Un ritorno al passato che guarda al futuro per riutilizzare le Case Cantoniere, creando valore, turismo e occupazione. Questi gli obiettivi del progetto pilota che il 16 dicembre scorso è stato presentato da Mit, Mibact, Anas e Demanio: quattro realtà che hanno sottoscritto un accordo per valorizzare queste strutture strategiche dal punto di vista turistico, soprattutto quello all’insegna della mobilità dolce, a piedi e in bicicletta. Ogni Casa Cantoniera potrebbe offrire una serie di servizi “base” con una qualità e un costo standard (ristorazione, ospitalità) a cui si aggiungerebbero altri servizi e beni specifici della struttura e del territorio (come per esempio una selezione di prodotti enogastronomici o artigianali della zona). Le caratteristiche “casette rosse” disseminate su tutto il territorio nazionale – e spesso abbandonate da tempo – torneranno a nuova vita.
Non è un caso che il primo lotto di 30 Case Cantoniere interessate dal progetto di recupero sia stato individuato lungo due direttrici importanti per il turismo slow: la via Francigena e il tracciato dell’Appia Antica. Successivamente le altre strutture da valorizzare saranno quelle comprese nei circuiti del Cammino di Francesco (La Verna – Assisi), il Cammino di San Domenico, il Circuito del barocco in Sicilia, la Ciclovia del Sole (Verona-Firenze), la Ciclovia Ven.To (Venezia Torino). Il progetto pilota sarà pronto entro il 30 giugno 2016 e subito dopo partiranno i relativi bandi.
Un cambio di passo nell’approccio al tema del turismo, considerato oggi come un settore da rilanciare attraverso il recupero dell’esistente – mettendo a reddito e facendo rinascere beni dismessi – senza ricorrere a costosi investimenti infrastrutturali ma gettando le basi per creare delle oasi di turismo sostenibile sul territorio, creando occasioni per avviare imprese ricettive all’insegna della sostenibilità, anche in chiave cicloturistica. Il fatto che nella Legge di Stabilità – approvata alle 3 di notte di domenica 20 dicembre – siano state finanziate le ciclovie turistiche “prioritarie e già cantierabili” e che tra esse sia stata inserita anche quella dell’Acquedotto Pugliese (dopo che in un primo momento sembrava fosse esclusa, come Bikeitalia.it aveva ricordato con il tweetstorm #mancailSud) dimostra che stiamo andando nella giusta direzione.
Su tutto il territorio nazionale l’Anas possiede 1.244 Case Cantoniere (di cui 607 sono utilizzate a vario titolo – uso istituzionale o di supporto alle attività di esercizio) di cui il 35% indisponibile per valorizzazione perché sedi istituzionali, il 55% parzialmente disponibili sulla base delle analisi dei flussi di clienti, il 10% ad alto potenziale turistico.
Nei prossimi mesi saranno definiti i piani di utilizzo delle Case Cantoniere inserite nel progetto, la tipologia dei servizi che offriranno e che andranno ad ampliare quelli a supporto delle attività di esercizio e manutenzione della rete stradale mantenendone la disponibilità. Intanto è possibile prendere visione delle strutture che entreranno a far parte del progetto pilota sul sito www.casecantoniere.it dove è presente anche una breve storia di queste affascinanti strutture che conservano intatto il loro valore strategico sul territorio.
Salve ,sono di Manfredonia alle porte del gargano e del parco città ricca di turismo a 20 km da SAN GIOVANNI ROTONDO A 15 DA MONTE S’ ANGELO CON IL SANTUARIO DI SAN MICHELE ARCANGELO non è stata inserita come percorso è un vero peccato.Vorrei tanto saper come partecipare al bando nel caso di inserimento delle case cantoniere della mia zona.
Salve Francesco, al momento le case cantoniere del progetto pilota sono quelle presenti in questo form di richiesta di interesse: http://casecantoniere.it/?page_id=328
Le consiglio di fare riferimento al sito http://www.casecantoniere.it per avere maggiori informazioni in merito a futuri sviluppi e/o disponibilità.
Vorrei avere la pagination dove poter partecipare alle case Cantoniere per un proggetto. …
Ho visto che le 30 strutture coinvolte sono principalmente lungo la dorsale Tirrenica, mentre non è stata presa in considerazione la Romagna: è possibile supportare come Bikeitalia l’inserimento di qualche struttura in questa zona?
Si tratta di una zona ricca di ciclabili, vicina al Parco Nazionale del Delta del PO e posta lungo la Adriabike che collega Ravenna (Patrimonio dell’UNESCO) con Koper e Kranjska Gora passando per Venezia
Si tratta di un progetto pilota che in questa fase iniziale prevede il coinvolgimento di 30 strutture, individuate principalmente lungo due importanti vie storiche di comunicazione (come la Francigena e l’Appia Antica): l’obiettivo di questa prima iniziativa di recupero è quella di dare vita a strutture ricettive per il turismo slow proprio laddove il territorio ne è sprovvisto. Per manifestazioni di interesse e/o domande può comunque inoltrare una richiesta al sito delle Case Cantoniere (link nel pezzo).
Sarebbe corretto ricordare chi le ha fatte le case cantoniere, anche se forse non è politically correct
è rilevante?
L’idea è buona. Speriamo non venga abbandonata.