Rapporto sull’uso delle bici elettriche in Svizzera

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Rapporto bici elettriche in Svizzera

L’Ufficio Federale dell’Energia svizzero ha recentemente pubblicato un lungo ed approfondito rapporto sull’uso delle bici elettriche in Svizzera. Così come da noi, anche presso il paese elvetico si sta assistendo negli ultimi anni a un vero e proprio boom delle bici elettriche, in seguito ai grandi miglioramenti tecnologici del settore.

Se nel 2007 si sono vendute 10mila bici elettriche in Svizzera, nel 2013 questo numero è quintuplicato: sono state vendute infatti circa 50mila bici elettriche – una bici su sei che si vende è elettrica. Si tratta di una cifra molto simile a quella italiana in termini assoluti, ma da rapportare naturalmente a una popolazione molto minore – la Svizzera ha poco più di 8 milioni di abitanti, contro i 60 milioni e passa di italiani. In totale, le bici elettriche circolanti in Svizzera sono circa 233mila.

Si tratta di numeri che significano un impatto importante sulla vita quotidiana degli elvetici. Per comprendere al meglio questo fenomeno l’UFE ha organizzato una inchiesta approfondita, andando a intervistare un campione significativo di elettrociclisti. I risultati dell’inchiesta, pubblicati in un lungo rapporto in tedesco, sono abbastanza prevedibili ma comunque interessanti.

Prima di tutto i dati hanno permesso di identificare l’utilizzatore medio di una bici elettrica. Il risultato è interessante, in quanto questa figura va a identificarsi praticamente con lo svizzero medio: 53 anni, con un reddito medio, con un livello di istruzione solo leggermente superiore rispetto alla media. Si tratta di un dato importante, perché mostra che a essere interessati alle bici elettriche sono più o meno tutti, senza particolari tendenze demografiche: il bacino di utenza potenziale è quindi molto ampio.

Ebike Stromer ST2

La Stromer ST2, una bici elettrica svizzera che avremo presto in test

Seguono altri dati un po’ più banali o comunque prevedibili: i benefici nominati più spesso dagli acquirenti di bici elettriche sono il divertimento, il miglioramento della forma fisica, e i vantaggi legati all’aiuto del motore per le salite o per una maggiore lunghezza dei percorsi da compiere in sella.

Più interessanti invece i criteri di scelta di una bici elettrica, legati essenzialmente alla batteria e ai servizi di assistenza al cliente: si tratta in effetti, anche a nostro avviso, di due dei tre parametri più importanti da valutare (il terzo secondo noi è la scelta fra i due tipi di sensori di pedalata). Ciò dimostra una buona informazione e conoscenza dei mezzi da parte dei consumatori, un trend a cui cerchiamo di contribuire in Italia con il Portale Bici Elettriche.

Per l’80% dei possessori di bici elettriche, l’ebike è il primo o il secondo mezzo di spostamento più utilizzato. Dei 2600 km all’anno che ogni elettrociclista compie in sella alla sua bici, ben 1000 sostituiscono km coperti precedentemente in auto; 570km il valore relativo ai mezzi pubbici; 420km quello per la bici tradizionale; 400km invece sono di spostamenti nuovi, che prima non venivano fatti – si tratta principalmente di lunghe gite fuori porta nel weekend.

Oltre il 90% possiede anche un’automobile, ma di questi ben il 60% dichiara di mettersi al volante “più raramente” o “molto più raramente” da quando ha una bici elettrica.

Sommando i chilometri coperti dalle 233mile bici elettriche in circolazione in Svizzera, molti dei quali (secondo le proporzioni appena date) erano prima compiuti in automobile, si è calcolato che grazie alle bici elettriche si è avuto una riduzione delle emissioni di CO2 equivalente pari a circa 42mila tonnellate, lo 0,4 per cento delle emissioni di cui era stato responsabile il traffico automobilistico in Svizzera nel 2010.

E’ un numero che può sembrare poco significativo, ma il rapporto nota come si preveda un’ulteriore grande diffusione delle bici elettriche in Svizzera, con un aumento previsto fra il 280 e il 790 per cento nei prossimi anni. In questo caso, il risparmio di CO2 potrebbe raggiungere una cifra fra l’1 e il 3 per cento.

La parte finale del rapporto è dedicata ad individuare ciò che serve per realizzare il massimo potenziale. I problemi principali individuati dagli intervistati sono stati la mancanza di sicurezza stradale, l’autonomia relativamente scarsa e, paradossalmente se si pensa all’immagine tipica della Svizzera, la mancanza di salite importanti nei tragitti da compiere che giustificherebbe una maggiore diffusione; altri problemi individuati sono il rischio di furto e il peso eccessivo. E’ interessante notare come il prezzo non sia un problema per gli Svizzeri, segno di una situazione economica decisamente migliore di quella presente da noi.

Il rapporto si conclude con alcune raccomandazioni. Ai produttori si propone di migliorare i servizi di assistenza post-vendita, ridurre il peso delle bici elettriche e aumentarne l’autonomia (facile a dirsi, meno a farsi). In generale poi si auspica la realizzazione di un’infrastruttura stradale che tenga conto delle necessità dei ciclisti, elettrici o meno.

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