Mobilità

Monaco: arriva la superpista ciclabile per i pendolari

Monaco: arriva la superpista ciclabile per i pendolari
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Monaco: arriva la superpista ciclabile per i pendolari

Monaco: arriva la superpista ciclabile per i pendolari

Le principali città dell’Europa centrale e settentrionale hanno ormai un buon livello di ciclabilità: la nuova frontiera ora sono i collegamenti fra la città e il suo hinterland, grazie alle superpiste ciclabili.

L’arrivo delle bici elettriche sta cambiando molti aspetti della mobilità urbana e extra-urbana. Le salite si spianano, le distanze si accorciano. Soprattutto se, come nei paesi di area germanica, si diffondono anche le speed-ebike, mezzi in grado di garantire una velocità di crociera sui 40 km/h con poca fatica. Per chi abita nell’hinterland di una grande città, magari a 20 km dal centro, si apre un nuovo mondo di possibilità: in mezz’ora o poco più è possibile raggiungere il proprio posto di lavoro in centro, con la mente fresca e il corpo attivo grazie alla leggera attività fisica.

A patto che pedalare dall’estrema periferia verso il centro sia confortevole e sicuro.

Ecco che entrano in gioco le superpiste ciclabili, la nuova frontiera dell’infrastruttura ciclabile.

Si tratta di piste ciclabili pensate per favorire la lunga percorrenza, e quindi velocità di crociera relativamente alte, in piena sicurezza: pochi attraversamenti, larghezza ampia, nessuna curva stretta.

Vi abbiamo già presentato quella che va da Njiemegen a Arnhem, in Olanda; o quella nei dintorni di Berlino.

L’ultima superpista ciclabile si trova invece nei pressi di Monaco: i pendolari potranno usarla per raggiungere la città dai suoi sobborghi del nord, come Garching e Unterschleißheim, in circa 30 minuti di pedalate. La decisione è stata presa dopo un’attenta analisi dei luoghi in cui avrebbe avuto più senso iniziare a costruire questi percorsi.

Questa tratta è stata scelta anche per la congestione del sistema ferroviario, allo stremo per il numero di pendolari che lo usano quotidianamente.

Secondo alcune stime diffuse dai progettisti, si ritiene che la superpista ciclabile possa essere usata da circa 8000 persone al giorno, alleggerendo di molto il peso gravante su sistema ferroviario e viario.

Il percorso è largo 4 metri ed è accessibile solo alle bici, non ai pedoni.

Il costo previsto è di 34 milioni di euro.

Per fare un esempio più vicino a noi, è come se fra Tivoli e Roma, o fra Monza e Milano, ci fosse un percorso ciclabile largo, dritto, sicuro, con pochi o nessun attraversamento o semafori. Lo si potrebbe percorrere a una buona velocità media (magari anche grazie alla pedalata assistita) e arrivare a destinazione in poche decine di minuti. Chi usa la bici sarebbe contento per ovvi motivi; ma anche chi va in treno o si ostina ad andare in auto avrebbe dei vantaggi notevoli, per la minore congestione.

Il mondo corre veloce; non restiamo a guardare.

Commenti

  1. Avatar Dario ha detto:

    C’è una bella pista ciclabile tra Ospedaletti e San Lorenzo, in provincia di Imperia, di circa 24 km, costruita sul vecchio tracciato ferroviario. Questo fa sì che sia ben protetta e con poche intersezioni con attraversamenti pedonali o stradali. Sarebbe ideale per il commuting giornaliero tra i vari paesi della Riviera, ma è assai poco utilizzata per questo scopo. E’ vista essenzialmente come “24 Km di sport, natura e relax nella Riviera dei Fiori”, in accordo con l’immagine pubblicizzata sul proprio sito web. Intanto il traffico lungo le strade costiere rimane congestionatissimo, soprattutto in prossimità dei centri più grandi, come San Remo.
    A volte le infrastrutture esistono, ma è assai difficile sradicare certe cattive abitudini, anche quando sono causa di gravi danni per la salute di ciascuno.
    Ribadisco il concetto “”Il mondo corre veloce; non restiamo a guardare.”

  2. Avatar Paolo Attanasio ha detto:

    Forse non è necessario andare fino a Monaco di Baviera per trovare degli esempi: da diversi anni ormai si può andare su ciclabile in sede propria da Trento a Bolzano (circa 60 km) o da Merano a Bolzano (circa 30): non si chiamano “superciclabili” e non hanno 4 m di larghezza, ma sono semplicemente delle buone ciclabili (con attraversamenti di strade e ferrovie) ben segnalate che è possibile percorrere in sicurezza raggiungendo il centro cittadino.

  3. Avatar stefano ha detto:

    superciclabile monza milano? ma figurati, ammesso di trovare un accordo politico per costruirla (e ammesso di trovare i fondi) farebbero una specie di aborto come tutti gli aborti ciclabili italici sorti negli ultimi anni, tipo piste sui marciapiedi con cartelli di fine pista e inizio pista ogni 10 mt, tipo semplice striscia per terra, tipo zone 30 fatte solo mettendo un cartello qua e uno la…
    E per pura utopia, ammettiamo che si arrivi a realizzarne una, mi immagino quali controlli frequenti per impedire a motorini e moto di sfrecciare sopra, come regolarmente accade nelle ciclabili con la riga per terra. Senza contare i soliti discorsi che verrebbero fuori, tipo “miliardi spesi per una pista inutile”…
    Qui non siamo in Germania nè in Olanda, e temo non lo saremo mai….

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