Roma pedala verso il Giubileo
AGGIORNAMENTO: in seguito al rimpasto della giunta Marino e della nomina a fine luglio 2015 dell’assessore alla Mobilità Stefano Esposito, i lavori di implementazione della bike lane sulla Prenestina come sulle altre vie da riasfaltare sono stati bloccati sine die. Il 2 novembre 2015 il sindaco è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza e fatto cadere: la città di Roma è commissariata. In caso di novità sui lavori per le corsie ciclabili urbane torneremo sull’argomento
Habemus Ciclabilem Praenestinam. Lavori in corso sulle principali strade della Capitale e annuncio di interventi a favore dei ciclisti: le dichiarazioni d’intenti del sindaco Ignazio Marino e dell’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci lasciano ben sperare, il cantiere di via Prenestina – nel tratto compreso tra Porta Maggiore e via Palmiro Togliatti – è partito ed entro l’inizio del Giubileo, il prossimo 8 dicembre, il rifacimento del manto stradale dovrebbe essere completato.
L’opera consiste in una “ricucitura della città” – 5 km di strada – e fa parte di un piano di interventi sulle grandi arterie viarie che comprende altri cantieri in fase di realizzazione, come spiega l’assessore Pucci: “Gli altri lavori riguardano le rotatorie di via Ardeatina, via Salaria e via Nomentana. Si tratta di opere già previste, che migliorano la qualità della viabilità in quadranti fondamentali della città”.
Questa volta – contrariamente a quanto spesso accade nonostante l’approvazione di un biciplan comunale finito per troppo tempo nel dimenticatoio – la realizzazione della ciclabile nel tratto di strada ripavimentato verrà fatta contestualmente all’opera e si tratterà di una bike lane: “Una corsia ciclabile formalmente promiscua con un’adeguata segnalatica”, assicurano dal Campidoglio.
Tutto molto bello, forse troppo per essere vero: staremo a vedere. Intanto la situazione delle strade di Roma – che sarebbero da riqualificare in toto, a causa delle tante buche aperte e di quelle riparate male forse ancora più insidiose, come sanno bene i ciclisti urbani che quotidianamente pedalano in città – non è delle migliori e anche le attuali ciclabili presunte o presenti lì vicino andrebbero quantomeno messe in sicurezza.
Che fine ha fatto la ciclabile sotto il tunnel di Santa Bibiana? Prima realizzata in modo clandestino da un gruppo di cicloattivisti per sensibilizzare il Comune a farla; poi cancellata in tutta fretta dai vigili; rifatta fai-da-te dai cittadini dopo la promessa di un intervento “rapido e risolutivo” da parte dell’amministrazione capitolina. Più che “rapido e risolutivo”, “invisibile” visto che sotto il tunnel di Santa Bibiana della ciclabile promessa dal Comune non v’è ancora traccia.
E parlando di ciclabili malmesse, quella sulla Palmiro Togliatti – così ben segnalata che qualcuno la sta ancora cercando – andrebbe davvero riqualificata e magari unita alla “bike lane Prenestina” prossima ventura per creare una bretella ciclabile e consentire di pedalare in sicurezza dal centro in direzione fuori Roma (e viceversa). E magari quei pezzetti di ciclabile sui marciapiedi, infestati da un lato dai rovi e dall’altro dalla sosta selvaggia, sarebbe proprio il caso di eliminarli per dare anche ai pedoni lo spazio necessario per muoversi.
Sulla realizzazione di questo primo lotto di lavori per il Giubileo il Campidoglio ci sta mettendo la faccia e ha messo in campo una vera e propria task-force, come sottolinea una nota del Comune di Roma: “Per i lavori del manto stradale si lavorerà di notte fino alle 6 del mattino. Per ogni turno lavorativo saranno impegnate 4 squadre (24 unità e 19 mezzi); per il rifacimento dei marciapiedi saranno utilizzate 2 squadre (31 unità e 22 mezzi). Anche questi lavori saranno sospesi durante il giorno (dalle 7 alle 21)”.
I materiali scelti sono di ultima generazione e – stando alle caratteristiche – dovrebbero garantire durabilità nel tempo (si parla di 30 anni dalla posa in opera, ndr) sempreché al primo guasto di luce, acqua o gas non vengano fatti scavi profondi e lavori di ricopertura non adeguati: “Verrà utilizzato uno speciale conglomerato bituminoso, denominato Splittmastix Asphalt, particolarmente indicato per strade sottoposte a severe condizioni climatiche e di traffico come è il caso della via Prenestina”, prosegue la nota.
Tra i plus di questo “asfalto 3.0”, migliore frenata sul bagnato e minor inquinamento acustico visto che questo materiale attenua il rumore di rotolamento degli pneumatici e contribuisce a migliorare l’aderenza in condizioni di asciutto e anche in caso di pioggia. E quindi aiuta anche a smorzare le vibrazioni.
L’opera se realizzata nei tempi e con le modalità previste potrebbe realmente rappresentare un nuovo inizio per rimettere in carreggiata la mobilità di Roma, ancora così legata all’automobile, ancora ostaggio delle buche, ancora trappola mortale per i ciclisti. Ancorata a un passato che non ci piace, proiettata verso un futuro di mobilità nuova.
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