News

Da Innsbruck a Grado passando per Salisburgo: un viaggio in bici su tre ciclabili

Riceviamo dal nostro lettore Luigi Caporale e volentieri pubblichiamo

Si parte! Dopo due mesi di preparativi, si parte. Tre compagni e tre bici si apprestano a fare il giro, dall’Austria all’ Italia. Dal 26 Maggio al 3 Giugno…. 2018
Prima di raccontare il viaggio ecco le tappe per tutti i ciclisti che vorrebbero intraprendere lo stesso itinerario senza leggerne tutta la descrizione.
Partenza Innsbruck, città dell’Austria capitale della regione Tirolo. Prima tappa verso nord sulla ciclabile dell’Inn fino a Kufstein (alloggio a Kiefersfelden in Germania). Seconda tappa verso Salisburgo seguendo la ciclabile di Mozart. Ultima tappa verso Grado in Italia sulla ciclovia Alpe Adria. I chilometri e le ciclabili: da Innsbruck a Kufstein circa 88 km la parte 8 e 9 della Innradweg, da Kufstein/Kiefersfelden a Niederndorf per raggiungere la ciclabile di Mozart circa 8 km, da Niederndorf a Salisburgo la parte 12,13,14 e 21 della Mozartradweg circa 120 km, da Salisburgo a Grado tutta la ciclovia Alpe Adria circa 425 km. Troverete tutte le informazioni che fanno al vostro caso sui rispettivi siti: Innradweg (http://innradweg.com/), Mozartradweg (http://www.mozartradweg.com), AlpeAdria (https://www.alpe-adria-radweg.com/it/).

inssbruck-grado
(Percorso da Innsbruck-Grado: https://www.runtastic.com/it/percorsi/innsbruck-grado)

Bene, in fondo avevamo acquistato le bici proprio per questo, viaggiare liberamente per il mondo, con la lentezza che questo mondo merita.
Il Gruppo: Luigi Caporale, Gianluca Pulcini, Fiore Michele

26 Maggio: viaggio in treno e breve visita ad Innsbruck
Partenza da Bologna con il treno, tutti e tre viviamo e lavoriamo in questa città. Il treno permette di non smontare le bici e dedica una carrozza apposita per loro. Biglietto per le bici (due Mountain bike e una Trekking) e per i passeggeri fatto in agenzia viaggi. Il treno delle ferrovie Austriache (http://www.obb-italia.com/it/). In cinque ore siamo a Innsbruck, trovato l’albergo e lasciate le bici in un piccolo magazzino dell’albergo decidiamo di visitare la città. Una montagna con la cima innevata la sovrasta. Da subito è chiaro che Innsbruck è una città con una mobilità pensata per le biciclette. Infatti è silenziosa! Il silenzio pervade le strade, anche la manifestazione in piazza dei Curdi è silenziosa. Vediamo il Tetto d’Oro, la piazza principale, i bellissimi palazzi e campanili che la rendono affascinante. Ci affacciamo sul fiume Inn e ci facciamo una passeggiata lungo il suo argine scrutando quella ciclabile che l’indomani ci avrebbe portato lontano verso la nostra avventura.

inssbruck
(Innsbruck)
27 maggio: da Innsbruck a Kufstein (Ciclabile dell’Inn)
Il giorno dopo siamo sulla ciclabile dell’Inn, una ciclabile ben segnalata e ben architettata con dei ponti che attraversano il fiume portandoti da una riva all’altra. Questo pezzo di Innradweg è in leggera discesa come potete leggere anche dal sito specifico e la sua particolarità è quella di essere affiancata non solo dal fiume ma da alte montagne che rendono il panorama stupendo. Ci lasciamo Innsbruck alle spalle, il fiume Inn ci accompagna impetuosamente nella nostra direzione di marcia, attraversiamo un bellissimo ponte di legno ciclabile ad Ampass, passiamo davanti al Swarovski Crystal Worlds a Wattens, intorno ci sono mucche al pascolo in un atmosfera di altri tempi, ci fermiamo al bike stop a Brixell ed infine facciamo pausa a Rattemberg rifocillandoci ad uno dei ristorantini della bellissima piazza di questo borgo medievale di poche anime. Siamo a metà tappa, ci fermiamo lungo il fiume per toccarne le acque, sono pulite e fresche. Arriviamo a kufstein centro principale, la città è attraversata dalla ciclabile e decidiamo di affacciarci alla bellissima fortezza che la caratterizza, per arrivarci bisogna affrontare una bella salita. Kufstein si trova al confine con la Germania e come avevamo deciso proseguiamo per andare ad alloggiare a Kiefersfelden in Germania (per fare un po’ di economia), passiamo sul lato sinistro del fiume con l’ultimo ponte disponibile, costeggiamo il fiume e la ferrovia ed arriviamo alla meta, abbiamo percorso circa 96,00 km

