La sicurezza stradale resta una priorità per la Direzione Generale del Traffico (DGT) spagnola, che continua a rafforzare le misure per proteggere i ciclisti, considerati tra gli utenti più vulnerabili della strada. Nel 2022, i dati hanno evidenziato un preoccupante aumento degli incidenti mortali in bicicletta, con 85 decessi registrati, il numero più alto dell’ultimo decennio. Per affrontare questa emergenza, la DGT ha varato nuove norme che sono entrate in vigore dal 1° gennaio 2025, puntando a migliorare la convivenza tra ciclisti e automobilisti.
Sorpassi più sicuri
Il sorpasso di un ciclista rappresenta una manovra che richiede grande attenzione da parte dei conducenti. La normativa attualmente vigente in Spagna già da tempo prevede l’obbligo di mantenere una distanza minima di 1,5 metri tra il veicolo e il ciclista durante la fase di sorpasso, una misura che è stata ulteriormente rafforzata con sanzioni più severe per i trasgressori. Chi non rispetta questa distanza rischia una multa di 200 euro e la perdita di sei punti sulla patente.

Novità dal 2025
Dal 2025, per garantire ancora maggiore sicurezza, in Spagna è stata introdotta una nuova regola: i conducenti dei veicoli a motore dovranno ridurre la velocità di almeno 20 km/h rispetto al limite consentito durante il sorpasso. Ad esempio, su una strada con limite di 90 km/h, il veicolo dovrà rallentare a 70 km/h. Questa modifica mira a offrire più tempo di reazione e a minimizzare il rischio di collisioni.
Un’altra importante innovazione riguarda il sorpasso sulle strade a doppia linea continua: sarà consentito invadere la corsia opposta per sorpassare un ciclista, ma solo in condizioni di totale sicurezza e con buona visibilità. Al contrario, il sorpasso sarà vietato in presenza di ciclisti che viaggiano in senso contrario, specialmente su strade strette. Quindi in caso di impossibilità di effettuare il sorpasso in sicurezza il conducente del veicolo si dovrà astenere dal farlo.
Diritti (e responsabilità) in bici
Obbligo del casco sulle strade extraurbane
Anche i ciclisti dovranno rispettare nuove regole, che bilanciano i loro diritti con le responsabilità per una convivenza sicura. Una delle modifiche più significative per la Spagna riguarda l’obbligo di indossare il casco su tutte le strade extraurbane. Nelle aree urbane, invece, l’uso del casco resterà consigliato (ma non obbligatorio) per i maggiori di 16 anni (per i minori di 16 anni, in Spagna, l’uso del casco in bici è sempre obbligatorio, ndr).
Pedalare al centro della corsia
Per aumentare la visibilità e la sicurezza – e per evitare possibili sportellate – i ciclisti dovranno pedalare al centro della corsia, una disposizione che si applica soprattutto nelle città.
Senso unico eccetto bici
Sarà inoltre consentito pedalare in senso contrario su strade urbane a una corsia con limite di velocità di 30 km/h, estendendo il senso unico eccetto bici a questa tipologia di strade e rendendo l’uso della bicicletta più semplice e conveniente in città.
Nuove regole per una mobilità più sicura
Le nuove norme – a partire da quella sul sorpasso sicuro dei ciclisti – intendono promuovere una mobilità più sicura in Spagna: rafforzando le misure esistenti e introducendo nuove regole, la DGT punta a ridurre drasticamente il numero di incidenti e a migliorare la convivenza tra tutti gli utenti della strada.
[Fonte]
Casco obbligatorio??????
Significherebbe, riportato qui in Italia che se sono a passeggio con la mia famiglia lungo l’argine del Po o su un’alzaia del Naviglio, o su una qualsiasi anonima (e spesso bellissima) strada vicinale in mezzo ai campi, sarei obbligato a mettere il casco?
Io vado al lavoro in bici e il casco lo uso tutti i giorni perchè reputo che in mezzo al traffico sia una protezione aggiuntiva, sempre. Sempre, tranne quando sono nella condizione di cui sopra.
Da tempo ammiro le politiche spagnole, a partire dai 30 km/h di default nei centri abitati. Perchè si è arrivati a questo obbligo, che considero un passo indietro?
Non conosco i dati sulle cause degli incidenti. Sarebbe bello saperne di più per capire se ci sono motivazioni oggettive, oppure è il solito scambio do ut des tra politici?
Ricordo quando ero piccolo e mi descrivevano la Spagna come un paese del terzo mondo… poi gli altri sono andati avanti e noi continuiamo a pensare di essere i più furbi e i più bravi
Il mio commento è laconico: forse un giorno impareremo anche noi dalla Spagna.