Abbiamo testato l’ebike Husqvarna Cross Tourer, una bicicletta a pedalata assistita prodotta dalla divisione e-bicycles dell’azienda svedese, nota per le motociclette off-road. E nel pieno spirito off-road Husqvana anche la Cross Tourer presenta della caratteristiche che la portano a dare il meglio di sé quando l’asfalto finisce e iniziano le strade bianche.
La Husqvarna Cross Tourer che abbiamo testato
La Husqvarna Cross Tourer che avevamo in test presenta telaio in alluminio con batteria inserita all’interno del tubo obliquo e un allestimento da bici da touring pensata per lo sconnesso. È infatti dotata di doppia sospensione, con forcella e ammortizzatore SunTour, ruote da 27,5″ con copertoni plus da 2,1″ di sezione. Oltre a queste caratteristiche troviamo il reggisella telescopico e una trasmissione caratterizzata da un 1×12, con una corona da 38T anteriore e un pacco pignoni 10-51T al posteriore.
Il motore è uno Shimano Steps EP8 da 250W, con batteria Core S1 da 630 Wh e 36A, montato all’altezza del movimento centrale. La Husqvarna Cross Tourer è dotata di portapacchi posteriore e di un caratteristico paracolpi per il motore, che è posizionato al movimento centrale. L’assistenza si attiva e disattiva premendo un pulsante posto a ridosso del tubo obliquo e può essere gestita sia da un comodo pulsante vicino alla manopola sinistra (dove dovrebbe trovarsi la leva del deragliatore anteriore, che qui non è presente), sia dal grande display posizionato sullo stem.
Sul display si può visionare la tipologia di assistenza, l’ora, la velocità di percorrenza e i chilometri di autonomia rimanente per ogni livello di assistenza offerto dal motore.
Il prezzo da listino, segnalato dal sito internet ufficiale, è di 5.339 €
Husqvarna Cross Tourer: com’è andata?
Appena arrivata in Bikeitalia abbiamo capito che la Husqvarna Cross Tourer è una bicicletta a pedalata assistita pensata per il viaggio e per farci parecchia salita. Lo si nota sia dai rapporti disponibili che dalle geometrie del telaio. Abbiamo però voluto mettere alla prova la Husqvarna Cross Tourer in più situazioni.
Posizione in sella
Partiamo dalla posizione in sella. Essendo una bici che strizza l’occhio al trekking la posizione è decisamente “seduta”. La schiena del ciclista è eretta e le tuberosità ischiatiche appoggiano sull’abbondante sella. Il manubrio ha una larghezza maggiore rispetto a quello di una bici da trekking, con un’impronta più da mtb.
Lo stem è di tipo regolabile, per cui è possibile adattare l’altezza del manubrio lavorando sull’inclinazione. Il reggisella telescopico non consente di lavorare eccessivamente con l’altezza sella però la taglia è facilmente adattabile. La bici in test era una taglia M e l’ho trovata giusta per me (sono 173 cm).
Commuting/uso cittadino
La scelta di una bici elettrica è sicuramente un’ottima soluzione per coprire le distanza casa lavoro, poiché permette di arrivare meno sudati e più freschi. In questo ambito però la Husqvarna Cross Tourer mostra alcuni limiti, determinati dal fatto di non essere stata studiata per un apposito uso cittadino. Il motore Shimano accompagna la pedalata in modo molto naturale fino ai 25 km/h, dove poi stacca e smette di assistere, come prevede la legge.
Riuscire a spingere una velocità superiore ai 25 km/h usando i rapporti proposti dalla Husqvarna Cross Tourer diventa comunque impegnativo, anche perché usando un rapporto 40-11 si ha la sensazione di tenere una cadenza molto alta. Di contro le ruote da 27,5″ con copertoni plus si sono rivelate più che ottimali per affrontare le malridotte strade della periferia milanese.
Cicloturismo/viaggio
Dopo averla provata su qualche tracciato sterrato, anche impegnativo, posso dire che la Husqvarna Cross Tourer è una bici ideale per il cicloturismo di lunga percorrenza senza paura di affrontare tanto dislivello, tappe lunghe con tratti fuori strada.
Partiamo infatti dalla batteria: il display Shimano Steps installato sullo stem mostra i chilometri di autonomia rimanenti nelle varie modalità (Eco-Trail-Boost). Usata in modalità Eco la Husqvarna Cross Tourer può assistere la pedalata per 160 km, il che renderebbe la tappa degna di un cicloviaggio per esperti. Questa sicurezza di avere un’ampia disponibilità di carica rassicura il cicloturista e permette di caricare la batteria solo la sera all’arrivo in albergo, sollevandolo dall’ansia di cercare un modo per ricaricarla durante la giornata.
Ovviamente, avendo a disposizione una forcella ammortizzata da 100 mm, un ammortizzatore posteriore e ruote da 27,5″ con copertoni plus, durante i test ho lasciato ben volentieri la strada per entrare su tracciati sterrati, boschi e argini di fiumi. Ovviamente la Husqvarna Cross Tourer non è una e-mtb e non è pensabile un suo utilizzo estremo. Intendo non è la bici adatta se il nostro obiettivo è pedalare in alta montagna in estate per affrontare tracciati esposti, con ampi dislivelli e molto tecnici.