cicloturismo
(Tra Kufstein e Kiefersfelden confine Austria Germania riva sinistra dell’Inn)
28 Maggio: da Kiefersfelden/Kufstein a Salisburgo (ciclabile di Mozart)
Ci svegliamo prestissimo, questa secondo i nostri calcoli era la tappa più lunga e delicata in quanto avevamo prenotato a Salisburgo la notte e i chilometri da percorrere erano tanti. Scherzando la chiamavamo la tappa della morte, ovviamente fattibile con un po’ di incoscienza. Partiamo dal nostro albergo su strade secondarie circondate da campi coltivati e agricoltori indaffarati. Attraversiamo l’Inn per arrivare a Niederndorf dove troviamo la prima segnalazione della Mozartradweg (stage 12). Ci siamo, questa parte di ciclabile è una striscia di asfalto che passa tra colline e aziende agricole ma ci sono anche piccoli sterrati, si inizia a salire verso il lago Walchsee. Perdiamo la Mozartradweg e ci ritroviamo sulla ciclabile R15 Kaiserwinkl, il Tirolo ha moltissime ciclabili, ci sono salite abbastanza impegnative, riprendiamo la Mozartradweg vicino al bellissimo lago balneabile. Facciamo una sosta sul lago di un colore blu intenso con le montagne che gli fanno da cornice e si specchiano sulle sue acque. Proseguiamo verso Kossen, a questo punto avevamo deciso di accorciare alcuni chilometri prendendo un’altra ciclabile la R20 Leukental, tralasciando le visite ai paesi di Kossen, St. Johann in Tirol e Kirkof in Tirol, andando direttamente a Erpfendorf, la ciclabile affianca il fiume GroBache. Sterrato, salita e fiume contro, bellissima e faticosa. Ad Erpdorf riprendiamo la ciclabile di Mozart in asfalto verso Lofer, dove termina il Tirolo e si entra nella regione Salisburghese. Inizia una bella salita asfaltata, poi si passa sullo sterrato del fiume Salack, vicino Lofer, si prosegue verso Bad Reichenhall al di là del confine in Germania, qui tappa obbligatoria in città, siamo stanchi ma ci siamo quasi. Ormai le salite le abbiamo lasciate nella zona di Lofer, da Bad Reichenhall a Salisburgo è tutto in piano, tranne alcuni saliscendi impegnativi per superare dei cavalcavia. Riattraversiamo il confine Austriaco. All’ingresso di Salisburgo ci coglie un temporale, ci copriamo, ma fortunatamente finisce presto. Costeggiamo l’aeroporto e finalmente ci siamo, ecco la bellissima Salisburgo. Felicissimi di aver compiuto per noi un’impresa di 120 km.

