L’ambra è una resina derivata dalla fossilizzazione delle conifere. Per quanto ubiquitaria in quasi tutto il mondo i maggiori depositi di ambra si trovano lungo le sponde del mar baltico. Il commercio di quello che viene definito l’ oro del baltico è antichissimo. Era giè noto fin dai tempi di Plinio il vecchio.
Ovviamente il termine via dell’ambra risulta improprio. Piu che di una via nel senso letterale del termine si indicava una rotta che dal mar baltico arrivava fin dalle nostre parti. Il commercio inizia infatti in epoche in cui non esistevano strade e nemmeno città.
Il percorso cominciò ad essere piu delineato con l’insorgere di alcune città nell’Europa del nord. Queste città, fin dal medioevo, finirono col diventare come delle stazioni di sosta e smistamento dislocate lungo la strada. Una delle città di arrivo e dalla quale veniva poi smistata verso altre località era Vienna.
E il percorso che ho scelto è proprio quello che da Vienna porta prima a Tallin in Estonia e poi a S. Pietroburgo appena dopo il confine russo.
E’ un tragitto di 2.500 chilometri che attraversa 7 paesi. Austria, repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia , Estonia e infine Russia. E’ anche un percorso tecnicamente facile senza dislivelli che mettano in difficoltà il cicloturista. Per scelta non ho nemmeno portato la tenda , perché sono paesi dove dormire ed alimentarsi non incide in modo severo sul bilancio. Ma se è vero che la difficoltà del viaggio è limitata quella storica del percorso è davvero formidabile.
Basti pensare che nel tragitto sono incluse città come Cracovia, Varsavia, Vilnius , Riga, Tallin e S.Pietrobugo. E la maggior parte di queste sono incluse dall’UNESCO come città patrimonio storico dell’umanità.
Un altra cosa che , sopratutto a chi viaggia in bici , e che le strade sono poco trafficate , comprese le arterie piu importanti. E, gradevole sorpresa, quasi tutte le città sono dotate di piste ciclabili, segno di grande attenzone per i ciclisti. E’ nu grande rammarico riflettere che, seppur dotati di un clima migliore e indicato per chi sceglie di muoversi in bici, da noi questa sensibilità sia ancora largamente insufficiente.
La meta di S. Pietroburgo è stata scelta , nonostante non faccia parte della via tradizionale, per un motivo particolare: la stanza dell’ambra nel palazzo di Caterina a Carskoe Selo 30 km a sud della città.
La camera Nel 1716 fu donata dal re di Prussia Federico Guglielmo I al suo alleato, lo zar Pietro I il Grande Nel 1716 e venne definita l’ottava merviglia del mondo. Si tratava di 55 metri quadrati interamente rivestiti da pannelli di oro e ambra. Trafugata dai tedeschi durante la guerra scomparve misteriosamente e a tutt’oggi non se ne sa il destino. Venne pero rifatta interamente basandosi sui disegni originali e completata nel 2003. Solo lei meriterebbe una visita a S.Pietroburgo.
Le tracce del percorso sono scaricabili da strava (luglio 2018)
https://www.strava.com/athletes/7177647
Purtroppo su strada manca proprio la parte finale