Diari

La mia prima Eroica con Zio Bici

Prologo. Quelli bravi lo scrivono da sempre, l’Eroica comincia la sera prima con riposo e corretta alimentazione e noi lo facciamo in 12: Andrea (Zio Bici), il sottoscritto (omino71), Alessandro, AlessandroM, Daniele, Fabrizio, Kipo, Luciano, Michele, Paolo, PaoloS e Tullio. A dispetto di ogni raccomandazione da sana dieta dello sportivo, non ci limitiamo al classico carico di carboidrati ma ci spazzoliamo un numero imprecisato di taglieri annaffiati da un buon Chianti, per poi passare alla cena vera e propria con le birrette artigianali di Michele e si va a ninna.

Non so se ho dormito ma alle 3 e 45 (l’ora a cui spesso mi corico) vengo violentato dalla sveglia di Tullio (il metronomo) che ci dà il tempo per indossare la nostra bella maglia di lana tricolore con la scritta Zio Bici Roma, pronti e via!

Eroici andate piano!

Non rammento nulla della partenza, mi sono destato all’improvviso in un buio profondo, circondato da lucciole sfreccianti e realizzando che dovevo ancora accendere il Garmin (per questo nella traccia mancano i primi 5 km). Questo è uno dei momenti più magici che valgono l’intera esperienza: di notte ogni cosa assume un sapore diverso e si fa fatica a descrivere l’adrenalina collettiva che si sente nell’aria. Per fortuna davanti a noi c’è la luce stroboscopica di Tullio che ci riporta all’ordine e accanto il saggio Fabrizio che mi raccomanda moderazione.

Eroica XXV partenza

Intorno a noi una oscurità antica fino alla salita del Castello di Brolio, illuminata dalle fiaccole ai bordi della strada, altri brividi, qui la cosa comincia a farsi seria e si vedono già i primi che spingono la bici o si fermano per guai a gomme e catene, l’Eroica è iniziata!

Segue la prima discesa sterrata, una delle tante che saranno impegnative ancor più delle salite considerando le bici che stiamo pilotando e il buio di queste prime ore del giorno, si intravede un po’ di fango che era previsto ma non avevo pensato alla sabbia che rende il tutto più precario. Proseguiamo allegramente per i primi 30 km mentre albeggia e si entra a Siena, altro brivido: il giro nella nebbia di Piazza del Campo, dove ci aspetta una ricca colazione e ci ricompattiamo, facendoci coraggio a vicenda tra foto e abbracci.

Questa sarà la prima di una serie di pause in cui forse ci attarderemo troppo, ma l’Eroica è soprattutto questo: condividere pedalate senza fine ma anche ristori conviviali e noi lo stiamo facendo in 12 che non è una cosa banale, tra chi vorrebbe ripartire immediatamente e chi invece abbuffarsi ancora un pò, chi attacca ogni salita come uno scalatore e chi aspetta le discese da kamikaze, chi ha una cadenza regolare e chi fa l’elastico, chi ha una crisi all’inizio e chi verso la fine, insomma tanta roba: non siamo né uno sciame, né uno stormo, ma si sente una intelligenza collettiva che in qualche modo ci guida in questa avventura.

Aspettando Castiglione del Bosco

Con le prime luci del giorno il freddo diventa umido per altri 20 km fino a Murlo, dove troviamo il tipico ristoro eroico e compare il Chianti (che io per il momento evito, fedele alla mia regola di non bere alcolici… prima di mezzogiorno). Troviamo quindi il bivio che separa i due percorsi, ci salutiamo con un cambio di programma: a Luciano, Michele e Alessandro che fanno il percorso medio si aggiunge PaoloS, mentre Kipo fa la scelta contraria e inizia una fuga solitaria verso il lungo (lo ritroveremo a Montalcino sbragato su un tavolino del caffè centrale a godersi il primo sole della Val d’Orcia).

Non si fa in tempo ad affrontare l’ennesimo sterrato che buco e inauguro una serie di guasti che ci coinvolgeranno tra ruote, cavi del cambio, catene, deragliatori, portaborracce, etc. tutto affrontato come un team di meccanici da F1, grazie al contributo dei nipotini coordinati dallo Zio.

Arriva la prima delle due salite più impegnative, quella di Castiglion del Bosco, che affronto un po’ spavaldo nonostante sia la più dura di tutto il percorso (a mio avviso più della famigerata Sante Marie), si arriva quindi a Montalcino per un’altra sosta, con scorpacciata annessa, qui la stanchezza comincia a farsi sentire, ma c’è ancora tanta euforia e si riparte consolati dall’illusione di aver fatto quasi metà fatica (ma i km sono solo 90).

