Sono maturi i tempi per lanciare un “Piano Nazionale di Mobilità Scolastica Sostenibile”.
Sabato 18 maggio il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha fatto visita alla “Tangenziale dei Bambini” di Casalmaggiore che ricordiamo è una Best Practice in Europa e ha dichiarato: “Mobilità sostenibile e dolce, zone a 30 all’ora, aree pedonali davanti alle scuole, percorsi di mobilità scolastica. Sono tutti progetti per lo spazio urbano a misura di cittadino che sogniamo, per cui il MoVimento 5 stelle e io, come Ministro, stiamo lavorando. Oggi ho voluto quindi far visita a una bella realtà locale, quella di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, in cui è sorta, con un’iniziativa dal basso, la ??????????? ??? ???????. Si tratta di un bellissimo percorso ciclo-pedonale casa-scuola che con il mio Ministero abbiamo voluto patrocinare. L’impegno del Governo è quello di poter incentivare la diffusione in tutta Italia di riqualificazioni urbane simili, attraverso la promozione della mobilità dolce. Perché zone a velocità ridotta, piste ciclabili, percorsi ciclo-pedonali non solo creano alternative sostenibili ai soliti mezzi di spostamento, ma riqualificano intere parti di città, aumentando anche il valore degli immobili della zona. Tutti ottimi motivi che, insieme alla maggiore sicurezza stradale e alla tutela dell’utenza vulnerabile, spero spingano tante altre realtà locali a seguire il virtuoso esempio di questa bella cittadina lombarda”.
Un piano che vada oltre al progetto delle “Strade scolastiche” in discussione in Parlamento.
Occorre che le strade davanti alle scuole italiane siano tutte trasformate in zone30 attraverso l’installazione di uno o più attraversamenti pedonali rialzati, restringimenti e spartitraffico. Inoltre le strade scolastiche durante la quotidiana entrata e uscita degli alunni dai plessi devono essere chiuse al traffico per un raggio di almeno 300/500 metri. In questo modo si disincentiva l’utilizzo dell’auto per chi abita in prossimità dei plessi scolastici e soprattutto si dà la priorità a chi si muove a piedi e in bici di accedere in sicurezza a scuola. Ma bisogna andare oltre. Bisogna che ogni Comune metta in sicurezza i percorsi casa-scuola, affinché le famiglie siano incentivate a portare i propri figli a scuola a piedi o in bici o li lascino andare da soli insieme ai loro coetanei. La mappatura dei percorsi sicuri va fatta insieme agli alunni delle scuole e alle famiglie che sono i primi fruitori e conoscono meglio di tutti dove ci sono i pericoli. I pedibus e i bicibus che sono partiti in questi anni sono una buona pratica, ma non risolvono il problema della congestione del traffico davanti alle scuole, perché sono utilizzati da una minoranza di bambini, che scelgono questa mobilità di spostamento molto spesso solo per necessità.
Questo Piano di Mobilità Scolastica Sostenibile è molto importante che venga realizzato quanto prima, perché insegna fin da piccoli alle nuove generazioni a muoversi in modo sostenibile, combattendo l’obesità infantile e insegnando stili di vita salutari. Ha implicazioni ambientali, perché riduce l’inquinamento dell’aria in città, soprattutto davanti alle scuole, visto che il traffico auto sui percorsi casa scuola coinvolge circa l’80% degli alunni italiani. Quindi ci auguriamo che dalle parole si passi ai fatti quanto prima coinvolgendo non solo il Ministero dei Trasporti, ma anche quelli dell’Ambiente, della Sanità e dell’Istruzione.