Ciclista cade su auto della finanza in sosta vietata e gli chiedono 700 € di danni.

Divieto di sosta finanza

L’auto in divieto di sosta

Doveva essere una tranquilla passeggiata in bicicletta attraverso la città eterna, si è trasformata in una disavventura con il conto decisamente salato quella che ha coinvolto Simone Tacchi, 40enne romano, di professione guida turistica in bicicletta.

È l’11 dicembre 2014 e Simone approfitta della bella giornata per accompagnare il padre (75 anni) a fare una pedalata in giro per Roma in sella alla bicicletta a pedalata assistita appena acquistata.

“Avevamo appena attraversato Via del Corso per andare verso Piazza del Parlamento.” racconta Tacchi “Al semaforo, appena è scattato il verde, è partita la solita fiumana di automobili e motorini che ci hanno stretto la strada. Io per sicurezza, mi sono fermato e ho fatto segno a mio padre, dietro di me, di fare altrettanto”.

È a quel punto che il padre di Simone perde l’equilibrio, si appoggia a un auto parcheggiata in sosta vietata in prossimità di una curva e di un attraversamento pedonale e cade rovinosamente a terra.

“Immediatamente ci raggiunge l’autista dell’auto che ci dice di essere della Guardia di Finanza, aiuta mio padre ad alzarsi e, accertatici che non c’erano né fratture né altri danni fisici rilevanti, ci scambiamo i dati e ci salutiamo.”

dettaglio ciclista 700 euro

Il danno causato dalla caduta

 

“Oggi, dopo quasi tre mesi ci è arrivata a casa una richiesta di risarcimento danni di 700€ da parte della Guardia di Finanza.”
“Sono molto arrabbiato” dice il Tacchi “non solo perché quell’auto lì non ci doveva stare, ma anche perché non credo minimamente che quel danno potesse richiedere una spesa di 700 € per essere riparato”.

“700 € ad alcuni possono sembrare una cifra ridicola, ma per mio padre che vive solo della sua pensione, quello è quello che guadagna in un mese”.

“Ci stiamo consultando con un po’ di avvocati e stiamo valutando il da farsi, probabilmente l’errore è stato non fare la costatazione amichevole, ma siamo rassegnati perché sappiamo che dovremo pagare ”.

Commenti

  1. Avatar claudio ha detto:

    ma è evidente che l’auto in divieto di sosta in quel punto costituisca un pericolo ed intralcio alla circolazione, al punto direi da ciclista urbanoi, che senza quell’auto il ciclista avrebbe avuto l’adeguato spazio di fuga senza essere costretto suo malgrado ad appoggiarsi e poi cadere addosso all’auto che costituiva pericolo ed intralcio alla circolazione, rovinando così pericolosamente a terra, spero che la cosa non abbia procurato anche danni psicologici e morali all’inforunato anziano ciclista .. tiè!

  2. Avatar jeby ha detto:

    Cioè… a parte il torto marcio… vuol dire che la GdF non ha una carrozzeria convenzionata o un’assicurazione che copra i danni accidentali alle vetture? Mi pare paradossale. Il danno sarà si e no la metà (ma anche meno).

    Senza parole, un comportamento veramente squallido.

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