Piste ciclabili per l’aeroporto: le migliori 5 dal mondo

Piste ciclabili per l’aeroporto: le migliori 5 dal mondo

Bici e aereo non sembrano buoni compagni di viaggio, eppure anche le due ruote e le due ali possono combinarsi in modo sorprendente. Da una parte le compagnie possono favorire il trasporto bici in aereo con informazioni chiare sui propri siti web e con pratiche veloci ed economiche, dall’altra le amministrazioni cittadine possono agevolare l’arrivo in aeroporto in bicicletta, ad esempio realizzando una pista ciclabile sicura (spesso gli aeroporti sorgono fuori città e sono collegati da strade a scorrimento veloce).
Alcune città del mondo si sono già mosse in questa direzione (Vienna l’ultima in ordine cronologico): il sito della CNN ne ha selezionate 5, le migliori.

Copenhagen, Danimarca

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Non è una sorpresa che a Copenhagen una pista ciclabile colleghi il centro città con il Kastrup Airport. La capitale danese infatti vanta una delle reti ciclabili più avanzate al mondo per chilometraggio ed efficienza. Per raggiungere l’aeroporto non v’è una sola pista ciclabile ma diverse, che partono da altrettanti punti della città. Sono frequentate principalmente dai dipendenti dell’aeroporto che vanno al lavoro in bici e conducono direttamente ai terminal, in prossimità dei quali vi sono delle rastrelliere per il parcheggio (l’unica incognita semmai è lo spazio a disposizione).
Qualcuno conserva dei dubbi su come trasportare bagagli ingombranti da o verso l’aeroporto ma Mr. Copenhagenize Mikael Colville-Andersen ha la soluzione: il bike blogger danese infatti è solito andare a prendere i suoi ospiti al terminal con una cargo bike. Problema risolto.

Lanzarote, Isole Canarie, Spagna

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Grazie al suo clima e alle sue strade poco trafficate, Lanzarote è già di per sé un posto ideale per andare in bicicletta. Nella piccola isola delle Canarie inoltre è stata realizzata una pista ciclabile lungomare che passa proprio per il Lanzarote Airport, situato a metà strada tra la località turistica di Puerto del Carmen e la capitale Arrecife.
Unica pecca: in alcuni punti della pista ciclabile gli aerei in fase di decollo e atterraggio possono volare anche ad una distanza di 20 metri. C’è solo da immaginare il boato assordante.

Vancouver, Canada

vancouverSebbene il Canada non sia la Danimarca, anche Vancouver come Copenhagen ha una discreta rete ciclabile e diverse soluzioni per i ciclisti per giungere presso il Vancouver International Airport, distante circa 15 chilometri dal centro città. D’altra parte il lavoro della città canadese per favorire la mobilità ciclistica è stato più volte riconosciuto anche a livello internazionale, in ultimo nel 2012 quando l’ECF ha tenuto a Vancouver la conferenza Velocity Global.
Oltre alle diverse soluzioni di strade ciclabili per raggiungere l’aeroporto, esso è dotato di rastrelliere per il parcheggio sparse tra i diversi terminali. Inoltre, tutti i treni che collegano la città con l’aeroporto consentono il trasporto bici a parte le due ore di punta.

Bangkok, Thailandia

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Le strade di Bangkok e della Thailandia in generale sono conosciute nel mondo per la loro pericolosità, e in questi casi i primi a farne le spese sono gli utenti della strada più esposti, ovvero pedoni e ciclisti. In questo contesto, la nuovissima pista ciclabile che collega Bangkok con lo Suvarnabhumi Airport può considerarsi in’isola felice in un mare di traffico motorizzato. La pista è percorribile gratuitamente ma previa identificazione della polizia, è realizzata in asfalto verde con una superficie molto liscia, per rendere più scorrevole la pedalata.

Manchester, Inghilterra

manchester
Il Manchester Airport non è nella lista dei grandi aeroporti del mondo eppure è sempre il terzo aeroporto più trafficato della Gran Bretagna e ogni anno vede transitare tra i suoi terminal 20 milioni di passeggeri. Ma quel che conta è che l’aeroporto della città inglese, situato a circa 15 chilometri dal centro, è servito da una pista ciclabile con tanto di tunnel che gli corre tutto intorno lunga 12 chilometri. Tuttavia questo percorso è usato maggiormente per scopi ricreativi piuttosto che dai dipendenti dell’aeroporto o da chi deve prendere un volo.

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