ciclabile
(Ciclabile R20 Leukental fiume GroBache)
30 Maggio: da Salisburgo a Schwarzach im Pongau (ciclabile Alpe Adria)
Dopo aver passato l’intera giornata del 29 maggio a Salisburgo e dopo aver visitato la bellissima fortezza (in tedesco Festung Hohensalzburg) e altri bellissimi luoghi come il giardino di Mirabell, tra l’altro vicino la nostra pensione, siamo pronti per la partenza. Salisburgo ci lascia una bellissima sensazione, i suoi ponti, il suo fiume, le sue piazze e palazzi, l’Università e le sue ciclabili. La sua vita notturna con il mitico pub della Augustiner che si trova nel vecchio monastero e che se si ama la birra e il cibo locale non ci si può non andare. La mattina del 30 maggio siamo di nuovo in bici, prendiamo facilmente la ciclabile Alpe Adria sul fiume Salzach, siamo impazienti e curiosi di affrontare questa nuova ciclabile che arriva in Italia ed ha vinto i premi “Italian Green Road Award 2016” al Cosmo Bike Show di Verona e “Miglior ciclabile dell’anno 2015” alla fiera del ciclismo attivo di Amsterdam. Tutto procede tranquillamente per uscire da Salisburgo incrociamo molti ciclisti in verso opposto che evidentemente vanno o a lavoro o a scuola, attraversiamo la cittadina celtica di Hallein, la ciclabile che continua lungo il fiume diventa in alcuni punti sterrato e ci sono brevi tratti in salita, ma tutto affrontabile. Durante il tragitto, prima di arrivare a Golling, facciamo una piccola deviazione molto ripida per vedere la cascata di Golling, subito dopo questa cittadina la strada si fa in salita, è il Pass Lueg (553 metri sul mare). Decidiamo dato la stanchezza (inconsapevolmente) di attraversare la galleria automobilistica e non affrontare una salita ripida che ci avrebbe portato alla gola del Salzach, peccato. Riprendiamo la ciclabile ma subito dopo una galleria l’Alpe Adria purtroppo si interrompe. Siamo su una strada statale con sali e scendi ma soprattutto è trafficata anche da camion oltre che da macchine e moto, per fortuna dopo 7, 8 km riprendiamo la ciclabile fino a Tennek dove facciamo pausa pranzo alla stazione. Le nostre strade si dividono, Fiore dato la stanchezza decide di proseguire in treno appuntamento a Schwarzach. In due si prosegue, sulla ciclabile che affianca la strada statale, a Werfen passiamo a fianco alla Fortezza di Hohenwerfen, attraversiamo Bischofshofen. La ciclabile si fa in piano e si separa dalla strada trafficata, ma ora siamo alla ricerca di un biciclettaio, i freni della bici di Gianluca fanno un rumore infernale, arriviamo a St. Johann im Pongau, lasciamo la ciclabile con una salita ripida in sterrato per cercarlo ma senza fortuna, proseguiamo, arriviamo a Schwarzach e lì finalmente troviamo il nostro compagno ad attenderci ed un biciclettaio che gentilmente e rapidamente ci cambia le pasticche dei freni. Decidiamo che la nostra prima tappa dell’Alpe Adria finisce qui, dopo circa 75 km non proprio facili come ci aspettavamo ma comunque soddisfatti e felici.


(Ciclabile fiume Salzach centro Salisburgo)
31 Maggio: da Schwarzach im Pongau a Spittal an der Drau (ciclabile Alpe Adria)
Dopo aver riposato benissimo in un albergo del centro cittadino con una camera che si affaccia sulle splendide Alpi del Tauri, di buona mattina riprendiamo la ciclabile che già da Salisburgo ripercorre la ciclabile dei tauri (Tauernradweg) e in una splendida cornice delle Alpi iniziamo a salire, sic! Gambe fredde… un bel dislivello, verso il bacino di compensazione, superato il bacino, verso Lend lasciamo la ciclabile dei tauri e si va verso sud, località Klammmstein, attraversiamo il klammtunnel, un tunnel lunghissimo e tutto ciclabile condiviso con gli altri mezzi di trasporto ma separato da un bel muretto, il rumore è forte ma è una strana esperienza avere pari dignità con i mezzi a motore. A questo punto siamo nella bellissima valle del Gastein, la ciclabile affianca il fiume Gasteiner Ache, il paesaggio è fantastico incrociamo cavalli e mucche al pascolo, si continua a salire ma lievemente, passiamo per Dorfgastein, per Bad Hofgastein. Incontriamo molte manifestazioni e persone vestite in maniera tradizionale, deduciamo sia festa, infatti i negozi e tutte le attività sono chiuse. Adesso il gioco si fa duro, per arrivare a Bad Gastein ci sono pendenze anche al 20 per cento. Procediamo anche a zig zag. Arrivando ci sono turisti che ci incitano con applausi, incredibile lo spettacolo che offre questo paese! Siamo a 1.002 metri di altimetria. Cascate, natura, strutture sciistiche e termali si integrano perfettamente nelle montagne. Foto di rito sul ponte con la cascata alle spalle e fiatone ma tutta questa fatica viene veramente ricompensata dalla bellezza di questo posto. Dobbiamo continuare, eccitati in direzione Bockstein (1.131 metri) per andare a prendere il trenino che attraversa la montagna e ci porterà al di là nella regione della Carinzia. La salita ripida continua ma ad un certo punto siamo in piano con il torrente che affianca la ciclabile e rende l’atmosfera da favola, ci fermiamo per il pranzo. Prendiamo il treno che carica noi e le macchine e ci porta a Mallnitz, scendiamo, siamo in Carinzia, inizia la discesa sulla strada statale B105, sono 8 km, poco trafficata, andiamo a velocità elevate, la discesa ripida è liberatoria dopo tutta quella salita. Arriviamo a Obervellach dove la ciclabile indica Alpe Adria ma anche R8 ovvero la ciclabile del fiume Moll, affluente sinistro del fiume Drava. Seguiamo il fiume tra campi coltivati e paesini anche su strade secondarie fino a Mollbrucke, dove il fiume Moll sbocca sul fiume Drava, infatti prendiamo la ciclabile R1 della Drava. Il tempo da brutti segnali, da lontano si vedono nuvoloni neri. Superiamo Lendorf ed arriviamo a Spittal an der Drau dove grazie alla nostra sete da birra e alla stanchezza ci fermiamo ed assistiamo ad una fortissima grandinata, che colpisce anche le nostre bici, all’interno di un ristorante. Che fortuna, per un pelo! Decidiamo di dormire a Spittal anche se la cittadina non ci convince del tutto. Abbiamo percorso 68.0 km di pura fatica, siamo arrivati fino a 1192 m di altitudine, ma di enorme bellezza.

