Itinerari

Eurovelo 9: dal Baltico all’Adriatico

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L’itinerario che collega il Baltico all’Adriatico è uno dei più brevi della rete Eurovelo. In “soli” 1870 chilometri, partendo da Danzica in Polonia, si giunge sino a Pula in Croazia, passando per Repubblica Ceca, Austra, Slovenia e Italia. EV9 è anche chiamato “il percorso dell’ambra”, in quanto ricalca la strada che veniva fatta per esportare l’ambra del Baltico verso sud; un’altra grande influenza culturale, di cui si noteranno molte tracce pedalando, è l’impero asburgico.

La traccia fornita è stata ricostruita a partire da diverse tracce trovate su biroto.eu e eurovelo.com

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Mappa

Altimetria

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Traccia gps gps- Mappa kml mappa

ATTENZIONE: i percorsi Eurovelo sono ancora in gran parte solo sulla carta. Spesso non ci sono piste ciclabili separate, e neanche cartelli indicatori. Inoltre, la situazione sul terreno cambia continuamente: le amministrazioni locali possono decidere di far passare il percorso per una strada parallela a quella da noi segnata, magari perché lì decidono di realizzare una nuova pista ciclabile. La traccia gps è da considerarsi solo come un punto di riferimento generico per avere un’idea del percorso e delle distanze. Per pedalare lungo i percorsi Eurovelo è necessario un certo spirito di avventura, adattabilità ed esperienza.

Polonia: 760 km bandiera-polonia

Il percorso polacco è generalmente piatto, con solo qualche facile salitella ogni tanto a interrompere la pianura. Si comincia dalla bellissima città di Danzica, al centro di una grande baia sul mar Baltico. La città è collegata con i maggiori aereoporti italiani, e anche Eurovelo 13 passa di qui, nel compiere il periplo del mar Baltico. Danzica è il capoluogo della regione della Pomerania, e ha giocato un ruolo importante in varie fasi della storia europea, ad esempio quando era una delle più importanti città della lega anseatica, o più recentemente come luogo di nascita di Solidarnosc, il sindacato di lavoratori portuali che ha contribuito a porre fine alla dittatura comunista. La storia della città si riflette nei suoi palazzi e monumenti, che è consigiabile soffermarsi a visitare prima di partire verso sud. Particolarmente belli sono i giochi d’acqua formati dai riflessi delle case sulle acque della Motława.

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Danzica

Si esce dalla città per una strada alquanto trafficata che attraversa poi diversi sobborghi di Danzica. Si pedala in una periferia urbana non molto attraente, ma ci si allontana presto da essa, con i sobborghi che si trasformano in tranquilli villaggi di campagna. Queste zone segnavano il confine fra la Polonia e la Prussia Orientale (di popolazione tedesca fino alla seconda guerra mondiale). Poco dopo aver attraversato la Vistola si incontra ad esempio la città di Malbork, con il castello dell’ordine teutonico, ricostruito dopo la guerra.

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Castello di Malbork

Il paesaggio generale non cambia, e i campi coltivati sono solo raramente interrotti dai resti della foresta primordiale che un tempo ricopriva l’intera pianura nordeuropea; fra le cittadine che si incontrano, Grudziądz (118 km) è interessante, con le sue possenti mura. A Torun (175 km) – la città di Nicola Copernico, con un bellissimo centro storico – si attraversa di nuovo la Vistola per proseguire verso sud. Poznan (370 km) è fra le città più grandi della Polonia, capoluogo di regione; vi si arriva costeggiando molti dei numerosi laghi che caratterizzano questa zona; nella parte antica del centro vi è un’alta concentrazione di monumenti, come il Collegio dei Gesuiti o la Basilica dei Santi Pietro e Paolo.

Il resto del percorso polacco continua con gli stessi paesaggi, ma prima di lasciare questo paese c’è un’ultima importante città da visitare: Breslavia (Wroclaw in polacco, 562 km); anche questa era una città tedesca fino alla seconda guerra mondiale; il municipio, circondato su tutti i lati dalla piazza del mercato, costituisce il centro della città che sorge sulle rive del fiume Oder. Altri duecento chilometri di tortuose stradine di campagna, costeggiando i monti Sudeti in direzione sud-est, portano al confine con la Repubblica Ceca. Negli ultimi cento chilometri la strada tende sempre a salire, ma in modo molto graduale, tanto che la pendenza media è dello 0,5%.

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Informazioni generali sul cicloturismo in Polonia

Repubblica Ceca: 330 km Czech-Republic_flag

Dopo averli costeggiati, i monti Sudeti vanno ora attraversati, se si vuole continuare verso sud. È per questo che il tratto ceco di EV9 inizia con una salita di 29 km; il dislivello da superare è comunque contenuto (460 metri in tutto), per cui la pendenza media è dell’1,1%, con punte del 5%. È proprio la presenza di colline coperte di boschi che segna un gradito cambiamento rispetto alle immense pianure polacche. La salita finisce all’altezza del villaggio di Ostružná (29 km).

Si continua a pedalare in zone molto caratteristiche, fra boschi e villaggi, costeggiando spesso dei torrenti. Ad Olomouc (124 km), il capoluogo regionale, si incrocia Eurovelo 4, e i due percorsi coincidono per un centinaio di chilometri. È qui che si trova una seconda salita (10 km al 3% di pendenza media e 6% di massima); fortunatamente si pedala in questo tratto in mezzo al bosco, che in estate offre riparo dal sole. Si giunge così a Brno (219 km), nota agli appassionati di Formula 1 per il gran premio che vi si correva fino a pochi anni fa. Anche Brno è una città antica, capitale della Moravia; se vi si arriva fra maggio e giugno c’è la possibilità di imbattersi nell’Ignis Brunensis, un campionato internazionale di fuochi di artificio.

