Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal nostro lettore Marco Cambini
Pillola 1
Se state pensando di organizzare un viaggio a Capo Nord in bicicletta in questo articolo troverete , penso, informazioni interessanti.
Sono ben ritornato da Nordkapp. 4881 km da Pontassieve a NordKapp, con piccola deviazione alle isole Lofoten. Germania sempre sotto la pioggia, salto la Danimarca ma dalla Norvegia in poi il tempo è stato un po cattivello. L’ultimi 13 km dal camping a NordKapp sono stati un inferno, il vento fortissimo e gelido, la pioggia a raffiche, e nebbia. Sarebbe stato bello poter scattare foto su foto e pensavo anche ad una piccola videata ma solo alcune foto e panorama zero.
Voglio lasciare una mia “verità”: “quando mi dicevano che ci vuole allenamento per andare in bici fin laggiù rispondevo che qualsiasi persona l’avrebbe potuto fare, anche a 20 km al giorno sicuramente dopo 2 anni avrebbe raggiunto la meta. Dico invece che non è vero se il viaggio lo fai dormendo tutti i giorni (per oltre 50 giorni e 50 campeggi), nella tenda. E’ durissimo continuare ad aprire e chiudere la tenda quando piove, quando nei campeggi arrivi alle 20 (ricordiamoci che i campeggi tedeschi e specie quelli norvegesi non sono come i nostri , da signori, sono, come è giusto che siano, secondo me, essenziali).
Se arrivi dopo 7, 8 ore sotto la pioggia (ed ha quasi sempre piovuto, e trovi un bell’albergo che ti accoglie ed un letto per riposarci e, se devi andare al bagno lo hai in camera, allora si che puoi fare anche il giro del mondo, le gambe contano solo quando c’è una salita dura, però puoi sempre scendere e fartela a piedi.
Vorrei spiegarmi meglio per cosa intendo dire riguardo alla tenda ogni giorno.
Sapete almeno quanto me cosa vuol dire piazzare la tenda quando piove e cosa vuol dire riporla al mattino, quando piove. Ecco io dico che se lo fai per tanti giorni di seguito ( per me sono stati 50), diventa la cosa più dura da superare perchè, in quelle condizioni, non c’è la gioia di dire ………E vai, ci stiamo avvicinando alla meta, c’è invece la preoccupazione di non far bagnare la tenda dentro, c’è la preoccupazione che piove la notte e quando vai al bagno e rientri è sempre di corsa e non ti godi neanche il risveglio. Credimi, sia a me che al mio compagno di viaggio Renzo, questo cosa ci ha penalizzato.
Al contrario, pedalare sotto la pioggia ma arrivare in un albergo, preoccupazione zero, cenare al ristorante, preoccupazione zero (e non nei campeggio tedeschi, danesi e norvegesi dove spessissimo non esiste neanche una stanza per stare al coperto se non una cucinetta con due fornelli).
Questo sono io: Marco Cambini – Livorno 1949
Questo è il mio compagno di viaggio: Renzo Sandrin – Torino 1948
Pillola 2: i tre momenti più belli
I tre momenti più belli del viaggio a Capo nord in bicicletta (la selezione è stata dura perchè ci sono stati momenti di forte emozione che riguardano paesaggi tra fiordi e specchi d’acqua pura; fiumi e oceani di verde, strette di mano, sms e altro ancora):
La partenza: finivano i progetti (Itinerario Capo Nord in bicicletta, vedi in basso) messi a punto da almeno sei mesi e iniziava, finalmente, il viaggio vero dove bisognava pedalare e non solo;
La traversata con il traghetto da Frederikshavn a Oslo: il percorso finora compiuto, circa 2400 Km attraverso l’Italia, l’Austria, la Germania e la Danimarca era servito per portarci qui, in Norvegia, dove Renzo ed io sentivamo che era da qui che partiva la nostra avventura;
L’arrivo a NordKapp: I cinquanta giorni che ci hanno separato dalla partenza, venerdi 1° giugno, all’arrivo, venerdi 20 luglio, mi sono passati davanti agli occhi ed in un solo istante ho rivissuto tutti insieme quei 4881 Km di strade percorse, tutto quello che avevo visto, le persone incontrate, le emozioni, la gioia di esserci (Norway, we are here!!), ma anche la sofferenza, TUTTO QUANTO. E’ stato bello davvero!!
