In bicicletta per Samotracia
Non la solita isola greca, Samotracia si può godere con tranquillità anche nel mese di agosto. Beh, l’ultima settimana di agosto a dire la verità, e forse un po’ cambia. Comunque meglio così.
Poi girandola in bicicletta si può apprezzarla ancora di più, perché le strade panoramiche lungo la costa sono praticamente deserte. Occhio però alle capre perché potrebbero spuntare nel bel mezzo della discesa…
Va bè che anche senza capre tutte le strade non è che splendano in sicurezza, qualcuna con parecchie buche, altre in cui parte dell’asfalto sul bordo è praticamente franato.
Insomma non proprio un paradiso per i ciclisti che amano gettarsi dalle discese, più adatta invece a chi in genere pedala senza fretta.
Il vento perennemente contrario rende eroica anche la piccola salita del promontorio, se poi ci metti che per un pomeriggio rimaniamo senz’acqua per l’organizzazione un po’ di fortuna, allora si, avete ragione, ce la siamo cercata.
Ma alla fine tutto prende il verso giusto e un pizzico di imprevisto rende il viaggio più colorato. Sarà che in bicicletta aumenta l’ottimismo?
Quando ci chiedono cosa abbiamo visto a Samotracia entriamo un po’ nel panico, sembra brutto rispondere: le capre e il mare però in fondo poco ne passa.
Poche cose da vedere, si, la famosa scultura della Nike di Samotracia, peccato però che l’originale sia al Louvre di Parigi e che nell’isoletta greca rimanga soltanto una copia.
Ma un’isola in cui si può scoprire la vera Grecia dell’Egeo, che riesce a trasmettere energia positiva e in cui si percepisce la presenza della natura, sensazione che i pedali riescono ad amplificare all’ennesima potenza.
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