Aspettando Sante Marie

Si continua su un tratto abbastanza veloce e costante fino a Buonconvento, 125 km, dove arriviamo per il primo pasto caldo della giornata: zuppa di farro innaffiata dal Chianti, qui AlessandroM mi tenta con una birretta che è un rito che mi concedo solo alla fine di ogni uscita, me la tengo quindi per Gaiole e mi butto sulla zuppa e sul vino che si riveleranno un passo falso, non riuscendoli a digerire fino alla salita della SanteMarie.

Proseguiamo alternandoci in coppia: quando non tiro dietro a Tullio e Alessandro M, pedalo costante accanto ad Andrea (che mi ha sempre riservato premure da chiocciola) e Fabrizio, oppure faccio l’elastico con Paolo, Daniele e Kipo.

Eroica Zio Bici XXV

Al ristoro di Asciano (150 km) ci rifocilliamo per bene ma rinuncio alla ribollita, ci aspetta infatti la salita di Sante Marie che riesco ad affrontare come piace a me, da scalatore ingenuo ed è una goduria scattare la foto di gruppo davanti a quel cartello che certifica che l’Eroica è fatta! Segue il ristoro di Castelnuovo Berardenga (170 km) dove evito anche la zuppa di ceci e ci si affretta per non arrivare in ritardo alla “porta” delle 18, ma siccome sono un paperino… buco di nuovo… stavolta la ruota posteriore che riparo in tempo record con l’aiuto di Andrea (santo subito); ripartiamo quindi in uno sprint batticuore per raggiungere Tullio, AlessandroM, Fabrizio e Kipo che ci aspettano dopo Pianella, dove il percorso del medio si stacca da quello del lungo per gli ultimi 30 km.

Eroica XXV

Aspettando la birretta

Qui ho un’altra amnesia, rammento che il sole cominciava a calare ed ho il mio momento di sconforto: nonostante il più è stato fatto mi ritrovo all’improvviso in un silenzio assoluto, arretrato rispetto al gruppo che riesce ad aggredire le discese, comincio a sentire freddo, dopo una serie di tornanti su strada entro in un bosco, non vedo né sento più nessuno, sospeso nel tempo e nello spazio, il buio al calare della giornata mi pare molto diverso di quello del primo mattino, gli occhi ora fanno fatica e mi rendo conto di aver pedalato gli ultimi km indossando ancora gli occhiali da sole, decido quindi di adottare il metodo Kipo: mi fermo, mi copro, accendo le luci, mangio, bevo, mi prendo cura della bici e riparto con un approccio minimalista… finché finalmente due luci francofone mi illuminano le terga regalandomi due certezze: non mi sono perso e ho ancora voglia di sgambettare e così rinnoviamo l’eterna sfida tra cugini d’oltralpe, superando, uno dopo l’altro, altri eroici davanti a noi, fino alla salita per Radda (e sono 200 km), dove raggiungo Andrea e Fabrizio e ci fermiamo al bar con Tullio e AlessandroM che mi aspetta per tentarmi con l’ennesima birra; facciamo l’appello, siamo in cinque, riusciamo a sentire Daniele e Paolo che sono stati deviati sul medio, mentre di Kipo non abbiamo più notizie, ormai l’arrivo è questione di poco, c’è l’ultima salita di Vertine e poi la discesa a razzo per Gaiole (stavolta mi incollo con l’incoscienza dell’ultima discesa), dove arriviamo che sono le 20 inoltrate, finalmente riusciamo a contattare Kipo che nel mentre è arrivato a Radda e decidiamo di passare il traguardo paralleli uno affianco all’altro tra gli applausi, ultimo brivido della giornata, poi il tappeto rosso, quello riservato a chi completa il lungo, quindi la medaglia, la bottiglia e la foto di rito, ce l’ho fatta!

Eroica con Zio Bici foto di Raimondo Canaro
Eroica con Zio Bici Roma (foto di Raimondo Canaro)

La mia prima vera Eroica, non ci credo ancora: un anno fa la vedevo in tv come una cosa da marziani e ora sono anche io un “eroico”, grazie ad Andrea Zio Bici e ai dieci nipotini che mi sono stati accanto, durante, prima e dopo e ora… boh? Ma mi hanno detto che dalle parti di Brest, ogni quattro anni, fanno una cosa lunga lunga lunga…. Intanto una birretta, grazie!!!

[Il diario completo su www.urbikerz.it]

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