Test bici elettrica Stromer ST2

20 Novembre 2014

La Stromer ST2 è una bici elettrica di altissima qualità, dal design ricercato, con componenti meccanici ed elettrici di primissima scelta. Anche per questi motivi, ha vinto un Gold Award al recente Eurobike 2014. Qualche settimana fa abbiamo contattato la casa svizzera, che ci ha messo a disposizione una Stromer ST2 sport nera: ecco la nostra prova approfondita.

La bici elettrica Stromer ST2 è disponibile in versione Sport (in due misure differenti) e in versione Comfort, con telaio a scavalco basso. I colori disponibili sono due: bianco e nero. Il city pack aggiunge parafanghi e portapacchi alla bici. La versione da noi provata è stata la Sport grande, nera, con city pack, che potete ammirare in questo video introduttivo:

Bici elettriche Stromer: un po’ di storia

Crediamo sia interessante presentare brevemente la storia delle bici elettriche Stromer, per capire come la casa svizzera è arrivata a produrre una bici di così alta qualità.

Nella foto in basso è possibile vedere una delle prime bici realizzate dai progettisti svizzeri. E’ interessante notare come le caratteristiche fondamentali delle bici elettriche Stromer fossero già presenti: il motore al mozzo posteriore, e la batteria (da 360 Wh) integrata nel tubo obliquo del telaio (che all’epoca era una soluzione relativamente innovativa). Il tutto era però abbinato a componenti di qualità non certo eccelsa, dai freni a disco meccanici alla forcella.

La ST1, presentata nel 2011, fu un grande passo avanti. Con questo modello venne introdotto il disegn caratteristico anche della linea attuale, e furono aggiunte alcune interessanti soluzioni tecniche, come ad esempio la rigenerazione di energia elettrica in frenata. Anche i componenti meccanici furono migliorati (freni a disco idraulici Magura, forcella in carbonio…).

La Stromer ST2 è l’ultima declinazione delle bici elettriche prodotte dalla casa svizzera Stromer, parte del gruppo BMC. Senza stravolgere il progetto della ST1, lo aggiorna e lo migliora in diverse parti. Andiamo a conoscerla meglio.

I componenti elettrici

Questa bici elettrica Stromer ST2 è basata su un motore al mozzo posteriore con sensore di sforzo, che riceve energia da una batteria nel tubo obliquo del telaio; il tutto è controllato tramite un display touch integrato nel tubo orizzontale del telaio e da una app per cellulari Android.

Il motore al mozzo è gearless, da 48V e 500W, con una coppia massima di 42Nm. E’ importante quindi notare fin da subito che questa non è secondo il Codice della Strada una “normale” bici elettrica: si tratta invece di un ciclomotore.

Si tratta comunque di una bici elettrica a pedalata assistita, nel senso che il motore si attiva solamente con la rotazione dei pedali. Fra il pacco pignoni e il forcellino destro è presente un sensore di sforzo, grazie al quale il motore eroga potenza in proporzione alla forza con la quale il ciclista spinge sui pedali.

Sono disponibili tre livelli di assistenza. Possono essere selezionati tramite una pulsantiera posta sulla parte destra del manubrio, in posizione comoda da raggiungere. I pulsanti sono ben rilevati e illuminati. Un terzo pulsante serve ad attivare le luci anteriore e posteriore.

pulsantiera bici elettrica Stromer ST2

Tutte le altre funzioni della ebike (o quasi) vengono gestite dal display touchscreen integrato nel tubo orizzontale del telaio. In modalità di marcia, il display mostra la velocità istantanea, lo stato di carica della batteria, e il livello di assistenza selezionato (è anche possibile una seconda visualizzazione con distanza parziale coperta e tempo parziale di uso).

 

A bici ferma, è possibile accedere a un menu con molte altre opzioni: il blocco antifurto, lo spegnimento della bici, la regolazione del sensore (come vedremo meglio più avanti), l’attivazione della modalità di assistenza alla camminata per spingere la bici, e altre impostazioni di cui parleremo nel resto della recensione. Il display è sensibile alla pressione, e questo lo rende meno reattivo e preciso dei display degli smartphone a cui siamo ormai abituati; tuttavia, il lato positivo è che è possibile usarlo anche con guanti indossati.

La bici è dotata di tre luci: oltre ai classici fanali anteriore e posteriore infatti è presente sul davanti una luce diurna per aumentare la visibilità della bici – oltre che il suo già alto appeal estetico. La luce diurna diventa più fioca quando si attiva il fanale anteriore (da 170 lumen), e può essere anche completamente disattivata. All’interno della U formata dai led della luce diurna è nascosta una presa usb, molto utile nei casi in cui si voglia ad esempio usare uno smartphone sul manubrio come navigatore gps – modalità nella quale le batterie degli smartphone durano molto poco.

A proposito di batterie: tutti i componenti elettrici della Stromer St2 sono alimentati da una batteria da ben 814Wh (48V x 17Ah, celle Samsung), valore molto alto per una bici elettrica e che garantisce un’alta autonomia. La batteria è ottimamente integrata nel tubo obliquo del telaio, andando anche a bilanciare il peso del motore al mozzo posteriore. La batteria è dotata di una serratura antifurto: quando si agisce sulla chiave, si apre uno sportello laterale che permette di rimuoverla facilmente.

