Bici

USA, Fuji sospende la vendita di bici alla polizia che le usa come armi contro i manifestanti

USA, Fuji sospende la vendita di bici alla polizia che le usa come armi contro i manifestanti

Da mezzo simbolo di pace e libertà a strumento di offesa utilizzato dalla polizia come un’arma per disperdere la folla dei manifestanti che in questi giorni di proteste per la morte di George Floyd riempiono le strade in molte città degli Stati Uniti.

Stati Uniti, la polizia usa le bici come armi

La notizia, riportata da Carlton Reid su Forbes, mette in luce che non soltanto i veicoli a motore della polizia vengono utilizzati come armi (l’immagine dei due Suv che spingono le transenne per allontanare la folla del movimento Black Lives Matter ha fatto il giro del mondo, ndr) ma anche le biciclette.

https://twitter.com/CMONMYBOY/status/1266178637990178816?s=20

Per questo motivo BikeCo LLC, distributore ufficiale delle bici a marchio Fuji in Nord America, ha annunciato la sospensione della vendita dei mezzi destinati alle forze di polizia negli Stati Uniti, spiegando la sua decisione in un dettagliato comunicato stampa che condanna le violenze degli agenti contro i manifestanti del movimento Black Lives Matter.

Bicicletta Fuji, modello in uso alle forze di polizia negli Stati Uniti

Una presa di posizione forte ribadita a chiare lettere: “Sentire che ci sono casi in cui le biciclette sono state usate come un’arma contro coloro che sono vulnerabili, coloro che parlano apertamente contro il trattamento ingiusto delle persone di colore e quelli che stanno al loro fianco per sostenere il cambiamento, ha profondamente sconvolto la nostra comunità, la nostra azienda e il cuore del marchio Fuji. Supportiamo molte organizzazioni e atleti diversi, non per storie di marketing, ma perché vogliamo davvero fare la differenza nella nostra comunità. Vedere questi sforzi messi in ombra dai casi di violenza con le biciclette è inaccettabile”.

Quindi, in attesa di un chiarimento, il distributore del marchio Fuji negli Stati Uniti ha confermato la sospensione della fornitura di bici alle forze di polizia: “Nel tentativo di apportare un vero cambiamento, stiamo iniziando un dialogo con i dipartimenti di polizia a livello nazionale per esaminare come le biciclette vengono utilizzate nelle attività di polizia e per garantire che l’addestramento su bici della polizia rafforzi il concetto che le biciclette non sono un’arma contro la nostra comunità. Al momento, sospendiamo la vendita di biciclette della polizia Fuji fino a quando non si sarà verificata una conversazione con questi dipartimenti e siamo certi che si stiano realizzando cambiamenti in tal senso“.

Questo mezzo, per sua natura pacifico, è stato utilizzato come scudo antisommossa e anche come strumento d’offesa per colpire i manifestanti: un fatto che non  passato inosservato nel quartier generale della Trek, uno dei principali marchi che fornisce bici alle forze di polizia statunitensi, tanto che il Ceo dell’azienda John Burke sul blog aziendale ha stigmatizzato la brutalità della polizia e successivamente, contattato da Reid ha precisato che, come azienda “sosteniamo la protesta pacifica contro la brutalità della polizia e ci opponiamo a qualsiasi azione illegale da parte di qualsiasi cittadino, compresa la polizia”.

Non solo strumento di offesa: le biciclette possono essere usate anche per difendersi, ed è quello che hanno fatto i manifestanti creando delle barricate-mobili.

D’altra parte la bicicletta, storicamente, è stata utilizzata in guerra come mezzo di trasporto fin dalla Prima Guerra Mondiale e anche gli accessori potevano essere utilizzati come strumenti atti ad offendere, come una pompa in metallo.

Le biciclette militari hanno rappresentato sicuramente un settore strategico per la ricerca e sviluppo del mezzo e della sua componentistica. E proprio la bicicletta fu una delle armi vincenti grazie al quale il Vietnam riuscì a sconfiggere gli Stati Uniti, come ricorda Angelo De Lorenzi nel suo libro “Il collezionismo nel mondo della bicicletta” (Ediciclo Editore): “Durante la guerra del Vietnam la bici, snobbata dagli americani, fu preziosissima alleata di Vietcong sui sentieri della giungla per trasportare viveri, munizioni, materiale bellico e dispacci”.

Commenti

  1. Maurizio ha detto:

    Il primo contrattacco ecologista del mondo, sono sempre avanti gli americani.
    E’ dai tempi dell’invasione dell’esercito Giapponese in Malesia e dalla conquista di Singapore, che non vedevo un uso bellico della bici.
    A proposito, La Fuji non era Giapponese?

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