Pedalate in Faccia | L’assurda petizione contro le multe degli autovelox
La signora Giovanna Cifarelli (ci perdonino le omonime) ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere l’istituzione di un Osservatorio indipendente sull’utilizzo degli autovelox da parte dei Comuni.
Le motivazioni sono che “…tramite questo strumento si compiono abusi di ogni genere fino a ledere la libertà di circolazione di chi non ha i mezzi per difendersi. Sono infatti numerose le categorie protette che possono portare i loro verbali negli uffici della Polizia Locale per essere estinti come necessità di servizio”.


Signora Cifarelli, mi faccia capire: a parte il fatto non secondario che gli autovelox sono installabili solo su autorizzazione del prefetto – figura in teoria indipendente dalle amministrazioni comunali – com’è che i radar compiono abusi di ogni genere? Esclusi quelli edilizi e i poco plausibili harassement non resta che il fotografare automobilisti con l’amante a bordo a scopo di ricatto, evento peraltro di cui non si registrano molti casi (ne ricordo uno vagamente simile in un episodio del tenente Colombo…).
E perché lederebbero la libertà di circolazione? Infrangere i limiti le è forse indispensabile per rispettare il suo rigido timetable giornaliero? È forse milanese? Parliamo piuttosto dei sensi unici e dei noiosi semafori! E i mezzi per difendersi da lei invidiati quali sarebbero? Forse quelli riconosciuti a chi è trasportato d’urgenza in ospedale? O alla pattuglia che insegue chi le ha svaligiato casa?
Signora Cifarelli, mi consenta: sbattersi per promuovere una petizione le fa comunque onore e testimonia il suo senso civico; ne faccia una per chiedere perché nelle città tutti possono fare quello che gli pare, dalla velocità alle doppie file, dai semafori bruciati ai pedoni falciati.
Quella giuro che gliela firmo volentieri.


Un po di abuso c’è bisogna ammetterlo, ma forse non è abbastanza considerato la mancanza di senso civico che c’è negli automobilisti in questo paese.