La batteria può essere ricaricata sia sulla bici che una volta rimossa; il connettore è conforme allo standard EnergyBus, ed è dotato di magneti per poter attaccarlo facilmente al cavo senza sbagliare verso. Il difetto principale della batteria è nella trasportabilità: la lunghezza prevale di molto sulle altre dimensioni, cosa che – insieme al peso di poco meno di 5kg – rende abbastanza scomodo trasportarla o portarne una di ricambio.

La cablatura è molto curata: come potete vedere dalle foto, i cavi entrano il prima possibile all’interno del telaio, anche grazie al fatto che è lì che si trova la batteria.

Il tutto contribuisce al look molto “pulito” della bici, con l’unica eccezione del motore, di dimensioni generose.

 

Per maggiori informazioni sul funzionamento all’atto pratico dei componenti elettrici si veda la sezione “la prova su strada” più in basso.

I componenti meccanici

Anche i componenti meccanici scelti per equipaggiare questa bici elettrica Stromer ST2 sono di alta qualità, e spesso prodotti appositamente per la Stromer.

La trasmissione è affidata al marchio Shimano, da cui vengono presi componenti di vari gruppi. Ci sono due corone anteriori, da 52 e 36 denti; il pacco pignoni è a 10 velocità, da 11 a 34 denti. Il deragliatore posteriore è un Deore XT, mentre l’anteriore fa parte del gruppo 105; i comandi al manubrio sono degli SLX. La cambiata è naturalmente sempre rapida e precisa.

 

I freni sono un aspetto molto importante di una bici che pesa da sola 27kg e che può arrivare a velocità di 45 km/h. Per questo alla Stromer hanno scelto dei potenti freni a disco idraulici Magura MT2/4, con rotori da 180mm. Come vedremo meglio nella sezione “la prova su strada”, i freni si comportano ottimamente.

La bici ha un’ottima rigidità, grazie anche ai perni passanti da 15mm con i quali sono fissate le ruote. L’ammortizzazione è demandata principalmente ai copertoni, dei generosi Schwalbe Big Apple. Anche i parafanghi sono fissati  in maniera molto rigida, e sono molto coprenti.

 

Il portapacchi posteriore è di dimensioni ridotte e ha una portata massima di 10kg.

La sella è stata realizzata appositamente per la Stromer

 

La prova su strada

Saliamo finalmente in sella a questa bici elettrica Stromer ST2 e vediamo come si comporta.

Cominciando a prendere confidenza con la bici, si rimane all’inizio quasi spaesati dalla sua potenza e accelerazione, e dalla potenza dei freni, ma bastano pochi minuti per capire e “domare” la bici.

Ciò che più contraddistingue questa bici è l’unione fra la grande potenza del motore e al tempo stesso la grande naturalezza della pedalata, grazie a un sensore di sforzo estremamente preciso e reattivo. Selezionando il livello 3 il motore eroga tutta la sua potenza ed è facile arrivare senza quasi neanche accorgersene ai 38km/h circa; impegnandosi un po’ si giunge ben presto al limite di 45 km/h, al quale l’assistenza viene disinserita. Non appena si spinge sui pedali la bici accelera in modo impressionante, senza però alcuno strappo e senza dare l’impressione di non essere nel pieno controllo della bici. L’accelerazione è ottima sia da fermo – nelle ripartenze dai semafori si lasciano regolarmente sul posto auto e motorini – sia da velocità già abbastanza elevate: se state ad esempio viaggiando a una velocità di crociera di 20km/h e volete accelerare per superare un’altra bici, basteranno un paio di pedalate decise per arrivare ai 30km/h.

Con il livello 1 la bici si comporta in modo molto simile alle “normali” bici elettriche con sensore di sforzo da 250W a cui siamo abituati: una velocità di crociera di circa 25km/h è facilmente mantenibile. Il livello 2 è intermedio, ed è completamente personalizzabile dall’utente (come vedremo più avanti nel paragrafo dedicato alla app).

L’ampio range di rapporti disponibili (dal 52-11 al 36-34) permette di trovare facilmente la velocità di crociera e la cadenza di pedalata preferita; selezionando il giusto rapporto e il livello di assistenza 3, neanche le salite più ripide sono un problema.

Gli 814 Wh della batteria (il doppio rispetto ad esempio alle migliori batterie per sistemi Bosch, da 400Wh) permettono un’autonomia molto alta. Anche usando il livello 3, non ci sono problemi per un tipico uso urbano o extraurbano, anche se dobbiamo notare che superati i 35-38km/h la resistenza areodinamica aumenta molto, così come i consumi. Usando il livello 1, questa Stromer ST2 diventa ottima anche per un uso di tipo cicloturistico, permettendo un’ampia percorrenza (potrebbe essere necessario sostituire il portapacchi, poiché quello previsto ha una portata massima di soli 10kg).

