Sinclair C5, triciclo elettrico a pedali degli anni ottanta

Sinclair C5, triciclo elettrico a pedali degli anni ottanta

Nell’ultimo capitolo della nostra storia delle bici elettriche siamo negli anni settanta, in pieno clima di austerity. Con la guerra dello Yom Kippur prima e la crisi energetica del 1979 poi, i paesi produttori di petrolio impongono un enorme rialzo del prezzo del greggio. Si comincia a parlare di risparmio energetico: è il periodo delle targhe alterne e delle domeniche senza automobile; alcune aziende propongono modelli di biciclette elettriche; alcune di esse, come la Solo Electra, hanno un discreto successo, altre invece si dimostrano dei clamorosi flop: oggi vi parliamo della Sinclair C5, “lo spettacolare disastro di Sir Clive Sinclair”.

triciclo elettrico Sinclair C5

A molti il nome di Clive Sinclair non dirà molto ma per gli amanti dell’elettronica e dei computer è un’autentica icona: sua infatti è la prima calcolatrice compatta (prodotta nel 1972) e sua la Sinclair Research, una delle prime case produttrici di home computer e fra le più importanti nei primi anni ottanta.
Ma Clive Sinclair non si è occupato esclusivamente di calcolatori. Già nei primi anni settanta Sinclair aveva iniziato a lavorare a un progetto di realizzazione di un veicolo elettrico ma solamente nel 1983 si cominciò a sviluppare a pieno regime quello che sarebbe stato il Sinclair C5, un triciclo elettrico a pedali.

triciclo elettrico Sinclair C5L’inventore inglese spese un patrimonio per poter concretizzare questo progetto a cui aveva lavorato fin da ragazzo, arrivando addirittura a vendere una quota della Sinclair Research. I soldi spesi fruttarono una partnership con la Lotus, che progettò il telaio del veicolo, con la Hoover per la produzione in serie e con la Oldham per quanto riguarda la produzione della batteria del mezzo. Il risultato di questa ingente spesa (si parla di 12 milioni di sterline) fu questo.

Caratterizzato da un motore da 250W con velocità di punta di 24 km/h e una batteria Oldham con un’autonomia di una ventina di km (entrambe ottenute in condizioni di strada pianeggiante) è un veicolo a tre ruote (quelle posteriori sono leggermente più grandi dell’anteriore) con il manubrio posto all’altezza delle ginocchia del guidatore. Sul manubrio sono presenti il pulsante per l’attivazione del motore (sulla manopola destra) e, per chi ne avesse fatto richiesta insieme alle frecce di segnalazione, sulla manopola sinistra il clacson.

triciclo elettrico Sinclair C5

La C5 venne mostrata per la prima volta al pubblico e ai critici di settore presso l’Alexandra Palace di Londra il 10 gennaio 1985. Fu uno “spettacolare disastro” come lo definì qualcuno dei giornalisti. Alcuni dei veicoli si piantarono dopo pochi giri intorno all’edificio mentre la stampa, assolutamente non colpita dalla presentazione in pompa magna e dal battage pubblicitario criticò aspramente il veicolo e il costruttore: una pessima elettronica, una trasmissione di scarsa qualità completamente in plastica, e un motore troppo piccolo e praticamente inutile per andare in salita senza pedalare, passando per la scarsa protezione dalle intemperie e la posizione di guida molto bassa che avrebbe presentato enormi problemi di visibilità del guidatore da parte degli altri veicoli in mezzo al traffico. Sinclair provò ad ovviare a questi ultimi due problemi ma ormai era troppo tardi: il giorno dell’inaugurazione vennero venduti meno di 200 modelli, successivamente non andò meglio. Dopo neanche un anno, la Hoover dichiarò conclusa la produzione: in otto mesi erano stati venduti solo 8000 modelli. Sir Clive Sinclair invece mise in liquidazione e chiuse la Sinclair Vehicles: aveva investito 12 milioni di sterline per la realizzazione di un suo sogno, si trovò con un buco di 8 milioni.

Nonostante tutto nel corso degli anni si è sviluppto un piccolo fenomeno di culto: sono sorti diversi siti dedicati alla Sinclair C5 dove gli appassionati oltre che a raccontare la genesi del mezzo, propongono modifiche per renderlo moderno o più veloce (lo stesso Sinclair sul sito della Sinclair Research – pagina non più consultabile – affermava che convertendo il C5 ad una tensione di 24V si può portare la velocità massima a 44 km/h).

Commenti

  1. BikeCafe ha detto:

    Un modello del Sinclair C5 è visibile presso il Museo dei Campionissimi
    Viale Dei Campionissimi, 2, 15067 Novi ligure AL
    0143 767657
    http://www.nosmog.it/pic/novi/flyer%20museum8.jpg
    Per me era anche troppo piccolo.

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