In Gran Bretagna la campagna avviata dal Times sulla sicurezza dei ciclisti in strada è stata a accolta e rilanciata da centinaia di siti e blog sulla bicicletta. Evidentemente lo sanno bene, che quando i giornali fanno la voce grossa in genere i politici prendono nota, per questo hanno appoggiato il quotidiano inglese.
Ultimamente questi siti e blog, attraverso l’uso dei social media, in particolare Twitter, diffondono messaggi che ricevono sostegno da una gran quantità di persone e grazie alla loro autorevolezza ed influenza ormai non è più possibile non considerarli. Lo ha fatto notare giusto un paio di giorni fa il giornalista britannico della BBC Tom Edwards in un articolo in cui ha anche affermato che “i singoli ciclisti oggi hanno un riferimento, un punto d’incontro, ed è proprio il web lo strumento attraverso cui veicolare le proprie idee e perché no le proprie battaglie“.
I Bike London, Cyclists In The City, King’s Cross Environment, Bikes Alive sono solo alcune di queste realtà a cui se ne aggiungono altre ancora più affermate come The Evening Standard ed il Bike Blog del Guardian. Ultimamente si sono fatti sentire parecchio anche i vari Londoners On Bikes e London Cycling Campaign, tra i più esigenti e “rumorosi” nei confronti della politica. Tanto movimento non può essere ignorato dal sindaco di Londra né dai parlamentari nazionali, che ora come di consueto, cominceranno a prendere nota.
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