La rete europea delle ciclovie è diventata la più grande al mondo nel suo genere: EuroVelo da 25 anni sta lavorando per diffondere il cicloturismo in Europa. Si celebra quindi il lancio di un progetto visionario nel 1997, che oggi è diventato una storia di successo europea di cooperazione transfrontaliera.
Come è nata la rete EuroVelo?
La pianificazione della rete nazionale di ciclabili in Danimarca ha ispirato direttamente la creazione di EuroVelo. La rete ciclabile danese è stata probabilmente la prima rete nazionale ufficiale di ciclabili in Europa, essendo stata lanciata nel maggio 1993. Fin dall’inizio, la visione era internazionale e l’obiettivo era quello di far pedalare più persone in Danimarca e in Europa. È stato quindi naturale pianificare una rete ciclabile europea e i lavori sono iniziati l’anno successivo, nel 1994.
“Il progetto ha iniziato a svilupparsi nel 1995-1996 all’interno della European Cyclists’ Federation (ECF), fondata a sua volta nel 1983. Un gruppo di lavoro, da me presieduto, è stato istituito durante l’Assemblea generale annuale tenutasi a Bruxelles il 9-11 giugno 1995. La prima riunione del gruppo di lavoro si è svolta a Cheb, in Cechia, il 15 settembre 1995. Ricordo che eravamo sdraiati sul pavimento a disegnare linee sulla mappa dell’Europa, suggerendo percorsi per unire il continente. Più tardi, nello stesso anno, abbiamo messo a punto una proposta di 12 itinerari ciclabili europei”. Jens Erik Larsen – di Foreningen Frie Fugle Danimarca – racconta la storia e lo sviluppo dell’iniziativa.
Lo sviluppo della rete EuroVelo
Due conferenze hanno fornito ulteriori spunti e idee per la creazione di EuroVelo. La prima si è tenuta ad Amersfoort, nei Paesi Bassi, il 2 febbraio 1995 e riguardava le reti nazionali di piste ciclabili. La seconda si è svolta a Bruges, in Belgio, il 10-11 maggio 1996. Il tema era “Ciclismo senza frontiere” e si concentrava sull’aspetto internazionale degli itinerari ciclabili. È stata la prima volta che si sono riuniti i professionisti degli itinerari ciclabili a lunga percorrenza ed è stato un punto di svolta per il pieno sviluppo dell’iniziativa. Grazie al successo della campagna di match funding, è potuta iniziare una nuova era. Il 21 novembre 1997, EuroVelo è stato lanciato a Logroño, in Spagna.
Eurovelo compie 25 anni
Oggi, importanti relatori internazionali si sono uniti all’evento online per celebrare i 25 anni di EuroVelo e discutere le strategie per accelerarne lo sviluppo e i vantaggi di un maggiore cicloturismo in Europa. Il presidente dell’ECF Henk Swarttouw ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti e affiancato da Camille Thomé, direttrice di Vélo & Terrritoires.
Il discorso di Alessandra Priante, Direttore Europa dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite – UNWTO, era concentrato su tendenze e opportunità per il cicloturismo nel post-pandemia. Priante ha sottolineato l’importanza del cicloturismo per affrontare sfide come la destagionalizzazione, la decongestionamento e la decarbornizzazione. Il cicloturismo è ancora più importante che mai, perché diffonde reddito e densità turistica nei mesi e nei territori.
Come accelerare l’ulteriore sviluppo della rete europea di piste ciclabili?
La prima tavola rotonda della giornata analizzato il passato con Philip Insall, ex direttore del settore salute e internazionale di Sustrans, e il futuro di EuroVelo con Agathe Daudibon, responsabile di EuroVelo.
Il 64% dei 93.000 km di rete è già pronto per essere pedalato. La priorità numero uno per EuroVelo è continuare a sviluppare le sezioni mancanti, integrare EuroVelo nella strategia ciclistica nazionale dei Paesi dell’UE e migliorare l’intermodalità per il trasporto delle biciclette lungo i percorsi ciclabili della rete europea.
La presentazione che riguardava EuroVelo e l’integrazione dei dati cicloturistici sull’utilizzo, lo sviluppo e la promozione dei percorsi, nell’ambito dell’EuroVelo Data Hub, uno strumento innovativo creato da ECF in collaborazione con Eco-Counter. Enrico Durbano, amministratore delegato di Eco-Counter, ha presentato i quattro esempi di serie di dati di Paesi e regioni europee sull’impatto del cicloturismo:
Dati del 1° trimestre 2022 rispetto al 2019:
- +18% ciclisti sulla rete EuroVelo
- +16% ciclisti nei giorni feriali
- +23% nei fine settimana
- +45% su EuroVelo 17
- +10% su EuroVelo 7
Si può notare che la crescita è stata costantemente elevata sia nei giorni feriali che nei fine settimana. Ciò è diverso rispetto al 2020 e al 2021, quando la crescita complessiva è stata sostenuta principalmente dai livelli di ciclismo più elevati nei fine settimana.
Ciò potrebbe significare che mentre l’aumento del ciclismo ricreativo è continuato dall’inizio della pandemia, anche la mobilità ciclistica è ora a un livello complessivo considerevolmente più alto rispetto a prima dello scoppio della COVID-19.
Conferenza EuroVelo 2023
Per concludere la giornata, ECF ha presentato la città ospitante della Conferenza EuroVelo & Cicloturismo: sarà Izmir, in Turchia, a ospitare la prossima edizione della conferenza EuroVelo nel mese di ottobre 2023.
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