Dal display integrato sul manubrio è possibile a bici ferma regolare alcuni parametri, come ad esempio la maggiore o minore sensibilità del sensore di sforzo. La cosa più interessante tuttavia è la regolazione del sistema di rigenerazione di energia elettrica in fase di frenata. In pratica quando si frena per più di circa mezzo secondo (quando si fa una frenata vera quindi, e non una brevissima pinzata) si attiva il “freno motore” che contribuisce a rallentare la bici (risparmiando i freni, soprattutto nelle discese lunghe e ripide) e genera energia elettrica che va a ricaricare la batteria; è lo stesso principio del Kers che si trova sulle auto di Formula 1. Come dicevamo, dal display è possibile regolare l’intensità di questo freno motore, da nulla a massima. L’impostazione di fabbrica (a metà) ci sembra la migliore; è importante notare che con il freno motore regolato a intensità massima nelle frenate di emergenza si innesca il blocco della ruota posteriore, potenzialmente pericoloso.

A proposito di frenate: a parte la situazione particolare appena descritta, i freni sono molto potenti e danno un’ottima sensazione di sicurezza.

Più in generale la bici offre una sensazione di grande stabilità, anche alle alte velocità raggiungibili premendo sui pedali – o in discesa. Si pecca un po’ in agilità: il peso di 27kg si fà sentire nelle curve strette, nelle quali è necessario rallentare oppure enfatizzare lo spostamento del corpo sulla bici per domarla; il peso si fa sentire anche quando è necessario sollevare la bici per farle superare qualche gradino; l’equilibrio dato dall’insieme di motore posteriore e batteria anteriore facilita le cose. Gli sterrati semplici non sono un problema, ma questa bici elettrica Stromer ST2 è principalmente un animale da giungla urbana, che preferisce evitare le buche e l’asfalto sconnesso.

Notiamo infine che, a causa delle caratteristiche di costruzione del motore, esso frena molto la bici quando è spenta: in pratica, pedalare a batteria scarica e motore disattivato non è possibile.

La app di gestione della bici

Anche se le impostazioni di base sono tutte disponibili nel display integrato nel telaio, alcune funzioni necessitano dell’uso di una app per smartphone Android e iOs. Il collegamento fra la bici e la app avviene grazie a una scheda sim nascosta nella bici.

La schermata di base mostra lo stato di carica della batteria, la velocità media percorsa, e se la bici è bloccata o no.

 

Grazie a un sensore GPS presente sulla bici, una schermata mostra la sua posizione su una mappa:

 

Da un’altra schermata si può abilitare la modalità antifurto, e far lampeggiare i fanali della bici:

 

Infine, è possibile come si diceva regolare le impostazioni del livello di assistenza 2. La prima riga “intervallo” (cattiva traduzione dall’inglese “range”: si parla quindi di autonomia) non si può regolare, ma cambia automaticamente a seconda degli altri valori impostati: velocità, portata (da intendersi come coppia), agilità. Peccato che Stromer abbia voluto risparmiare affidandosi evidentemente a traduttori non qualificati per localizzare la app in italiano.

 

 

La “valigetta”

La bici arriva al cliente con una piccola valigetta in cartone.

 

All’interno si trovano alcuni catarifrangenti, uno specchietto retrovisore, i pedali, due chiavi per la batteria, e manuali di istruzioni in diverse lingue – compreso l’italiano.

C’è anche il caricabatteria, dotato di ventola e quindi un po’ rumoroso.

 

In conclusione

Se vivete in paesi in cui bici come questa possono circolare regolarmente – non in Italia quindi – questa bici elettrica Stromer ST2 può offrire grandi soddisfazioni. La vediamo adatta soprattutto per il commuting urbano e extraurbano, in particolare per chi ha a disposizione un box o un garage dove lasciare la bici, per non doverla abbandonare in balia degli eventi all’aperto, e per non doverla trasportare su scalini varii visto il peso.

Ottima anche per il cicloturismo: nelle gite giornaliere con la modalità 3 si può uscire velocemente dalla città e dai luoghi noti, per poi usare con più calma la modalità 1 per il resto del viaggio; nei lunghi viaggi la grande autonomia permette di essere un po’ meno ansiosi nella ricerca di punti per ricaricare la batteria.

Il contenuto ad alta tecnologia della bici è ben pensato ed effettivamente utile per il ciclista: non si tratta di innovazioni fini a se stesse. Ci piace il fatto che la bici è pensata per essere usata effettivamente, senza piegare l’utilità alle necessità del design, come accade spesso in bici ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Ciò si vede dalla presenza di dettagli come i parafango, o anche dalla possibilità di acquistare la bici in versione Comfort, con telaio a scavalco basso.

A proposito di acquisto, è giunto il momento di nominare il prezzo. Per portarsi a casa questa bici elettrica Stromer ST2 sono necessari circa 5’500 euro. La Stromer offre una garanzia di 2 anni (o 1000 cicli di ricarica) per la batteria e per tutti gli altri componenti, e di 3 anni per il telaio.

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi il meglio della settimana via mail.

Iscriviti