La Pista Ciclabile della Valle dei Laghi (da non confondere con la Ciclovia dei Laghi, in Lombardia) è un breve percorso che unisce il lago di Garda con quello di Terlago, che si raggiunge dopo circa 36 km di pedalate.
L’itinerario si svolge in gran parte su pista ciclabile su sede propria, e solo in alcuni tratti è necessario condividere la strada con uno scarso traffico automobilistico. Nel senso in cui viene più spesso percorsa, cioè verso nord, presenta un paio di salite: la prima si trova subito dopo Dro ed è molto semplice (4km al 4% di pendenza media), a parte qualche strappo; la seconda invece si incontra all’altezza di Padergnone ed è un po’ più impegnativa (3,2 km al 7% di pendenza media); chiunque abbia un minimo di allenamento può superarle senza difficoltà. Questo è il senso di marcia preferito dai ciclisti anche per la presenza della cosiddetta Ora del Garda, una brezza che soffia regolarmente verso nord dalla tarda mattinata fino al tardo pomeriggio. Percorrendo la ciclabile in senso inverso si incontra quasi esclusivamente discesa e pianura.
La Pista Ciclabile della Valle dei Laghi è facilmente abbinabile a due altri percorsi: l’anello del Lago di Garda, e la Bolzano-Ferrara. Entrambi possono quindi essere scelti per avvicinarsi al punto di partenza; in alternativa si può usare il treno, scendendo alla stazione di Rovereto o a quella di Trento.
Il motivo d’interesse principale di questo percorso è paesaggistico, con numerosi piccoli laghi che punteggiano una valle la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura; fra i vari prodotti della zona ci piace ricordare soprattutto il vino santo trentino, un DOC passito bianco. La valle dei laghi è meno sviluppata dal punto di vista turistico rispetto ad altre valli del trentino, e ciò ha permesso una migliore conservazione del paesaggio.
Mappa
Profilo altimetrico
Descrizione del percorso
Si comincia a pedalare nella località Linfano, a pochi chilometri di distanza da Riva del Garda, risalendo verso nord il percorso del fiume Sarca. A sinistra si ha la mole inconfondibile del monte Brione, un monte isolato dagli altri in mezzo alla pianura. Lasciandosi alle spalle il monte, e inoltrandosi nella pianura, ci si trova di fronte all’altrettanto inconfondibile sagoma del castello di Arco, sul cucuzzolo sovrastante la cittadina (6,3km); qui vale sicuramente la pena di fare una deviazione per visitarlo e per godere del panorama sulla valle e le montagne circostanti.
Se i castelli vi piacciono, dopo pochi km di campi coltivati se ne può ammirare un altro in lontananza, quello di Drena, che si scorge sulla destra poco dopo aver attraversato il paese di Dro (11km).
La natura torna ad essere protagonista di questa breve descrizione quando si attraversa la zona delle Marocche di Dro, una grande frana che in parte è ancora in movimento, e ha reso il paesaggio a tratti spettrale. Qui si incontra la prima delle due salite che caratterizzano la pista ciclabile della Valle dei Laghi, con pendenze a volte estreme ma generalmente contenute.
Ok, ma i laghi? Siamo nella valle dei laghi dopotutto no? E’ vero, ma il primo grande lago, quello di Cavedine, è evitato dalla pista ciclabile, che passa più a ovest. Si pedala invece proprio lungo le sponde del lago di Toblino (24,7km), dove lo sguardo viene inevitabilmente attratto dall’affascinante e romantico castello, che sorge su una penisola. Attraversato un ponte (26,6km) si giunge all’adiacente lago di Santa Massenzia, sulle cui sponde settentrionali sorge invece una meno affascinante centrale idroelettrica.
Comincia qui il secondo tratto in salita della Valle dei Laghi, accompagnata da una deviazione verso est per seguire la più complessa orografia di questo tratto della valle. Non manca ormai molto all’arrivo, e una divertente discesa porta a Terlago, paese il cui nome conferma il fatto che ci si trova in una zona con molti specchi d’acqua.
Per il momento la pista ciclabile finisce qui, anche se è previsto un prolungamento fino a Trento. Se volete raggiungere lo stesso il capoluogo, ed immettervi nel percorso Bolzano-Ferrara, sarà necessario risalire verso il monte Bondone e poi riscendere fino a Trento.
Piata ciclabile che non consiglio. Per buona parte del percorso si viaggia su strade affollate da macchine e moto. Assurdo il passaggio al Lago di Toblino. Poi chi ha disegnato il tratto “Vezzano – Terlago” non va in bici (presenza di strappi al 20 per cento che si potevano evitare). A Terlago, stop! Se vuoi andare a Trento hai una galleria lunga più di 3km con viadotti e rischio altissimo. Ennesima ciclabile incompiuta del Trentino (da quasi 15 anni)
La ciclabile Valle dei Laghi è tutta su asfalto? Si può percorrere con la bici da strada?
Grazie