Nel tardo pomeriggio di ieri la Camera dei Deputati ha finalmente approvato la Legge sulla mobilità ciclistica; il Senato la approverà prima della fine della legislatura?
La Legge sulla mobilità ciclistica prevede una serie di misure utili a diffondere l’uso della bici in Italia, sia come mezzo di trasporto sia per finalità ricreative.
Si tratta soprattutto di misure organizzative e di programmazione della mobilità ciclistica, come ad esempio la definizione di ciclovia, l’adozione di un Piano generale della mobilità ciclistica, o la nascita di una Rete ciclabile nazionale denominata Bicitalia.
Alcune misure coinvolgono anche i livelli locali di governo: è previsto infatti che tutti i comuni, anche quelli al di fuori delle città metropolitane, predispongano dei Piani urbani della mobilità ciclistica.
Qui trovate la proposta di legge originaria; qui il resoconto dei lavori di ieri.
L’iter legislativo aveva subito una battuta d’arresto il mese scorso, quando la commissione del Ministero dell’Economia e Finanze aveva dato parere non positivo sulla copertura finanziaria.
Ecco il commento a caldo di Giulietta Pagliaccio, presidente Fiab:
“E’ un grande traguardo quello raggiunto oggi con l’approvazione della Legge sulla mobilità ciclistica. E’ un premiare le tante città che stanno faticosamente portando avanti politiche per la mobilità sostenibile e che oggi possono avere il supporto di una politica nazionale. Sappiamo che c’è ancora molta strada da fare per portare la mobilità ciclistica ad un livello dei migliori paesi europei, ma oggi ci piace vedere un po’ di luce in fondo al tunnel. Ci piace sapere che il tanto lavoro fatto da FIAB Onlus in questi anni sta portando dei frutti, ci piace pensare che questo passaggio possa essere l’inizio di un percorso verso un nuovo modello di sviluppo della nostra economia, ci piace credere che possiamo dare ai nostri bambine e bambini città nuove e più vivibili e se lo sono per loro lo sono per tutti. Un grazie di cuore, mio personale e a nome di FIAB Onlus, va a Paolo Gandolfi che so che ci ha messo non solo la sua esperienza di amministratore pubblico, competenza tecnica e tenacia per portare a casa questo risultato, ma ci ha messo soprattutto il cuore.”
La proposta di legge ora passa al Senato: con la fine della legislatura ormai imminente, si riuscirà ad arrivare all’approvazione? Vi terremo aggiornati.
Non so, ho letto il testo della legge (atto2063) ma mi perplime l’imposizione dei 30km/h in città (oltre 50k abitanti) con discrezionalità di aumentare fino ai 50 in strade particolari mentre a parer mio è utopistico (e specialmente verificare) l’imposizione per legge del limite (fino al 40% odierno) degli spostamenti motorizzati. Secondo me servono strade più sicure per i ciclisti non imposizioni fumose