto”
Sara: “Ciao, sono Sara, lavoro per la casa editrice Terre di Mezzo. Ti disturbo?”
Pinz: “Guarda, sto finendo un lavoro, ma dimmi tutto.”
Sara: “Niente, è che volevo chiederti se ti andava di scrivere un libro con la nostra casa editrice sul tema bicicletta”
Pinz: “Si, certo, sono a disposizione, sto lavorando da un po’ sul tema bikenomics, ho già raccolto un po’ di materiale e per l’autunno dovrebbe essere tutto pronto…”
Sara: “Ah, bene… Cioè… Veramente noi pensavamo a un altro tipo di libro, una guida all’acquisto della bicicletta”
Pinz: “MACCHEPPALLE! Ci saranno già mille mila libri in libreria che parlano di questo tema, cos’altro vogliamo aggiungere?”
Sara: “Eh, sì, lo so. Però le richieste sono queste. Se ti va…”
Pinz: “Mmmm… capisco… Sai sono molto impegnato ultimamente (mento sapendo di mentire). Non lo so, quando sarebbe la data di pubblicazione?”
Sara: “Ehm… Fine marzo”
Pinz: “Fine Marzo? Ma siamo pazzi? E per quando dovrei consegnare il manoscritto?”
Sara: “Entro fine mese”
Pinz: “Entro fine mese? Ma è una follia! Non ce la farò mai!”
Sara: “Sì, certo capisco. Quindi?”
Pinz: “Quindi accetto.”
Quando ti commissionano un grande lavoro a pochi giorni dalla scadenza significa principalmente due cose:
1. che dovrai lavorare giorno e notte per rispettare gli impegni presi
2. che il lavoro lo gestisci come ti pare a dispetto del mandato del committente perché tanto questo non avrà il tempo per mettere bocca su quanto hai fatto.
L’idea di scrivere una guida all’acquisto della bicicletta mi annoiava tremendamente. Ve lo immaginate un altro libro che vi racconta: “il cambio è quell’orpello con tante rotelle che penzola accanto al centro della ruota posteriore e serve a cambiare le marce”?
Beh, io no e infatti ho deciso di fare di testa mia: il mandato era quello di descrivere la bici ideale per 25 tipologie diverse di ciclista? E io così ho fatto, solo che nella compilazione delle diverse schede non ho rinunciato all’ironia e quello che ne è uscita è una presa per il culo di 25 tipologie di ciclisti diversi sfruttando i luoghi comuni e le diverse percezioni che animano il mondo delle due ruote.
E allora ho immaginato quelli che vanno in tandem come riproposizioni a due ruote delle più spietate tecniche di sadomasochismo dove non possono mancare la figura del Master e dello slave. I mountain biker che a causa della loro passione per le escursioni nei boschi sono spesso al centro delle più avvincenti puntate di Chi l’ha visto? Mentre i cicloviaggiatori sono degli individui che rifuggono qualunque contatto umano a meno che non ci sia da scroccare una cena o un posto letto.
Per la gioia dell’editore, però, ho inserito anche qualche informazione utile di natura tecnica per tutti coloro che si stanno avvicinando al mondo dei ciclismi.
Una parte del libro è infine dedicata al mondo del bike to work ed è affidata a Federico Del Prete che da qualche tempo sta portando avanti un progetto che si chiama “Cicli Aziendali” e il tutto è abbellito dalle illustrazioni di Gabriele Orlando.
Per averne un assaggio, potete sfogliarne qualche pagina qui:
Più bici, più piaci è in fase di stampa in questi giorni e sarà disponibile al pubblico a partire dal 27 marzo 2014 in tutte le migliori librerie.
Per coloro che non possono o non vogliono aspettare, io e Federico presenteremo il volume Domenica 30 Marzo alle 15 all’interno di Fa’ la Cosa Giusta, la grande fiera della sostenibilità che si tiene ogni anno a Milano.
P.S.
Il titolo non è farina del mio sacco, io avevo proposto “Gente col ciclo”, ma la risposta da parte dell’editore è stato un perentorio “fa cagare”.
Non vedo l’ora di leggerlo!