Eurovelo cresce: un nuovo itinerario e tre estensioni

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Eurovelo, il progetto di rete cicloturistica europea ideato dall’ECF (European Cyclists’ Federation), si espande. Le tre proposte di realizzare rispettivamente il nuovo itinerario numero 17 (Ciclovia del Rodano), un’estensione di Eurovelo 1 (Atlantic Route) in Islanda e Portogallo e una di Eurovelo 8 (il percorso del Mediterraneo) in Corsica, sono ora ufficiali dopo l’approvazione del Consiglio Eurovelo di fine giugno. I candidati hanno ora tempo fino alla fine del 2015 per organizzare i percorsi ed ottenere il via libera formale all’inserimento in Eurovelo.

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La novità è dovuta all’aggiornamento periodico dei percorsi da parte dell’ECF: ogni tre anni infatti la Federazione ciclistica europea offre la possibilità di candidare nuovi itinerari alla rete Eurovelo. Per avere il bollino Eurovelo, le strade non devono avere pendenze superiori all’8% e con un traffico inferiore alle 1000 auto al giorno. In generale, gli itinerari con numeri dispari percorrono il continente da nord a sud; quelli con numeri pari invece da ovest a est. E’ per questo che la nuova ciclovia del Rodano sarà numerata con il 17, nonostante non esista ancora un itinerario numero 16.

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A proporre l’inserimento in Eurovelo della ciclovia del Rodano è stata la Regione francese Rhône-Alpes per conto di 4 cantoni svizzeri, 3 regioni francesi e altre autorità locali. Il tracciato segue il corso del fiume Rodano a partire da Andermatt, nel cuore delle Alpi svizzere fino al il Mar Mediterraneo.
Anche l’estensione dell’itinerario 8 in Corsica è una novità importante, visto che l’isola non aveva finora tracciati Eurovelo (come ad esempio la Sardegna).

La rete Eurovelo oggi consiste di 14 percorsi ciclistici a lunga percorrenza, che passano per ben 42 paesi. Una volta completata, i chilometri totali di percorsi Eurovelo ammonteranno a più di 70.000.

Commenti

  1. Avatar Andrea ha detto:

    Come prima impressione questa notizia non può che far piacere. Soldi pubblici spesi per incentivare l’uso della bicicletta e dei viaggi in bicicletta.
    Appena però porgo maggiore attenzione sui nuovi tracciati, in particolare quello corso e islandese che conosco bene, mi sorgono i primi dubbi. Vi siete mai posti il problema di chi crea questi tracciati? Sono burocrati o appassionati? Cosa stiamo cercando con lo “stumento” Eurovelo, vogliamo collezionare quanti più chilometri possibile di itinerari o vogliamo avere degli itinerari di qualità veramente adatti alle biciclette?
    Sinceramente a me non sembra che ci sia della qualità in quei tracciati. Se c’è una parte di Corsica assolutamente non rappresentativa della cultura, del territorio e delle bellezze naturali corse è proprio la costa Est. E’ una strada super trafficata che non raccomanderei mai a nessuno di fare in bicicletta. Loro di Eurovelo ci sono mai stati? ci hanno mai pedalato? Io credo di no.
    Il tracciato islandese passa per l’85% dalla Ring Road, la loro “autostrada”.
    E i tracciati italiani? mi viene da ridere…
    Cosa sono i tracciati Eurovelo per il ciclista che vuole vedere l’Europa in bicicletta? I tracciati più belli? quelli meno trafficati? Con meno salita? su ciclabile?
    Io preferirei meno tracciati ma più qualità.

    1. Alessandro Micozzi Alessandro Micozzi ha detto:

      Ciao Andrea, i tuoi dubbi sono leciti. Ma come scritto nell’articolo, per avere il bollino Eurovelo le strade non devono avere pendenze superiori all’8% e con un traffico inferiore alle 1000 auto al giorno. Suppongo quindi che anche i nuovi percorsi di Corsica e Islanda rispettino queste caratteristiche. Con Eurovelo si parla infatti di “itinerari cicloturistici”, non di “piste ciclabili”, anche perché viste le distanze coperte sarebbe impossibile.
      Poi ovvio, ogni stato dovrebbe avere interesse a “sistemare” i propri itinerari, con una buona segnaletica, messa insicurezza dei tratti pericolosi, promozione turistica ecc… ed è evidente che l’Italia non sta assolvendo a questo compito.

      1. Avatar Leon ha detto:

        Ciao Alessandro! Volevo chiederti se la prolunga dell’itinerario Eurovelo1 versante Atlantico del Portogallo, che percorre tutta la costa da Nord a Sud , è stata attuata in definitiva ed è quindi percorribile . Grazie per l’articolo!

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