Il Salento è la meta preferita dagli italiani per trascorrere le vacanze estive, ma vale assolutamente la pena scoprirlo in bicicletta nei periodi di bassa stagione quando il traffico è minore, come abbiamo fatto noi pedalando a cavallo dei giorni tra Natale e Capodanno.
Il giro del Salento in bici, con i suoi 210 chilometri prevalentemente pianeggianti, è adatto anche ai cicloturisti meno esperti e non molto allenati. La strada è ben segnalata, semplice da seguire e la presenza continua di piccoli centri e villaggi lungo il percorso favoriscono soste enogastronomiche e, quando la stagione lo consente, bagni nelle frequenti calette della zona.
Diverse sono le specialità pugliesi da assaggiare assolutamente tra una pedalata e l’altra: taralli, rustici, orecchiette, paste fresche senza dimenticare di fare sosta presso i caseifici della zona. Si raccomanda di innaffiare il tutto con vini locali come il Primitivo di Manduria e Negramaro.
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Punto di partenza di questo itinerario è Lecce, facilmente raggiungibile grazie alla stazione dei treni e al servizio notturno con cuccette che parte in serata dal nord Italia e arriva in tempo per fare colazione con un pasticciotto leccese. In città c’è la possibilità di noleggiare per qualche giorno biciclette adatte al cicloturismo. Consigliamo questa opzione soprattutto a chi, come noi, arriva da lontano e non è molto pratico di meccanica di bici.
Lecce – Otranto: 48 km
Per uscire da Lecce in sicurezza si imbocca via Gentile per continuare sulla SP289 fino a quando sulla destra troverete una deviazione su strada bianca con indicazione “Percorso Cicloturistico”, che vi porterà fino ad Acaia pedalando tra olivi secolari. Si prosegue seguendo le indicazioni per Vanze e, raggiunta Acquarica di Lecce, si imboccala SP245, che dopo qualche chilometro si immette sulla strada litoranea SP366 all’altezza di Torre Specchia Ruggeri, dove riuscirete ad ammirare per la prima volta il mare.
La strada continua pianeggiante mantenendo sulla sinistra il mare, attraversando il parco degli Alimini con i suoi laghi, fino a Otranto dove imperdibile è una visita del centro storico con il duomo e il suo famoso mosaico pavimentale.
Otranto – Leuca: 55 km
Questa tappa è la più panoramica e impegnativa delle quattro per via del continuo sali e scendi della strada e, per questo, se la percorrete in inverno quando le giornate sono ancora corte, è meglio partire presto e calcolare bene i tempi delle soste per non rischiare di arrivare a Leuca con il buio.
Si esce da Otranto facilmente prendendo dal Castello la strada in salita sulla sinistra che si collega alla SP87 che serpeggia lungo la costa regalando paesaggi a picco sul mare che ripagano di tutte le fatiche. Si passa per Porto Badisco con le sue calette, dove secondo la tradizione classica è approdato Enea scappato da Troia in fiamme. Per chi ama le terme consigliamo una sosta a Santa Cesarea, famosa per le sue sorgenti da cui sgorgano acque sulfureo salso bromoioniche in quattro diverse grotte della zona. Si passa per Castro con il suo centro storico a picco sul mare; qui consigliamo ai golosi una sosta alla friggitoria del porto per gustare un fritto misto prima di rimettersi a pedalare.
Si continua tra piante di fichi d’india inebriati dal profumo della salsedine passando per il tranquillo porto di Tricase e poi in volata fino a Santa Maria di Leuca, il centro abitato più a sud d’Italia.
Per la cena consigliamo il ristorante La Conchiglia, dove il sapiente oste vi saprà rifocillare dalle fatiche della giornata e far apprezzare i sapori pugliesi e del pesce fresco. Porzioni abbondanti e prezzo contenuto. Lasciatevi assolutamente tentare dallo spumone di produzione artigianale.
Leuca – Gallipoli: 54km
Dopo aver ammirato il mare da punta Ristola, punto più a sud d’Italia, si riprende a pedalare lungo la SP214, che poi diventa SP91, puntando per la prima volta verso nord tenendo il mare alla nostra sinistra. Questa tappa è più semplice e prevalentemente pianeggiante e permette di ammirare da vicino il mare con diverse torri di avvistamento usate in passato per proteggere le coste.
Arrivati all’altezza di Marina di Mancaversa la strada entra verso l’interno fino ad affacciarsi nuovamente sul mare all’altezza del golfo di Gallipoli, il cui centro storico in pietra bianca si protrae sull’acqua. Imperdibile la passeggiata lungo le mura della città al tramonto e una visita tra le viuzze del centro.
Gallipoli – Lecce: 53 km
Uscendo dal centro storico di Gallipoli bisogna prendere sulla sinistra la strada SP 108 e si pedala lungo costa passando per distese di ulivi toccando Santa Maria al Bagno fino a Santa Caterina, dove si piega verso l’interno per rientrare su Lecce. Bisogna seguire le indicazioni per Nardò, il cui centro storico di pietra bianca merita una sosta per riposare le gambe e far brillare gli occhi.
Appena fuori dal centro abitato si seguono le indicazioni per Cupertino facendo attenzione di imboccare la mal segnalata SP17; i successivi 19 km sono monotoni lungo una strada rettilinea. Si prosegue per San Pietro in Lama e, facendo attenzione a non imboccare la tangenziale, si arriva nel centro di Lecce, dove abbiamo restituito le biciclette noleggiate quattro giorni prima.
Termina così il nostro giro del Salento in bicicletta: con 210 chilometri in più nelle gambe, nel cuore ricordi di panorami marini e il sapore ancora palpabile dei taralli e delle specialità salentine.
Buongiorno. E possible percorrere a piedi ? Grazie