cicloturisti felici
(Noi a Bad Gastein)
1 Giugno: da Spittal an der Drau a Tarvisio (ciclabile Alpe Adria)
Partiamo di mattina presto, come sempre del resto. Proseguiamo sulla ciclabile della Drava R1 verso Fendorf ma ci sono segnali anche della Ciclovia Alpe Adria direzione Villach. Attraversiamo campi coltivati e cascine che sembrano elfiche. La Drava è un fiume immenso, passiamo Ferndorf, e attraversiamo ponti immensi su questo bellissimo fiume costeggiato da bellissime montagne. La ciclabile diventa sterrato battuto per molti chilometri direzione WeiBenstein e dopo sbarramenti idroelettrici e ponti arriviamo nella bellissima Villach. Facciamo una pausa in uno dei tanti locali del centro, dopo aver portato le bici a spinta, ricordatevi che si rischia una multa, riscendiamo lungo le rive del fiume sulla ciclabile per una pausa pranzo. Si riparte, ora lasciamo la ciclabile della Drava e seguiamo la ciclabile R3 Karnische ovviamente sempre Alpe Adria, seguiamo il fiume Gail, affluente destro della Drava. Dopo Erlendorf la situazione cambia, prendiamo ad Neuhause la ciclabile R3C Tarviser radweg che segue per un tratto il vecchio tracciato ferroviario ma soprattutto segue la statale 83. Passando da un lato all’altro della statale, sempre ciclabile, a Maglern ci fermiamo a fare rifornimento di acqua. Arriviamo al confine, ci siamo! Foto di rito all’insegna del confine, siamo a Coccau valico. Le indicazioni sono palesemente Ciclovia Alpe Adria FVG1. Si sale, con delle pendenze non indifferenti per il peso delle nostre borse ed anche per essere la fine comunque della nostra tappa. Passiamo Coccau di sotto e Coccau di sopra sempre in sali e scendi. Siamo in Italia ed a questo punto siamo sul vecchio tratto della ferrovia trasformato in ciclabile meravigliosamente ed il paesaggio è incantevole. Le Alpi fanno da cornice. Percorriamo la ciclabile, incantati dalla precisione di questo tratto, incontriamo il bivio che porta ai laghi di Fusine che decidiamo per la stanchezza di non andare a visitare anche se ne varrebbe la pena, la vecchia stazione dei treni ci dice che siamo a Tarvisio. Abbiamo percorso 78 km.


