Cicloturismo inclusivo a prova di handbike, trike e carrozzine
Un progetto per il turismo sostenibile e inclusivo: si chiama Viaggio Italia – Pinerolo Handbike Tour e viene lanciato oggi, 3 giugno 2022, in occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta. Un’esperienza all’insegna del turismo lento e alla scoperta delle piste ciclabili del Pinerolese e della loro percorribilità e accessibilità anche per persone con disabilità motorie che utilizzano mezzi di mobilità alternativi come l’handbike, l’uniciclo, il ruotino elettronico, le carrozzine da trekking o altri mezzi inclusivi di mobilità.
Promosso dall’associazione B-Free, con il riconoscimento e il contributo della Città di Pinerolo, Viaggio Italia – Pinerolo Handbike Tour è la scoperta senza fretta – un chilometro dopo l’altro – delle ciclovie del pinerolese, godendosi la bellezza dei luoghi e delle persone.
Luca Paiardi e Danilo Ragona (documentaristi per Rai 3 e Sky) fondatori di B-Free, insieme in questa occasione a Silvia De Maria, atleta paralimpica, hanno percorso in sella alle loro handbike e carrozzine diversi itinerari nel pinerolese, analizzandone la morfologia, l’accessibilità e osservando il territorio con uno sguardo attento per restituire uno studio sulla fruibilità dei percorsi ciclabili al maggior numero di utenti, dove l’accessibilità e l’inclusività si spogliano delle etichette: sportivi con disabilità e non, amatori o atleti agonisti, famiglie o persone anziane, il cicloturismo nel pinerolese può essere per tutte e tutti. Laddove un ambiente è accessibile per persone con disabilità lo è maggiormente per tutti: aumentare la fruibilità del territorio significa aumentare l’attrattività verso l’esterno.
Come spiega l’architetto Luca Paiardi, direttore del progetto: “L’obiettivo è diffondere le good practice e l’idea che laddove un percorso o un luogo sia maggiormente accessibile è molto attrattivo e frequentato; in questo progetto abbiamo analizzato le ciclabili con handbike muscolari o a pedalata assistita, pensati non solo come mezzi sportivi ma anche di trasporto ecologici sicuri per muoversi. Abbiamo realizzato una mappatura dettagliata delle ciclovie analizzando dati e servizi con lo scopo di promuovere le eccellenze turistiche e culturali del pinerolese, con lo scopo di favorire lo sviluppo del cicloturismo nel territorio, in particolar modo ponendo l’attenzione verso le persone diversamente abili che utilizzo una handbike, ma anche verso persone che usano mezzi diversi come i rider che lavorano sulle cargo-bike”.
Con i loro progetti e le loro avventure, Luca Paiardi e Danilo Ragona diffondono il messaggio che vivere, e non sopravvivere, viaggiare e praticare sport con una disabilità è possibile. I loro viaggi sono un inno all’amore per la vita e un invito a scoprire il mondo, iniziando da quello vicino a casa.
Mappe gpx, descrizione dettagliata dei percorsi, con indicazione del tipo di terreno, delle pendenze medie e soprattutto delle pendenze massime e dell’inclinazione della strada, foto, e un video promozionale e indicazione dei principali punti di interesse, ma anche quelli di sosta: sono queste le informazioni che si possono trovare sui 4 percorsi selezionati e mappati finora e ritenuti accessibili sul sito https://visitapinerolo.it/outdoor/cicloturismo/
Come sottolinea Francesca Costarelli, assessora al Turismo del Comune di Pinerolo: “Il Turismo è per tutti e tutte: il Pinerolese dimostra di credere nell’innovazione sociale anche in campo turistico, per divenire un territorio sempre più accogliente e che si interroga su come rispondere alle differenti esigenze dei turisti e dei ciclisti. Pinerolo Handbike significa scegliere di ricercare nuove soluzioni, secondo una visione politica e sociale che mira a rendere le bellezze dei nostri comuni realmente fruibili per tutti e, in questo caso, percorsi ciclabili a prova di handbike, trike e carrozzine. Siamo orgogliosi che il Pinerolese sia uno dei primi territori Italiani all’avanguardia in termini di accessibilità e inclusività e ciclabilità”.
I percorsi del progetto
1) Via delle Risorgive, Airasca – Moretta
La Via delle Risorgive, conosciuta anche come Pista ciclabile Airasca-Moretta, collega Airasca a Moretta, attraverso i territori di Scalenghe, Cercenasco, Vigone, Villafranca Piemonte. Data la presenza di numerose risorgive nei territori attraversati, il percorso viene denominato dal 2014 «Via delle Risorgive», totalmente pianeggiante, con confortevoli aree di sosta in ogni comune.
È un tracciato percorribile in qualsiasi stagione, adatto a tutti. Gli unici punti “critici” sono alcuni attraversamenti, comunque ben segnalati e protetti. La pista corre in gran parte sulla pianura pinerolese in ambiente tipicamente agricolo, tra campi di mais e campi di grano, e tra foreste di salici e di pioppi.
2) Ciclostrada Pinerolo – Piossasco
Percorso totalmente pianeggiante. La ciclostrada unisce Pinerolo e Piossasco attraversando tutti i comuni della pianura pedemontana e si collega con le ciclostrade Pinerolo-Stupinigi, Piossasco-Avigliana e con gli itinerari della pianura pinerolese. È un percorso molto semplice che si può percorrere anche con i bambini.
3) La Via della Pietra, Bricherasio – Barge
La Via della Pietra si estende dal Comune di Bricherasio al Comune di Barge e presto arriverà fino a Saluzzo. È immersa nel verde delle campagne, attraversa campi e frutteti. La ciclabile attraversa i seguenti comuni: Bricherasio (TO), Campiglione Fenile (TO), Bibiana (TO), Bagnolo Piemonte (CN) e Barge (CN).
4) Bicipolitana Pinerolo Centro – Malanaggio
Percorso che percorre la pista ciclabile cittadina di Pinerolo, la Bicipolitana, e il tratto della ciclabile “Pinerolo – Val Chisone” fino a Malanaggio. È parte del percorso EuroVelo8 e si collega a diversi percorsi cicloturistici della rete ciclabile metropolitana di Torino e della Regione Piemonte.
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Splendide iniziative, basta con il pietismo!, i diversamente abili sono persone SUPER ABILI o meglio per noi “normodati”, IN-SUPER-ABILI !!!
Quando vedo ciclabili (anche cittadine) piene di buche, gradini o addirittura in brecciolino e sterrate, in nome della sostenibilità ambientale, penso sempre a chi è costretto ad usare una carrozzina per spostarsi. Sarebbe bello che quelli contrari ad “asfaltare” una lingua di 2 metri, perchè rovina il paesaggio, provassero 10 minuti a stare seduti lì sopra. Sono certo che cambierebbero idea in tempo zero.