Il nuovo tratto di Ciclovia del Sole che collega Mirandola con Bologna torna ad avere i riflettori puntati su di sé.
Dopo gli annunci sulla possibilità di partecipare al bando nazionale per interventi di riforestazione urbana arriva il via libera definitivo al progetto: il sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore, ha firmato l’accordo che permetterà di mettere a dimora oltre 6.000 alberi e 2.500 arbusti.
Il tratto che va da Bologna a Mirandola sarà quindi immerso nel verde, un modo non solo per rendere più gradevole la traversata in bicicletta, ma anche per incrementare la biodiversità lungo i terreni su cui corre la ciclovia.
Il tratto interessato dalle operazione di forestazione urbana riguarderà 15 km della Ciclovia del Sole, per un costo previsto di 500.000 euro. La somma servirà per mettere a dimora sole essenze vegetali autoctone, di diversa età, e per coprire le spese di manutenzione e bagnatura durante i primi anni di attecchimento.
Le aree su cui si interverrà coprono una superficie vicina ai 4,5 ettari di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), andando a toccare i confini amministrativi di 4 comuni: Crevalcore, San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata Bolognese.
La scelta di optare per sole specie autoctone consente di rendere l’operazione più sicura, ottenendo maggiori garanzie di attecchimento e un completo rispetto dell’ambiente circostante. Tuttavia non mancherà un’attenzione alla selezione delle specie, optando per la creazione di macchie colorate che sappiano sorprendere al variare delle stagioni: il ciliegio selvatico, il prugnolo, insieme ad aceri, frassini e pioppi, avranno anche la funzione simbolica di segnalamento nelle aree di sosta, così come il nocciolo e il cornus sanguinea dalla classica colorazione rossa.
La piena armonia che si creerà con il luogo permetterà di promuovere riconoscibilità e senso di appartenenza al territorio, creando un biglietto da visita per il turismo ed il cicloturismo, nel rispetto dell’ecosistema della rigogliosa vegetazione già esistente, che verrà ulteriormente valorizzata e preservata.
Così facendo la Ciclovia avrà una nuova connotazione di infrastruttura verde, portando avanti molteplici obiettivi sul piano ecologico-ambientale, paesaggistico e turistico.
Le infrastrutture ciclabili si dimostrano così non solo degli assi di scorrimento delle due ruote, ma dei veri progetti per i territori, in grado di innescare effetti positivi dalla piccola alla grande scala. Siamo certi che soluzioni come questa potrebbero replicarsi n volte in tutto il territorio nazionale, partecipando attivamente agli obiettivi di transizione ambientale anticipati a più riprese dal governo e dall’Unione Europea.
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