Pontassieve – NordKapp: il programma dettagliato
Clicca qui per scaricare il programma giornaliero dettagliato in formato pdf.
Pillola 3: i tre momenti peggiori
I tre momenti più brutti del viaggio a Capo Nord in bicicletta voglio intenderli come i più duri, insopportabili, direi che infine sono solo tre anche se, purtroppo, i primi due si sono ripetuti un po’ troppe volte:
-Freddo e Pioggia
Considero la pioggia come il nemico numero uno del cicloturista ed in special modo quello che dorme in tenda nei campeggi. Il freddo non era nel pedalare ma la notte nei campeggi lungo i fiumi o laghetti. Un freddo che, unito alla pioggia, non ci permetteva di riposare e la mattina dopo si doveva comunque pedalare;
Non te lo aspetteresti ma in Norvegia le zanzare sono una vera piaga, e così è stato anche per noi. Le avevi addosso, ti si infilavano nelle orecchie e negli occhi:”tremende”, al mattino smontavi la tenda e letteralmente scappavi dal campeggio e ti fermavi lungo la strada per fare colazione (e anche li, dopo un pò che eri fermo, arrivavano);
abbiamo affrontato l’ultimo tratto che ci separava da Nordkapp partendo al mattino dal campeggio con vento forte e freddo, contro, pioggia battente e nebbia e salita dura che ci hanno accompagnato per tutto il percorso trasformandolo in un vero supplizio. Si, ho stretto davvero i denti e ho subito con umiltà la forza della natura soffrendo, soffrendo molto. E’ stato un grande insegnamento di vita.
Pillola 4: Incontri
Non so se posso chiamare incontri originali quelli che ho fatto con alcune persone durante questo viaggio a Capo nord in bicicletta però mi sono piaciute alcune cose che hanno fatto (contrariamente a chi parla e basta) e quindi ho pensato che sarebbe stato bello descriverli in questo mio diario:
Capo Nord in Bicicletta – incontro con Wolfgang
Wolfgang: incontro Wolfgang sulla pista ciclabile che da Rossmuhle porta a Schilitz, parla inglese e riusciamo così a scambiare qualche parola, è tedesco di vicino Hamburg ed è sulla via di ritorno, zoppica a causa di un incidente di qualche tempo fa che gli ha mezzo frantumato il piede destro eppure non si preoccupa di farsi qualche migliaia di km attraverso la Germania con la sua bici, borse e tenda.
Capo Nord in bicicletta – il campeggio
Ci accompagna lui al campeggio, dove già era stato, ci presenta al gestore, a “Pasquale e Manuela” che ci offrono birra fresca ed io ricambio con la mia “arma vincente”: “Jolly Caffè con la moka elettrica”, che mi sono portato da casa.
Capo Nord in bicicletta – il gestore del campeggio
Piove durante tutta la notte ed al mattino trovo Wolfgang che si ripiega il telo esterno della sua tenda sotto un bell’acquazzone, scalzo e tranquillo, da vero cicloturista. Mi da istruzioni sulla RadWeg che devo prendere e strappa una pagina dalla sua cartina dettagliata e me la porge “this is for you”, “see you later in Hannover Munden”, rispondo ad un nuovo amico “Thanks Wolfgang”. Stupendo!!
Bella sintetica descrizione. Proprio quello che volevo leggere. Posso chiederti che tipo di equipaggiamento avevi? Come hai fatto per le ricariche del telefono,gps e altro? Grazie.
Bellissimo.Schietto, genuino,emozionante racconto.Che poi un’avventura senza disagi…che avventura sarebbe.Aspetto il secondo tempo.
Fantastico racconto. L’ho letto emozionandomi. Bravi.