(Tarvisier Radweg prima di Tarvisio)
2 Giugno: da Tarvisio a Cervignano del Friuli (Venzone-Udine in treno) (ciclabile Alpe Adria)
Tarvisio è veramente un bellissimo paese, ne ammiriamo la bellezza dalla piazza principale con sfondo le Alpi Giulie. Nota stonata le molte strutture alberghiere e attività chiuse, segni di tempi migliori. Bisogna partire. La ciclabile Alpe Adria qui dà il meglio di se, è veramente ben costruita, ci sono molti cicloturisti e ciclisti. Ti riempie il cuore questa nostra discesa verso il mare. Fatta di sali e scendi. Si attraversano ponti e tunnel ciclabili, proprio come faceva il vecchio treno ad una corsia. Ci sono gallerie illuminate al passaggio dei ciclisti, in alcune fa freschetto ma il caldo precedente rende piacevole il passaggio. Mai visto prima una ciclabile così bella, da premio meritato. Superiamo Camporosso, a Malborghetto c’è un punto ristoro per ciclisti, incontriamo il fiume Fella, di un colore turchese intenso, lo attraversiamo sul ponte della ex ferrovia. Il tempo è soleggiato, si continua a scendere, salutiamo tutti, tra ciclisti si fa così, uniti da una passione ed uno scopo. Rendere il mondo ciclabile e sostenibile! Ci piace pensarla così! Pontebba, dove è segnalato il vecchio confine Italia Austria con un cippo, Pietratagliata, Dogne. Proseguiamo incontriamo Chiusaforte dove la vecchia stazione ferroviaria è stata trasformata in un ristoro per i ciclisti. Una tappa la meriterebbe. Proseguiamo sempre sulla ex ferrovia e sempre accompagnati dal fiume Fella. Siamo a Resiutta, un tratto che sembra di nuovissima costruzione ci annuncia che… la ciclabile è terminata, ci perdiamo, dopo essere spuntati da un sottopasso su un grande ponte, nei pressi di Moggio Udinese, il navigatore si blocca, proseguiamo sul ponte ma ci sbagliamo, c’è ne accorgiamo perché il fiume non c’è più. Torniamo indietro e capiamo di dover seguire a destra sulla strada provinciale 112 che si immette sulla strada statale 13 verso Udine. C’è traffico, le corsie laterali sono abbastanza larghe ma il traffico non ti fa mai stare tranquillo, al nostro fianco continua il fiume e dal lato opposto si vede la ex ferrovia che doveva essere il continuo della ciclabile, ma è così mal ridotto che si capisce che ci vorrà del tempo per renderlo ciclabile. Nuovamente ci perdiamo, pensando di dover trovare una ciclabile, lasciamo la strada statale presso la zona commerciale di Carnia, invece no, bisognava continuare sulla statale, manovra abbastanza pericolosa e rientriamo sulla statale che finalmente a Carnia diventa ciclabile, anche se in alcuni punti si interrompe, la stanno costruendo, riusciamo ad arrivare finalmente a Venzone dopo che a Portis il Fella sfocia nel Tagliamento. Anche se questa tratta meriterebbe un finale migliore capiamo anche che i lavori in corso ci sono, ma tuttavia bisogna muoversi, per non mettere a rischio l’incolumità dei ciclisti, dopo tanta bellezza. Dopo essere arrivati a Venzone e dopo una breve visita alla Chiesa, il paese è molto bello, con molti turisti, andiamo in stazione. Infatti per mancanza di tempo e per problemi vari, avevamo deciso di saltare la tappa Venzone Udine. Ad Udine le nostre strade si dividono, infatti Gianluca ci lascia e rientra a Bologna, mentre il resto della compagnia continua direzione Cervignano. Ad Udine facciamo una breve tappa al Mamm Ciclofocacceria un locale di ciclisti, di proprietà di un amico di Fiore. Sono gentilissimi ci offrono focaccia e birra di ottima qualità. Si riparte, breve visita ad Udine centro e siamo già sulla ciclabile che su strade secondarie e di campagna ci porterà a Cervignano. Il paesaggio totalmente diverso da questi ultimi giorni, siamo in pianura, il sole ci punta addosso e l’afa si fa sentire, la pianura agevola la velocità del nostro ritmo e su strade secondarie deserte siamo nella bellissima Palmanova, la città fortezza a forma di stella patrimonio dell’Unesco. Ci fermiamo nella stupenda piazza dove oltre a noi ci sono gruppi di ciclisti che si rifocillano ad uno dei locali che si affacciano sulla piazza Grande. Continuiamo in questa terra pianeggiante e agricola, vediamo anche delle bellissime risaie, e nella calura afosa arriviamo a Cervignano. Abbiamo percorso 97 Km.

