Diciamo spesso che per costruire città migliori serve anche un po’ di creatività e di innovazione, così Toronto, sul modello di quanto già accade a New York, ha deciso di iniziare l’installazione di nuove barriere del tutto inusuali a quelle cui siamo abituati a vedere per la protezione delle piste ciclabili in sola segnaletica.


Realizzare bike lane grazie al solo uso della vernice è un modo semplice e veloce per implementare la rete ciclabile di una città, tuttavia la sola segnaletica orizzontale non basta a fermare gli automobilisti dal parcheggio selvaggio.
Ecco quindi una nuova, curiosa, separazione fisica per le ciclabili: delle onde in metallo dell’altezza di circa 70 cm da terra posizionabili in pochissimo tempo sull’asfalto.
Catch a Wave!!! City staff installing waves on Bloor St. Cycling lanes. Please leave the surf boards at the beach ….cycling only! @cityoftoronto @JohnTory @TO_Transport @BeckyKatz96 pic.twitter.com/B88Opg97LU
— Mark Mills (@markhmills) July 23, 2020
Il risultato? Delle barriere fisiche con lo scopo di evidenziare la presenza della ciclabile e di evitare il parcheggio delle auto più che proteggere il ciclista da improvvise invasioni da parte dei veicoli.
Sappiamo infatti che qualsiasi tipologia di protezione è totalmente inutile nel momento in cui le auto non adottano velocità moderate. Per questo motivo le barriere posizionate a Toronto sono soprattutto indicate per i contesti urbani, dove le velocità delle auto sono, o dovrebbero, essere molto basse.


Ma le onde non bastano a cambiare il volto della strada, per questo sono spesso intervallate da grandi vasi di fiori che segnano l’inizio e la fine della ciclabile: sicuramente più resistenti in caso di scontro ma soprattutto più belli da vedere tra il grigiore delle strade cittadine.