Bici

Strava non sarà più gratuita: per segmenti e KOM si dovrà pagare

Strava a pagamento?

Strava è l’applicazione più utilizzata al mondo da parte dei ciclisti per registrare i propri allenamenti. 55 milioni di utenti, ogni giorno, caricano i propri segmenti sull’app. Strava è diventata così famosa e utilizzata che moltissimi ciclisti sono arrivati a dire: “Se non è su Strava, allora non hai davvero pedalato”.

Strava a pagamento

Il problema è che questa possibilità, a breve, non sarà più gratuita.

La popolarità dell’app infatti, secondo l’azienda che ne è proprietaria, non va di pari passo con le potenzialità di profitto, dato che molte caratteristiche sono fornite gratuitamente nonostante abbiano costi di gestione tutt’altro che irrisori.

E’ di ieri la notizia del cambio di gestione da parte dell’azienda, che ridurrà le potenzialità gratuite dell’app passando a una versione a pagamento. La notizia è stata trasmessa con una lettera che ogni utente iscritto a ricevuto sul proprio smartphone, firmata da Mark Gainey e Michael Horvath (i creatori dell’app).

Una scelta che ha sollevato non poche critiche.

Strava a pagamento: cosa cambia

Una delle feature più divertenti di Strava sono i KOM: esci in bici, registri la tua uscita, l’app la analizza e ti dice in che posizione ti trovi rispetto a chiunque abbia percorso il tuo stesso percorso. Ogni tracciato infatti è diviso in segmenti e il più veloce riceve un premio.

Strava a pagamento

Da ora questa possibilità non sarà più gratuita. Secondo l’azienda infatti questo tipo di analisi è molto laboriosa e costosa e il suo mantenimento è un investimento eccessivo.

Ci saranno anche nuove potenzialità, come il tracciamento del proprio allenamento, il calcolo dell’intensità basato sulla frequenza cardiaca e un nuovo modello per il disegno delle mappe.

Strava a pagamento: cosa rimane gratis

Strava a pagamento

Gli utenti free potranno ancora accedere a questi servizi:

  • Creare nuovi segmenti;
  • Esplorare i segmenti esistenti;
  • Vedere i propri risultati sui vari segmenti;
  • Caricare i propri allenamenti;
  • Aggiungere foto ai propri allenamenti;

Strava a pagamento: costi e prova gratuita

Ogni utente protrà effettuare una prova gratuita di 60 giorni della nuova versione a pagamento e se lo deciderà potrà acquistare un abbonamento da 5 dollari (4.57€) al mese.

I pro e i contro di Strava a pagamento

Numerose critiche sono state sollevate contro il passaggio a pagamento di Strava. Il fatto è che l’app è comunque gestita da un’azienda, che deve fare i conti a fine mese. Se è vero che da un lato è stata la stessa Strava a creare neologismi come “segmento” e “KOM”, che sono entrati a far parte della lingua di tutti i ciclisti nel mondo, dall’altro lato è impossibile pensare che tutto questo possa essere sostenibile a livello economico.

Dato che per molti Strava è un modo per poter competere con ciclisti in tutto il mondo, l’idea di pagare 4,57€/mese può sollevare un moto di stizza ma possiamo chiederci: quante app per il nostro divertimento stiamo già pagando oggi?

Per gli utenti che invece usano Strava solo per caricare i propri allenamenti e tenere traccia di quello che si fa, senza velleità di competizione, non penso ci saranno grandi ricadute una volta che la parte dei segmenti verrà resa a pagamento.

L’ultima parola sta sempre a noi: Strava a pagamento ci serve davvero? Se la risposta è sì, perchè migliora la motivazione in bici e il divertimento, allora pagare 55€/anno può essere un ottimo investimento. Se la risposta è no, allora potremo vivere benissimo anche senza.

Commenti

  1. Avatar Enzo ha detto:

    Partendo dal presupposto he non utilizzo nessuna app a pagamento, strava fa leva sull’agonismo (ed invidia aggiungerei), quindi ci sarà sempre chi soggiacerà a questo ricatto e chi se ne fregherà o al massimo alimenterà programmi alternativi. Diamo tempo al tempo :-)

  2. Avatar robytopy ha detto:

    vergogna…
    nemmeno creare un percorso e rivedere i vecchi, d’ora in avanti utilizzerò Mapslow, e poi con tutti i percorsi che abbiamo caricato, ci sarebbero gli estremi per una class action

  3. Avatar Franco ha detto:

    Non ho mai utilizzato strava e mai la utilizzerò e vivo benissimo comunque. Uso esclusivamente garmin connect che è gratuito

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