I soliti pedoni che occupano la pista ciclabile. Ah no, è Obama
Lunedì scorso il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, fresco di rielezione, ha tenuto alla Casa Bianca il giuramento per il suo secondo mandato, per poi esibirsi in una sfilata in pubblico insieme alla moglie Michelle, uomini della scorta, e alcune auto presidenziali dietro di sé.
Chi ha seguito l’evento in diretta – ma bastava aver visto qualche foto – probabilmente avrà fatto caso al luogo in cui parte dell’evento si è tenuto: si trattava infatti di una strada, la Pennsylvania Avenue di Washington DC, delimitata da una vistosa ed apparentemente nuova pista ciclabile.
Probabilmente si è trattato di un puro caso, o forse no, chissà. Comunque, come sottolineano entusiasti molti siti americani, è stata la prima volta che un Presidente è apparso in un contesto ciclistico per un’occasione così importante. Quella pista ciclabile infatti quattro anni fa non c’era, e anzi, oggi a Washington ve ne sono 14 chilometri in più, oltre a mille nuove rastrelliere. Questi sono solo alcuni dei passi in avanti compiuti dall’amministrazione, che negli ultimi anni, grazie anche all’inaugurazione di uno dei servizi di bike sharing di maggior successo, Capital Bikeshare, ha visto aumentare in maniera considerevole il numero di ciclisti urbani sulle strade. Per la parata si è inoltre badato alla presenza dei molti ciclisti accorsi, tanto da allestire un parcheggio gratuito per un migliaio di mezzi e l’appoggio di diverse stazioni di prelievo delle bici a noleggio.
Alcune settimane fa ci siamo chiesti quali sarebbero state le conseguenze della rielezione di Obama per i ciclisti americani e per lo sviluppo della mobilità in bicicletta negli States. Quella di lunedì potrebbe essere una prima, timida risposta.