Torino, due ciclisti uccisi in 24 ore

Torino, due ciclisti uccisi in 24 ore

Mentre Torino si prepara alle elezioni comunali che si terranno durante la prossima primavera, le strade della città continuano a rimanere dei luoghi pericolosi per chiunque decida di muoversi rinunciando alla protezione di una carrozzeria.
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Nelle giornate tra sabato e domenica ben due ciclisti hanno perso la vita sotto la Mole. Il primo, Paolo Lorenzato di 55 anni e il secondo, Dai Shen Shu di 51 anni, hanno pagato care le non scelte dell’amministrazione comunale che nel corso dell’ultimo mandato, seppure a fronte di svariate promesse (biciplan, zone 30 e pedonalizzazioni), ben poco ha fatto per rendere le strade della città dei luoghi sicuri.

“Ci sono stati gravissimi errori del passato che hanno trasformato le strade di questa città in un luogo inospitale per le persone” – ha dichiarato Giuseppe Piras, presidente dell’associazione Bike Pride Fiab Torino – “E gli stessi errori vengono perpetrati nei nuovi progetti. Il solo obiettivo nella pianificazione di Torino è -da sempre- fluidificare il traffico privato e aumentare la velocità delle auto, anche a costo di avere qualche “effetto collaterale”.

Nonostante l’adesione al manifesto di #salvaiciclisti del 2012, l’amministrazione comunale sembra voler ricordare a tutti che Torino è la capitale nazionale dell’auto e che, in quanto tale, non può cambiare. E non stupisce, infatti, che a seguito del doppio omicidio consumatosi sulle strade del capoluogo piemontese, il sindaco, Piero Fassino e l’assessore alla mobilità, Claudio Lubatti, non abbiano sentito l’esigenza di rilasciare neppure la solita dichiarazione per rassicurare gli animi inventandosi, magari, qualche altra promessa da diluire nel corso della campagna elettorale.

Intanto, l’associazione Bike Pride Fiab Torino ha convocato per mercoledì 27 gennaio alle ore 13 un presidio di fronte a Palazzo Civico (Piazza Palazzo di Città, 1) per ricordare all’amministrazione i suoi doveri e le sue promesse.

Commenti

  1. Sofia ha detto:

    si potrebbe iniziare a mettere multe a tutti quelli che parcheggiano la macchina in doppia fila obbligando i ciclisti ad esporsi in mezzo alle vie alle macchine circolanti e contemporaneamente incrociare i binari del tram…. #vianizzatorino ma anche altre vie…

  2. Penna Riccardo ha detto:

    Abito in questa città ed educazione inesistente, Si vevono solo questi radical chic della sinistra andare in centro nelle zone pedonali dove tutto è a posto e dove non esistono le auto.. Cominciamo con la cultura dei cartelli almeno ad un 1.50 dal cliclista . Facciamo vedere che esiste una pololazione vera di scatto fisso e di clclisti sportivi. Andiamo nelle piazze impariamo dal U.K compreso i politici !

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