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45’000 morti all’anno in meno, seguendo i consigli pro-bici di Sagan e Schwarzenegger

Una nuova ricerca pubblicata dal gruppo di città C40 conferma i benefici per la salute della mobilità attiva; l’ambasciatore per la ciclabilità Peter Sagan e Arnold Schwarzenegger a sostegno delle azioni contro il cambiamento climatico.
schwarzenegger in bici

Continua la lotta del sindaco di Parigi Anne Hidalgo contro le automobili in città. Nei giorni scorsi la ville lumière ha ospitato un altro incontro internazionale a tema ambientale, il One Planet Summit. In questa occasione è stato presentato un nuovo studio scientifico sui benefici (privati e pubblici) per la salute di una mobilità più attiva, basata sugli spostamenti a piedi o in bici invece che sull’auto privata; risultati che il gruppo di città C40 si è impegnato lo scorso ottobre – proprio a Parigi – a raggiungere.

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Lo studio ha avuto il sostegno mediatico di due nomi ben noti al grande pubblico. Il sempre più attivo ambasciatore della ciclabilità UCI Peter Sagan ha pubblicato un video a sostegno delle attività del gruppo C40:

L’ex-attore ed ex-governatore della California Arnold Schwarzenegger si è presentato a Parigi in sella alle biciclette del rinnovato servizio di bike sharing. Schwarzenegger, che durante il suo mandato in California ha messo in atto diverse politiche volte a contrastare il cambiamento climatico, è il fondatore di R20, “Regions of Climate Action”, un gruppo che sostiene le politiche ambientali dei livelli amministrativi sub-nazionali.

I dettagli dello studio

Lo studio analizza i possibili risultati delle politiche di restrizione dell’uso dell’auto privata che Parigi sta mettendo in atto in questi anni grazie ad Anne Hidalgo, e li estende alle altre città del gruppo C40.

Nella sola capitale francese, si potrebbero evitare circa 400 morti premature all’anno, aumentando la durata della vita media di 21 giorni.

Se tutte le città del gruppo C40 mettessero in atto le stesse misure, il numero di morti premature in meno salirebbe a 45’000 ogni anno.

Questo a livello macro, dal punto di vista sociale. Ma dal punto di vista individuale ci sono altri vantaggi ben concreti. Una persona che abbandoni l’auto per spostarsi a piedi o in bici (per almeno mezz’ora al giorno) vedrebbe i seguenti benefici:

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  • -23% di rischio di malattie cardiache
  • -23% di rischio di ictus
  • -15% di rischio di diabete di tipo 2
  • -14% di rischio di depressione
  • -12% di rischio di cancro al seno
  • -11% di rischio di demenza
  • -8% di rischio di cancro al colon

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Le dichiarazioni

Anne Hidalgo: “Come sindaco di Parigi la mia priorità è la protezione della salute e del benessere dei miei cittadini. Questa ricerca mostra che le politiche che stiamo mettendo in atto per pulire l’aria che respiriamo e diminuire l’uso di veicoli diesel e a benzina darà tre settimane di vita ad ogni cittadino, aiutando anche a contrastare il cambiamento climatico.

“Se queste politiche fossero adottate anche da altre città e regioni del mondo, i benefici per la salute riguarderanno decine di migliaia di persone. È chiaro come siano pericolose le spinte volte a impedire il cambiamento. Niente ci potrà fermare”.

Schwarzenegger: “I governatori e i sindaci hanno il dovere di proteggere la salute e la sicurezza dei loro cittadini, e l’inquinamento dell’aria è una delle più gravi minacce all’umanità, con 7 milioni di persone che muoiono ogni anno [per queste cause].

“Insieme, R20 e C40 possono essere fonti d’ispirazione per i leader politici di livello subnazionale, spingendoli a concentrarsi sui pericoli e sull’impatto per la salute dei combustibili fossili”.

Commenti

  1. Avatar pablo ha detto:

    Io pedalando per Roma non faccio altro che bestemmiare, in effetti il mio cervello esplode per la rabbia!!!

  2. Avatar Alessandro ha detto:

    Articolo come sempre interessante ma il titolo e la frase “Se tutte le città del gruppo C40 mettessero in atto le stesse misure, il numero di morti premature in meno salirebbe a 45’000 ogni anno” mi sono parse poco intuitive, sarà il freddo tra i miei neuroni ma ho dovuto rileggerla due volte :)

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