[Aggiornamento: al referendum ha vinto il sì, ma hanno votato soltanto il 5,68% degli aventi diritto]
Parigi si prepara al referendum anti-SUV: il 4 febbraio 2024 i parigini saranno chiamati alle urne per esprimersi in merito alla presenza dei SUV, i veicoli privati più pesanti, ingombranti e inquinanti in circolazione. La capitale francese, guidata dalla sindaca Anne Hidalgo, propone un referendum per decidere se introdurre tariffe speciali di parcheggio per questi veicoli, che rappresentano attualmente il 40% delle auto vendute in Francia.
I SUV si allargano di un centimetro ogni due anni
Una recente ricerca di Transport & Environement condotta nel Regno Unito sottolinea come le dimensioni di larghezza dei SUV crescano di un centimetro ogni due anni e di come questo costituisca un problema concreto per la sicurezza stradale degli utenti più fragili. E anche per gli spazi di parcheggio per cui molti dei SUV in commercio risultano sovradimensionati: “La tendenza verso veicoli più larghi sta riducendo lo spazio stradale disponibile per altri veicoli e ciclisti, mentre le auto parcheggiate stanno sempre più invadendo i marciapiedi. I design più larghi hanno anche permesso di aumentare ulteriormente l’altezza dei veicoli, nonostante i dati sugli incidenti mostrino che un aumento di 10 cm nell’altezza della parte anteriore del veicolo comporta un rischio del 30% più elevato di fatalità in caso di collisione con pedoni e ciclisti”, si legge nella nota che accompagna la ricerca.
Parigi: referendum anti-SUV, la questione in votazione
La domanda del referendum rivolto ai cittadini di Parigi sarà: “Siete favorevoli o contrari alla creazione di una tariffa specifica per il parcheggio delle auto private pesanti, ingombranti, inquinanti?”. I SUV – acronimo di Sport Utility Vehicle – sono veicoli noti per le loro dimensioni e il loro peso superiori alla media. La diminuzione della presenza delle auto private a Parigi negli ultimi dieci anni è stata contrastata dall’aumento delle dimensioni e del peso medio dei veicoli, principalmente a causa della crescente popolarità dei SUV. La consultazione mira a affrontare le problematiche di sicurezza, condivisione dello spazio pubblico e inquinamento. Temi al centro della campagna lanciata dal WWF Francia contro i SUV.
Quando si vota
La votazione si svolgerà il 4 febbraio 2024, tra le 9:00 e le 19:00, in tutti gli arrondissement della capitale francese. I parigini iscritti alle liste elettorali entro l’8 gennaio 2024 potranno partecipare, mentre i cittadini comunitari dovranno essere registrati per le elezioni municipali per partecipare.
Tariffe speciali di parcheggio per i SUV
La proposta prevede la creazione di tariffe di parcheggio speciali per veicoli pesanti, inquinanti e ingombranti come i SUV. Ad esempio, le tariffe triplicheranno per i visitatori con SUV, con costi che variano da 18 euro all’ora nel centro di Parigi a 12 euro all’ora negli arrondissement dal 12° al 20°.
Chi sarà coinvolto
La misura interesserà i visitatori con SUV che superano il peso regolamentare, i proprietari di veicoli termici o ibridi ricaricabili di 1,6 tonnellate o più, e i proprietari di veicoli elettrici di 2 tonnellate o più. Tuttavia, i residenti parigini, i professionisti parcheggiate nelle loro zone di parcheggio autorizzate e alcune categorie specifiche saranno esentati.
Quale futuro per i SUV in città?
La consultazione riflette l’impegno di Parigi nella gestione sostenibile del traffico e nella riduzione dell’inquinamento atmosferico. Il risultato della votazione del 4 febbraio – molto atteso – delineerà il futuro delle politiche relative ai SUV nella capitale francese, in un contesto in cui la dimensione e il peso delle auto continuano a essere una preoccupazione crescente per l’Amministrazione.
E potrebbe creare un precedente illustre per orientare le politiche tariffarie di parcheggio per i SUV anche altrove: nelle grandi capitali europee così come nei piccoli centri in cui limitare la presenza delle auto più pesanti, ingombranti e inquinanti appare come una misura necessaria per preservare la vivibilità delle strade e aumentare la sicurezza stradale per tutti.
Tranquilli, in Italia abbiamo Salvini che ci salverà tutti con i suv diesel ai 150 km/h perché “gli italiani devono lavorare”.
Era ora!!!
Al di là dell’esito del referendum (forse – purtroppo – scontato), un plauso al coraggio dell’amministrazione Hidalgo che, quanto meno, ci prova a scuotere un po’ le coscienze… E questa iniziativa un segno lo lascerà.
Qui da noi… se la fanno sotto anche solo a parlarne!!!