Più voglia di ebike: cresce tra gli italiani l’interesse per la bici e in particolare per la pedalata assistita. Sia per una questione ambientale e la ricerca di modi meno inquinanti per spostarsi rispetto all’auto, sia per un discorso economico votato al risparmio. Per l’ambiente sì, ma anche contro il caro-vita, insomma.
Questo, in estrema sintesi, ciò che emerge dalla quarta edizione dello studio “State of the Nation”. Il rapporto annuale è commissionato da Shimano per comprendere quale sia la propensione della popolazione europea nei confronti delle due ruote a pedali.
Lo studio “State of the Nation” di Shimano
Lo studio in 12 Paesi europei ha coinvolto 15.500 persone (tra cui 1.100 italiani), a cui è stato chiesto quali elementi possano spingerle a valutare l’acquisto di una ebike. Tra le risposte più frequenti troviamo:
- l’aumento del costo della vita (55%);
- la presenza di incentivi all’acquisto delle e-bike (47%);
- in Italia, la metà degli intervistati ritiene che anche la preoccupazione per l’ambiente sia un fattore motivante, la percentuale più alta rispetto a tutti gli altri Paesi intervistati (51% contro una media del 33% a livello europeo).
Quest’ultima domanda mostra come gli italiani siano sempre più attenti alle problematiche ambientali. La sensibilità per i temi ambientali appare più forte in Italia, ed è espressa dal 55% delle donne e dal 47% degli uomini. Un dato che arriva fino al 55% nella fascia di età 18-24 anni.
Le e-bike come alternativa ai mezzi motorizzati
Che cosa emerge da questo sondaggio? Che l’incertezza economica, l’inflazione, il caro-bollette e l’aumento generale del costo della vita siano delle motivazioni sempre più presenti nella vita degli italiani. Persone che devono fare i conti a fine mese e che per questo devono iniziare a tagliare dove si riesce e l’auto, con buona pace del settore automotive, inizia a essere inclusa nella categoria dei “beni di lusso”.
Infatti in Italia il 40% degli intervistati ritiene che le ebike siano bici per pendolari o comunque associate ai tragitti casa-lavoro. Ciò significa che l’ebike viene vista come la prima alternativa all’auto per spostarsi, soprattutto per ottenere un risparmio a livello economico e di tempo speso nel traffico.
Il futuro che ci attende: sempre più voglia di ebike
Quali considerazioni possiamo prendere dai risultati di questo studio? Che è in atto un cambiamento di tendenza.
Anche se in maniera lenta (come d’altronde quasi sempre in Italia), i temi dell’inquinamento e del caro-vita stanno erodendo il culto della “dea automobile”, così radicato nell’animo dei cittadini del Belpaese. Oltre a un cambiamento di mentalità, bisognerà vedere se il governo saprà intercettare questo trend, andando a incentivare anche mezzi alternativi all’auto anziché continuare a profondere incentivi destinati al solo settore automotive a discapito della mobilità davvero sostenibile: quella delle due ruote a pedali.
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