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Consentire ai ciclisti di passare col semaforo rosso migliora la circolazione

Consentire ai ciclisti di passare col semaforo rosso migliora la circolazione

Vietare ai ciclisti di attraversare con il semaforo rosso rende davvero gli incroci più sicuri? Secondo i risultati di un recente studio francese: no. Questa ricerca sul campo ha confermato che permettere ai ciclisti di attraversare il semaforo rosso in modo condizionale – in alcuni incroci – migliora la fluidità del traffico ciclabile senza compromettere la sicurezza stradale. Tuttavia, è necessario aumentare la consapevolezza pubblica e migliorare la comprensione della segnaletica stradale, un aspetto su cui si concentra il gruppo di esperti dell’Unece (Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite) sulle infrastrutture ciclabili per favorire l’armonizzazione a livello internazionale.

Lo studio nell’area metropolitana di Lione

Nel giugno 2023, il Cerema, un’istituzione pubblica francese che offre competenze tecniche e supporto alle politiche pubbliche su mobilità e pianificazione del territorio, ha pubblicato un rapporto sul passaggio condizionale dei ciclisti con semaforo rosso. Lo studio si è svolto nell’area metropolitana di Lione, nell’ambito del Piano di Mobilità Urbana della città, volto a incentivare l’uso della bicicletta.

In questo contesto, sono stati installati pannelli M12 e segnali R19, che permettono ai ciclisti di attraversare i semafori rossi in alcune condizioni, facilitando il passaggio negli incroci. L’obiettivo dello studio è valutare l’efficacia e l’impatto sulla sicurezza di questi segnali, soprattutto agli incroci con linee tramviarie.

Ciclisti e semaforo rosso: come funzionano i segnali?

Il pannello M12 consente ai ciclisti di attraversare un semaforo rosso in determinate direzioni, ma solo dopo aver dato precedenza agli altri utenti della strada, in particolare ai pedoni. Questo tipo di segnaletica è in uso dal 2012 per le svolte a destra o per attraversare dritto agli incroci a T, e dal 2015 è stato esteso ad altre direzioni di attraversamento.

Il segnale R19, invece, è una luce gialla lampeggiante con un pittogramma di bicicletta e una freccia che indica le direzioni consentite. È stato pensato specificamente per incroci in cui le normali fasi semaforiche non tengono conto dei ciclisti, come quelli con linee tramviarie.

I risultati della ricerca sul campo

L’analisi del comportamento dei ciclisti ha riguardato 10 incroci, in tre periodi distinti: prima dell’installazione dei segnali, subito dopo e sei mesi dopo. Lo studio ha incluso analisi video, sondaggi sul posto e monitoraggio degli indicatori di sicurezza stradale.

Dai risultati emerge che la percezione e la comprensione della segnaletica da parte degli utenti sono migliorabili. Solo il 50% dei ciclisti rileva i segnali e il tasso di comprensione è piuttosto basso: 60% per il pannello M12 e 32% per il segnale R19. Cerema sottolinea la necessità di una maggiore comunicazione e formazione per migliorare la comprensione di questi segnali.

Sicurezza stradale agli incroci

Lo studio ha inoltre dimostrato che i pannelli M12 e R19 formalizzano comportamenti già esistenti, specialmente per quanto riguarda l’attraversamento con il rosso. Il segnale R19 sembra avere un impatto positivo sul comportamento dei ciclisti, specialmente in fasi parallele al traffico tramviario, senza un aumento degli attraversamenti non autorizzati. Cerema raccomanda quindi di promuovere ulteriormente l’uso di questo segnale per migliorare la circolazione ciclistica.

Per quanto riguarda la sicurezza, non si sono registrati cambiamenti significativi dopo l’installazione dei segnali. Tuttavia, il Cerema avverte che, con l’aumento del numero di ciclisti, sarà importante monitorare costantemente la situazione e adattare la segnaletica in base ai futuri flussi di traffico.

Esperienze internazionali analoghe

Altre città europee hanno implementato soluzioni simili. A Vienna, ad esempio, è consentito ai ciclisti di svoltare a destra al semaforo rosso in oltre 300 punti della città. Esperimenti simili in Germania hanno mostrato risultati positivi, condivisi durante la Conferenza Internazionale sulla Sicurezza Ciclistica. Anche in Belgio sono stati ampliati i pannelli che esentano i ciclisti dal rispetto del semaforo rosso in determinati casi, seguendo l’esempio francese da anni già adottato anche a Parigi.

Ciclisti e attraversamento col semaforo rosso

Il gruppo di esperti della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite ha proposto l’inclusione di un pannello specifico per l’esenzione semaforica dei ciclisti nella Convenzione internazionale sulla segnaletica stradale, per armonizzare la segnaletica nei diversi paesi e migliorare la riconoscibilità di tali soluzioni.

I risultati di questo recente studio condotto a Lione dimostrano che consentire ai ciclisti di attraversare col semaforo rosso – in determinate condizioni – migliora la circolazione senza compromettere la sicurezza stradale: una buona pratica da sviluppare anche in Italia?

[Fonte]

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Commenti

  1. Paolo Reale ha detto:

    guarda che di ciclisti investiti ce ne sono già parecchi anche così, non è questione di fare polemica! se non te ne sei accorto è un problema

  2. velobicide ha detto:

    spero che in Italia questa pratica non venga adottata, già così la ritengo sufficientemente cervellotica e pericolosa da noi si trasformerebbe in una strage.
    Lasciamo che il rosso indichi sempre la fermata altrimenti al primo ciclista investito si alzerebbero le solite polemiche sugli automobilisti irrispettosi.
    Ciao e buona fermata al rosso.

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