I suoni della ciclomeccanica, la bici come strumento
“Sento uno strano rumore”. Quante volte ci siamo resi conto di un problema meccanico semplicemente ascoltando quello che ci stava dicendo la nostra bici? Un pattino del freno che struscia contro il cerchio, un cambio poco fluido, un cigolio sinistro proveniente dal movimento centrale… i rumori rappresentano dei campanelli d’allarme, da tenere presenti e da ascoltare con attenzione per mettere mano a piccoli e grandi problemi quotidiani. Ma la nostra bici produce anche numerosi suoni: vere e proprie armonie che troppo sono sovrastati dal rumore del traffico, specie quando pedaliamo in città.
L’artista Antonio Mainenti, musicista e compositore tecnico del suono che per i propri spostamenti utilizza la bici, da anni sta portando avanti un progetto per “farla suonare” – come Bikeitalia.it vi aveva già raccontato qui – per trasformare la bici in uno strumento musicale, come fece Frank Zappa nei favolosi Anni Sessanta suonandola in tv davanti a milioni di americani.
L’appuntamento per ascoltare dal vivo la performance acustica di Mainenti è sabato 28 novembre a Siracusa, al Movimento Centrale: la bicicletta sarà utilizzata come strumento da campionare, i suoni verranno prodotti dai vari componenti del mezzo a pedali: fili dei freni ad arco, ruote percosse; inoltre verrà collegato il micro-controllore Arduino e degli effetti digitali ed analogici.
Prima e dopo la performance, verrà proiettata la trilogia dedicata alle piste ciclabili e al paesaggio sonoro: il terzo e ultimo episodio viene presentato in anteprima assoluta durante la serata. La trilogia è stata realizzata a partire dal 2011: inizia a Viseu (Portogallo), dove un dismesso percorso ferroviario è stato trasformato in una pista ciclopedonale, per arrivare poi a Pavia nel 2013, con un progetto realizzato per il World Listening Day e dedicato all’ottantesimo compleanno di Raymond Murray Schaffer (padre dell’ecologia acustica); infine si conclude a Marina di Ragusa, dove nell’estate 2015 una parte di strada è stata adibita a percorso ciclopedonale, tra lo stupore dei turisti e dei residenti.