Pista ciclabile Valle Seriana: quella dei ponti e delle passerelle

Domenica 21 Ottobre alle ore 09.00 alla stazione di Seriate il BRE-BER team è al completo.

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La giornata che abbiamo prenotato in una celeste agenzia è bella e anche calda. Il ragazzino Giovanni si presenta intrepido in calzoncini per rimarcare la sua giovane età rispetto al resto della compagnia e farci pesare le nostre freddolose paure. La bicicletta di Marco è la Koga nuovissima con una forcella biricchina, Gianluigi ha una mtb Giant fedelissima da anni, che gelosissima gli impedisce di comperare una bici nuova, Giovanni ha una Cannondale Commuting ed io una semplice Kosa non ben definita, una specie di ogm, che mi divertirò a modificare ulteriormente.

Da pisteciclabili.com abbiamo le notizie tecniche relative al primo tratto della nostra passeggiata. Con questa pista si supera il tratto più trafficato della Valle Seriana. Se la ciclabile della Valle Brembana può essere definita “delle gallerie” quella della Valle Seriana può essere chiamata “delle passerelle e dei ponti” che si susseguono continuamente alternandosi tra nuove passerelle e ponti vecchissimi di secoli. Infatti il fiume Serio viene attraversato a più riprese e questo genera anche circuiti secondari ciclabili. Questo consente agli abitanti dei diversi paesi che si trovano su entrambi i lati del fiume di attraversarlo e passare in sicurezza da un paese all’altro. È sicuramente una ciclabile usatissima dagli abitanti e l’abbiamo trovata piacevolmente molto frequentata. A Gazzaniga si aggiunge Salvatore, ballerino allievo di Marco.

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Ecco la passerella che permette di arrivare ad un barettino con parchetto che funziona da bici grill. Qui ho fatto una sorpresina al mio team offrendo un tè caldo prodotto dal mio fornelletto con biscotti S. Pellegrino fatti con uova di gallina e burro ottenuto direttamente dal latte. Biscotti a km 0, artigianali.

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La ciclabile continua con il suo bel sterratino fino a Ponte Nossa dove inizia l’asfalto e la salita vera quella che mi sistemerà per le feste. Molto imprudentemente, infatti, non ho fatto i conti con il mio compagno fedele, il diabete, da sommare alla mia brocchitudine in salita. Ad un certo punto infatti, nel punto più duro della salita, a circa 3 km dal passo, l’energia sparisce di colpo.

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Mossi a pietà i miei compagni trovano un pulmino che mi porta in vetta. E lì li aspetto. Poi tutto sarà splendida discesa. Dal passo della Presolana ci sono km di discesa al 15% ed è piacevolissima e un po’ recupero. Arrivati in fondo al paese di Dezzo di Scalve giriamo a destra verso la Val Camonica. E da lì inizia la via Mala che solo il nome fa capire. Si tratta infatti di una strada scavata nella roccia che iniziata nel 1857 fu terminata tre anni dopo collegando così i paese della valle con la valle Camonica, oggi la vecchia strada è stata aggirata con belle gallerie che rendono fluido il traffico, ma la vecchia strada è rimasta anche se in pessime condizioni. Ora un progetto la sta riqualificando per renderla godibile ai pedoni ed ai ciclisti. Nelle foto e nel filmato sono documentati i tratti riqualificati e quelli che rimangono da fare.

Gli Scalvini hanno deciso che si sistemerà il tutto e conoscendoli fra qualche anno avremo a disposizione uno splendido percorso. Ma già adesso è interessante e godibile.

Arrivati ad Angolo Terme siamo saliti a visitare il lago Moro autentica perla incastonata sopra Darfo. E’ un lago senza emissari e immissari. Molto frequentato dalla gente del posto e sconosciuto ai più. Al tramonto un omaggio alla vanitosissima Koga di Marco.

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Arrivati a Darfo abbiamo preso lo splendido trenino della valle Camonica e siamo tornati a casa.

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Ecco il filmato di Marco:

Commenti

  1. Avatar Salvatore ha detto:

    Grazie della compagnia è stato un bel giro e speriamo di farne altri così belli

  2. Avatar Marco ha detto:

    Complimenti a Felino per l’ottima descrizione! Marco

  3. Avatar felino ha detto:

    è bello anche d’estate. serve un pò di attenzione ai periodi perchè zona turistica anche in inverno pieno ci sono le piste di sci, sia di fondo che alpino.
    per innestarsi nella via mala vecchia bisogna porre attenzione a prima della prima galleria scendendo sulla sinistra. non è indicata perchè molto malmessa. oltretutto l’ingresso è stretto e pericoloso per il traffico della galleria. al di là di questo vale veramente la fatica.

  4. Avatar ermanno ha detto:

    bel giro e splendide immagini…. lo farò anch’io, ma aspetto il caldo :-D

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