Ma è una bici molto affidabile quando si deve affrontare uno sterrato sconnesso, sabbia, radici e strade bianche, che sono poi le componenti principali di un cicloviaggio. Grazie all’assistenza del motore Shimano in modalità Boost e al disegno artigliato dei copertoni è possibile risalire su tratti anche impegnativi sia come pendenza che come stato del terreno.
In discesa la bici tende a “scappare” per via del peso ed è necessaria un minimo di esperienza per saperla gestire. Niente che però non s’impari dopo le prime due o tre discese. La scelta di montare dei freni idraulici Shimano con rotori da 180 mm permette di sentirsi sicuri anche nelle discese più sconnesse.
Ho trovato molto interessante la funzionalità di viaggio della Husqvarna Cross Tourer su terreni non impegnativi tecnicamente (sterrati e strade bianche). Impostando l’assistenza del motore in modalità trail la bici non supera mai i 25 km/h per cui si è sempre assistiti durante l’intero giro e in ogni momento della pedalata. In questo modo è stato possibile pedalare per parecchi chilometri in fuoristrada senza superare mai la soglia di “stacco” del motore, che rende la bici pesante da spingere e da guidare.
Valutazione Finale della Husqvarna Cross Tourer
Quali sono i pro e i contro della Husqvarna Cross Tourer ?
Pro
- Estetica: la bici è bella da vedere e sicuramente non passa inosservata. La batteria è stata integrata molto bene nel tubo obliquo e mi piace l’idea del motore così “scoperto”, protetto poi dal paracolpi;
- Lunga durata della batteria: se utilizzata in modo intelligente (cioè evitando di usare solo l’assistenza boost sempre e comunque) la batteria ha una lunga durata, che rende la bici adatta a lunghe percorrenze;
- Naturalezza dell’assistenza: il motore Shimano EP8 rende la pedalata molto naturale e non si ha il classico “colpo” che si riceve quando s’innesca l’assistenza;
- Paracolpi al motore: il telaio presenta un paracolpi pensato per proteggere il motore e questo rende sicuri di poter affrontare radiciai e tratti con rocce senza paura di danneggiare il motore;
- Rapporti per uso off-road: la scelta del monocorona da 38T con un pacco pignoni da 12 velocità con scanalatura 11-51T offre un’ampia gamma di rapporti disponibili e permette di affrontare anche tratti molto impervi;
- Luci integrate: dal display Steps è possibile azionare o spegnere le luci. Il fatto che siano integrate permette di risparmiare al cicloviaggiatore il fatto di dover portare con sé altri caricatori e soprattutto evita che possano essere rubate;
Contro
- Rapporti in pianura: se da un lato l’1×12 offre un gran divertimento sullo sterrato, la corona anteriore da 38T è risicata per un uso urbano. Sui lunghi tratti in pianura, soprattutto su asfalto, la bici non offre lo stesso piacere che offre nell’off-road, poiché mantenere velocità superiori ai 25 km/h diventa molto impegnativo. In sostanza la coperta è corta e starà al ciclista l’onere di selezionare un tracciato che consenta alla Husqvarna Cross Tourer di dare il meglio di sé;
- Sella: Nonostante il reggisella telescopico non sono riuscito a trovare una quadra sull’appoggio. È molto morbida, larga e con un becco anteriore grande che preme e che sfrega sui quadricipiti. L’ho trovata scomoda per me. Nell’ottica dell’uso per cicloturismo consiglierei di valutarne la sostituzione con un modello più idoneo;
- Spinta oltre i 25 km/h: se si superano i 25 km/h e l’assistenza “stacca” la pesantezza della bici rende la pedalata sicuramente più faticosa. Su sterrato avviene raramente ma in lunghi tratti di passaggio su asfalto questa situazione non è così rara e può produrre maggiore affaticamento nel ciclista non allenato.
La Husqvarna Cross Tourer è una bici pensata per lunghe uscite domenicali lontano dal traffico cittadino e magari lungo argini di fiumi o ciclabili su sterrato. Sicuramente, data la grande durata della batteria e la possibilità di montare borse e pannier sul portapacchi posteriore integrato, è una bici elettrica che può dare il meglio di sé in un viaggio di più tappe. Non è una bici pensata per un uso urbano e non sarebbe la scelta ottimale se si dovesse usare solo per il bike to work.
In ultima battuta posso dire che non vedrei male la Husqvarna Cross Tourer ad accompagnare il ciclista lungo un Cammino di Santiago, una via Francigena o una Ciclovia dei Parchi della Calabria (che con il loro dislivello metteranno sicuramente a dura prova l’assistenza). In sostanza una bici che può essere acquistata per godersi delle lunghe gite domenicali ma che possa poi far nascere la voglia di affrontare una sfida cicloturistica decisamente più lunga.
Certo che mettere tra i difetti la “Spinta oltre i 25 km/h” significa non aver capito molto delle e-bike…