Mobilità

Troppe multe a Pescara: il Ministero chiede di alzare i limiti di velocità

Troppe multe a Pescara in una strada urbana con limite di velocità di 30 km/h e un autovelox attivo per farlo rispettare. Un confronto dai toni accesi sta tenendo banco in questi giorni nel Comune di Pescara: il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, sollecitato dalle opposizioni nel dare un riscontro sull’autovelox di via di Sotto, ha dato parere di revisione (verso l’alto) dei limiti di velocità.

Ma questo cosa significa? Da qualche anno su Via di Sotto, una strada urbana in pieno centro abitato, vige il limite di velocità di 30 km/h, un limite imposto per far fronte ai numerosi incidenti che accadevano sulla via. In prima battuta il provvedimento si limitava solo ad abbassare le velocità da 50 a 30 km/h, attraverso la classica posa di cartelli e l’uso di pittogrammi, ma il continuo superamento dei limiti e il tasso di incidentalità in crescita hanno portato l‘amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco di Pescara Carlo Masci a prendere ulteriori provvedimenti, arrivando a installare un autovelox lungo la via, così da obbligare chiunque a rispettare le velocità, pena il pagamento di una multa.

Autovelox contestato multe a Pescara in Via Di Sotto
L’autovelox e il limite di 30 km/h in Via di Sotto a Pescara (credits foto “Il Centro”)

La necessità di mettere in sicurezza la strada, che per altro potrebbe subire ulteriori interventi di moderazione del traffico, è stata percepita dall’opposizione a guida centrosinistra come la volontà dell’amministrazione di “fare cassa”, tant’è che più volte l’autovelox di via Sotto è stato ribattezzato come un “bancomat per il comune“: in poco tempo infatti il dispositivo ha raccolto oltre 20.000 multe, scatenando proteste e lamentele dei cittadini che hanno portato l’opposizione sul piede di guerra, poco importa se la sicurezza stradale è un tema che dovrebbe mettere d’accordo tutti in maniera trasversale.

Ma ciò che sorprende da questa vicenda delle multe a Pescara è lo scontro in essere tra organi dello stato: un sindaco fa richiesta per installare un autovelox in modo da far rispettare le velocità e salvare vite umane, un prefetto (massima espressione del governo sul territorio) autorizza l’installazione del dispositivo e un ministero che, interrogato sul da farsi, invita ad alzare i limiti velocità, a scapito della sicurezza stradale.

Limite di velocità 30 chilometri orari sicurezza stradale

La contestazione arrivata dai tecnici del ministero non si basa tanto sulla legittimità dell’autovelox, quanto sui limiti imposti, e quindi sui 30 km/h. Tanto è vero che lo stesso sindaco Masci, rispondendo all’opposizione ha detto: “Vorrei ricordare che l’oggetto dell’intervento è proprio la sicurezza stradale e non le contravvenzioni al codice della strada, con questo commento inviato al comune da parte del Ministero c’è stato un eclatante rovesciamento di causa ed effetto. […] Il problema della pericolosità, sollevato a più riprese dai cittadini, ha le radici nel 2013, quando fu introdotto il limite dei 30 Km/h, e ha le sue tragiche manifestazioni in incidenti con morti e feriti: aspetti dei quali non si rinviene alcuna traccia nella lettera pervenuta al Comune. Infine desidererei sapere dal Ministro, qualora valessero i criteri adottati in questa lettera, se si dovranno rimuovere tutti i limiti di 30 km/h davanti alle scuole, oppure se occorra privilegiare la sicurezza sulla velocità, come invece è chiaro in tutti i testi e i documenti legislativi europei e nazionali”.

La vicenda delle “troppe multe a Pescara” getta delle ombre sul Ministero: perché il principale ente di riferimento per la sicurezza stradale e per la mobilità del Paese rilascia un parere che va nella direzione contraria a quanto si sta facendo nel resto d’Europa?

Commenti

  1. Avatar Dario Borgogno ha detto:

    Provo a dare una risposta alla domanda con cui di chiude l’articolo: burocrazia.

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