ponte ciclabile
(Ponte ciclabile ferrovia dismessa sul Fiume Fella)

3 Giugno: da Cervignano del Friuli a Grado e ritorno (ciclabile Alpe Adria)
Cervignano è una delle più grandi cittadine di questo territorio, infatti qui si trova la stazione che ci riporterà a casa. La cittadina è attraversata dal fiume Ausa, infatti il nostro alloggio è situato proprio sul fiume in una piccola villetta di una simpatica signora. Oltre a noi trovano alloggio anche altri ciclisti, due tedeschi e un francese, diretto in solitaria ad Istanbul. Nuovamente partiamo la mattina presto, la calura del giorno prima ed i tempi di rientro a casa ci spingono a partire verso la fine del nostro viaggio e di questa fantastica ciclabile dalle Alpi all’Adriatico. Da qui la ciclabile diventa di nuovo ciclabile a tutti gli effetti, passiamo a fianco agli scavi di Aquileia, siamo emozionati… ci siamo quasi, arriviamo alla laguna di grado. La ciclabile passa a fianco alla strada che collega Grado alla terra ferma, ci sono ciclisti che vanno in direzione opposta, saranno in partenza anche loro per un avventura. Gli uccelli riempiono la laguna. Ecco spuntare il cartello Grado eccola la nostra meta, foto di rito. Entriamo a Grado, barche ormeggiate. Grado è bella e ha una luce fantastica. Ci siamo, andiamo sulla banchina, dove turisti sono intendi a passeggiare e anche a fare il bagno, eccolo l’Adriatico. Tra i turisti che ci guardano stupiti, costume e bagno liberatorio. Stranissimo qualche giorno fa eravamo tra cascate, ruscelli e montagne alte fino a 1.100 ed ora il mare azzurro e limpido di Grado. La nostra avventura termina qui, con il ritorno a Cervignano per prendere il treno, abbiamo percorso 40 km.

ciclabile laguna Grado
(Ponte ciclabile e stradale sulla laguna di Grado)

Conclusioni
In totale da Innsbruck a Grado passando per Salisburgo, saltando la tappa Venzone Udine fatta in treno, abbiamo percorso 568 km. Le tracce gpx e le cartine scaricate dai siti delle varie ciclabili sono precise e sono abbastanza indispensabili per percorrere questo tragitto nonostante i molti cartelli incontrati. Le tre ciclabili sono formate da raggruppamenti di più ciclabili, per questo incontrerete indicazioni con varie diciture, ma il bello è anche studiarsi il percorso prima. Magari leggendo racconti di altri ciclisti. La bellezza di questo viaggio è data dalla varietà di paesaggi che si incontrano, fiumi e montagne, cascate e ponti, laguna e mare. Città e paesi, castelli e parchi. Un viaggio dalle Alpi all’Adriatico. La maggior parte del viaggio è al sicuro su ciclabili e gli sterrati che si incontrano sono quasi tutti battuti. Nei punti dove la ciclabile è in costruzione bisogna stare molto attenti. Il viaggio non è sempre facile, se lo si fa come noi in 8 giorni, ma con un po’ di allenamento alle spalle è fattibile. Le prenotazioni degli alberghi le abbiamo fatte solo per Innsbruck, Kiefersfelden e Salisburgo, gli altri giorni le abbiamo fatte facilmente in loco in quanto non sapevamo quanti chilometri avremmo percorso. Il meteo è stato clemente con noi durante il viaggio, non ha mai fatto troppo caldo e non abbiamo mai sofferto il freddo, da fine maggio ad inizi giugno sembra un buon periodo per affrontarlo. Sperando che questo racconto vi sia stato utile. Buon viaggio e buone pedalate a tutti.

Luigi Caporale

cartello ciclabile
(Cartello ciclabile Alpe Adria a Grado)

Link della nostra traccia Gpx, il consiglio è comunque crearsela da se studiando il percorso delle tre ciclabili e magari unirle con gps visualizer: https://www.runtastic.com/it/percorsi/innsbruck-grado

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *