La componentistica per biciclette di Campagnolo non sarà montata sulla flotta di nessuna squadra del World Tour 2024: la casa vicentina, per la prima volta in 70 anni di corse, perde la “serie A” del ciclismo professionistico, essendo venuta meno la partnership con Decathlon – Ag2r La Mondiale, che il prossimo anno sarà equipaggiata con componentistica Shimano. Si tratta della fine di un’era?
“Campagnolo conferma che la partnership con la Ag2r si è conclusa e che la separazione è avvenuta in modo amichevole. Attualmente non ci sono annunci da fare riguardo partnership di Campagnolo nel ciclismo professionistico per la stagione 2024“, ha sottolineato l’azienda vicentina rispondendo alle voci di stampa.
Campagnolo e le collaborazioni nel World Tour

La storia recente, analizzando i dati, mostra un assottigliamento continuo e progressivo delle partnership: nel 2020 erano ben 25 le squadre professionistiche del World Tour con bici montate Campagnolo, ridottesi anno su anno a 18, 12, 6. E attualmente per il 2024 l’unica squadra professionistica – presente però alle massime competizioni solo su invito – che continuerà a utilizzare componentistica Campagnolo sarà la VF Group – Bardiani CSF – Faizanè correndo su bici a marchio De Rosa. Nel recente passato Campagnolo ha terminato alcune collaborazioni importanti con squadre come Movistar, Lotto Soudal e soprattutto con la UAE Team Emirates, la più vincente negli ultimi anni.
Shimano e Sram
Nel panorama attuale Shimano detiene le leadership come sponsor diretto di quattro squadre del World Tour ma è scelto anche da molte altre in alternanza con Sram. Per il prossimo campionato, a meno di clamorose novità, Campagnolo non sarà nella massima serie del ciclismo mondiale. Per la prima volta negli ultimi 70 anni.
secondo me che sono un consulente aziendale in altri ambiti ma appassionato di bici…da 35 anni…. la storia di ridimensionamento di Campagnolo è partita da lontano:
a) aver abbandonato la MTB ha tolto tante risorse
b) non aver assorbito altri marchi come Sram: Marzocchi, 3T, un marchio di selle, potevano essere integrate nel gruppo.
c) che è conseguenza di A e B non aggiornare i prodotti rimanendo in una fascia anche di prezzo medio.
vedi Shimano XT e Ultegra o le tecnologie tipo Eagle e Axs che hanno fatto il mercato.
NON si fa un mercato solo con la prerogativa di fare cose belle, italiane e costose.
Chi ha provato un 105 o un SLX sa che meccanicamente sono ineccepibili e senza data di scadenza.
Loro sono ancora in tempo:
A) ritornare in MTB
B) farsi una squadra di Pro se nessuno è disposto a usare i loro prodotti.
C) per fare A e B allargare gli orizzonti, svecchiare la struttura far entrare investitori con soldi, persone e teste nuove.
D) entrare nell’E-mobility. assorbendo o fondendosi con qualche marchio di motori.
F) per i punti da A a D serve un nuovo piano industriale e concettuale.
Nel top di gamma la scelta è pilotata anche (e sopratutto) per una questione di prezzo.
Eppure Campagnolo con il suo gruppo Gravel a 13v dimostra grande vitalità. Che sia una crisi passeggera ?
E’ un altro sintomo della decadenza industriale e progettuale dell’industria italiana, noi ciclisti, in questo caso, abbiamo molto contribuito preferendo, non sempre a ragione, prodotti esteri.
mi dispiace molto.
dopo tanti anni.
mi dispiace molto.
dopo tanti anni.