Continuando verso sud, sempre lungo strade secondarie, ci si inoltra nella Moravia, ora sempre in pianura, fino a raggiungere il confine con l’Austria (280 km); non lo si attraversa subito, bensì si piega bruscamente verso est, parallelamente alla frontiera, per altri cinquanta chilometri.

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Alloggi per cicloturisti in Repubblica Ceca

Austria: 365 km

Anche il tratto austriaco è quasi completamente pianeggiante, con una sola impegnativa salita a metà.
Si pedala verso sud seguendo a volte il percorso del fiume Zaya; le strade principali vengono quasi sempre evitate dalla traccia fornita, che segue percorsi secondari che collegano i vari villaggi di questa zona rurale, la Niederösterreich (Bassa Austria); questi villaggi sono tutti tipicamente ben tenuti e curati, ma a parte questo non c’è molto da segnalare fino all’arrivo a Vienna (87 km).

La capitale dell’impero asburgico è una delle più belle città europee; i cafés del centro riescono ancora a restituire l’atmosfera che vi si respirava fra la fine dell’Ottocento e l’inizio della Prima Guerra Mondiale, che segnò la fine dell’impero. Provare il goulash e la birra del Kaffe Alt Wien è un lusso che ci si può concedere dopo tanti chilometri in sella, mentre chi preferisce i dolci può recarsi al Café Sacher per assaggiare l’omonima torta; prima di lasciare la città inoltre consigliamo di visitare almeno lo Stephansdom e il castello di Schönbrunn, sede principale della famiglia Asburgo fino al 1918. La città è decisamente bike-friendly, e una pista ciclabile compie un anello nel centro storico. Vienna sorge sul Danubio, ed è lungo questo fiume che scorre anche Eurovelo 6.

Schoenbrunn


Schönbrunn

Si esce dalla città verso sud, immergendosi nuovamente nella campagna della Bassa Austria. A partire dalla città di Wiener Neustadt (150 km) la strada comincia impercettibilmente a salire (pendenza media dello 0,6%) e il panorama a cambiare: ci si inoltra infatti in una valle contornata da boscose colline. All’altezza di Aspang-Markt (187 km) inizia la salita vera e propria: 10 chilometri al 6% di pendenza media (e 11% di massima) che portano ai 948 metri di Mönichkirchen (197 km), dove si sconfina nella regione dello Steiermark. Arrivati a Sankt Anna am Aigen (311 km) si incontra il confine sloveno; anche in questo caso, prima di attraversarlo, si procede parallelamente ad esso, prima verso sud e poi verso ovest, fra boschi campi e villaggi, fino a Bubenberg.

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Steiermark

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Portale turistico austriaco
Informazioni utili per visitare Vienna in bici

Slovenia: 310 km Slovenia_flag

Eurovelo 9 in Slovenia è caratterizzato dai cosiddetti “mangia e bevi”, tratti in continua leggera salita e discesa. La prima città che si incontra è l’elegante Maribor (20 km), con forti reminescenze asburgiche.

Maribor


Maribor

Si procede fra le strette valli delle Alpi della Savinja, il fiume principale della regione di cui si segue il corso, passando per la città termale di Laško (90 km), fino a giungere alla capitale Lubiana (170 km). Anche questa città sorge sui resti di un insediamento romano, ma l’influenza principale sull’architettura odierna rimane naturalmente quella asburgica. La traccia porta a salire la collina sulla quale sorge il castello che domina il centro storico.

Usciti da Lubiana si prosegue in pianura fino alla città di Vrhnika (194 km). È giunto ora il momento di attraversare le Alpi, che in queste zone condividono con le grandi montagne solo il nome: la quota massima che si raggiunge è infatti di 650 metri, superando tre salitelle abbastanza semplici – quella con le maggiori pendenze (media 7%, massima 12%) è lunga solo 2,5 km.

Una lunga discesa porta ad attraversare il confine con l’Italia (257 km) e incrociare Eurovelo 8 per giungere a Trieste, il principale sbocco al mare dell’impero asburgico. Dopo soli 20 km in Italia si torna in Slovenia, entrando nella penisola d’Istria, passando per terre dove sono ancora presenti minoranze italiane, come Capodistria (Koper in sloveno, 288 km). Continuando lungo la costa, si giunge infine in Croazia.

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Sezione sul cicloturismo del portale turistico sloveno

Croazia: 103 km

Il tratto croato di EV9 è molto breve, e si svolge interamente nella regione istriana, in zone in cui il turismo balneare è abbastanza sviluppato, come ad esempio a Umago (20 km) o Novigrad (36 km). Superata Parenzo (53 km) ci si inoltra invece nell’interno boscoso, superando qualche facile collina, per giungere infine a Pola dopo 103 chilometri. L’anfiteatro di epoca romana è ottimamente conservato, e costituisce una delle principali attrazioni turistiche della città.
Da Pola un traghetto porta a Venezia. L’aereoporto della città invece non è collegato con aereoporti italiani.

anfiteatro


Anfiteatro

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Portale turistico croato

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